capitolo 4°: i ricordi non vanno mai perduti

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Dopo i 5 anni di scuola elementare, sono iniziate le medie. Adesso ho 11 anni, frequento la prima.

Ho degli altri nuovi compagni, e, Sara, Sofia e Miriam sono sempre in classe con me.

Ogni sera, prima di addormentarmi, leggevo sempre il diario segreto di mia madre. Era molto bello, soprattutto la parte in cui si descriveva. Mia madre da grande voleva diventare una scrittrice, ma non poté. E questo le dispiaceva molto, ma almeno da piccola mi raccontava storie prima di andare a dormire. La mia mamma si chiamava Marylin, era con i capelli lunghi biondi e ondulati, con gli occhi castani come due nocciole appena maturate. Era gentile con tutti e aiutava la gente. Tutti si sono dispiaciuti quando è morta, ma io di più. Volevo bene più a mia madre che a mio padre, perché fin da quando ero piccola, continuava a sgridarmi, mentre la mamma mi consolava. dopo avere letto questo, spensi la luce e mi addormentai.

Il giorno dopo, a scuola, c'era un ragazzo nuovo.

Si chiamava Chris. Era carino e intelligente, aveva gli occhi verde smeraldo, che appena li guardavi ti innamoravi, i capelli erano castani chiari un po rasati ai lati e in testa aveva una cresta fatta con il gel.

Io mi innamorai subito.

Così, quando ritornai a casa, mi feci aiutare dal vento, come dovevo comportarmi. Ma non mi seppe dare spiegazioni, così guardai sul diario di mia madre, perché anche lei aveva incontrato un ragazzo alla mia età, così lo presi, e lo portai fuori in giardino sull'altalena a guardarlo.

Sul diario però non c'era scritto niente che riguardava il comportamento, allora feci un po a modo mio. Dopo un po di giorni, notai che in classe, Chris mi guardava con uno sguardo sincero, come se dovesse dirmi una cosa e però non ne aveva il coraggio. Dopo l'ultima ora, stavo ritornando a casa, e Ben, uno dei miei amici che mi amava, arriva e mi ferma. Mi dice " ti amo" davanti a tutta la classe, e poi cercò di baciami, però io scappai. Il giorno dopo , a scuola, tutti mi presero in giro, e io, camminando con la testa bassa, andai da Sara , che da vera amica mi disse:" a Ben ci penso io, vedrai che non ti darà più fastidio". io di lei mi fidavo, infatti il giorno dopo di scuola , Ben non mi disse più niente, e nessuno mi prese più in giro. All'inizio volevo chiedere a Sara cosa aveva fatto, ma era meglio non saperlo, allora lasciai perdere. Arrivarono presto le vacanze, e mio padre risposo' un'altra donna. Si chiamava Rosalinda, ed è una brutta strega antipatica, che non gli interessava di me. Anzi....ci odiavamo a vicenda!!!

I miei nonni, che erano i genitori di mia mamma, vedevano che ero triste, e sapevano che la mia nuova madre mi odiava, e che mio padre non mi voleva molto bene, perciò volevano farmi ritornare il sorriso portandomi in vacanza. Andammo alle isole delle Hawaii.

Tutte le sere uscimmo dall'albergo alle 21:00 e andavamo in giro a vedere i negozi e la spiaggia d'orata ,illuminata dai lampioni delle viuzze. Insomma....era bellissimo!!!

Ogni giorno, al tramonto giocavo nell'acqua con il vento. Giocavamo a palla. Era come giocare con un cane, tu glie la lanciavi e lui sul pelo dell'acqua te la riportava, era come una magia. Un giorno siamo usciti di sera, e dopo aver visitato "il bar del coctel" stavamo seduti su il tavolino del bar. Era quasi mezzanotte, e stavamo aspettando che i fuochi d'artificio che incominciassero, ma erano in ritardo, e così la nonna piombo' nel sonno e finì con la faccia dentro la bevanda. I fuochi incominciarono. Erano bellissimi, e a me venne in mente quando io e la mamma gli guardavamo alla notte di capodanno. I ricordi era difficile dimenticarli...ma finalmente mi sarei divertita.

la ragazza che sussurra al ventoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora