this night is ours

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Era risaputo oramai da tempo quanto Seoul fosse attiva di notte. La città continuava a vivere anche durante le ore serali forse più di quanto lo facesse di giorno. C'era una grande quantità di gente che circolava in strada, sulle vie principali e nei vicoli più scuri dove sempre più persone si preparavano per iniziare il loro "lavoro", se così lo si poteva chiamare. Già, Seoul era anche bella quanto pericolosa di notte. Non era mai consigliato girare da soli o con  persone appena conosciute o, in caso contrario, ci si sarebbe svegliati il giorno dopo con un forte mal di testa e un lapsus terribile. Queste cose succedevano, principalmente, in locali chiusi, dove il personale specializzato in questo giro ,che coinvolgeva più club nella stessa zona di Seoul, si occupava della vendita di droga, ed in particolar modo di quella più economica, così che fosse alla portata di tutti e che comunque, proprio per il suo prezzo basso, più clienti potessero accorrere e che ci fosse, di conseguenza, un buon guadagno. Inizialmente, i creatori di questo progetto lo resero qualcosa di occasionale e di poco stabile, qualcosa per guadagnare pochi spiccioli. Eppure, vedendo che il piano funzionava e che fruttava parecchio, si decisero a renderlo fisso. Ciò venne preso ad esempio da molti altri gruppi e così si diffuse questo fenomeno in lungo e in largo, per tutta Seoul. Nell'ultimo periodo, fra i giovani era diventato famoso un locale che portava il nome di "Soleil". Un club notturno che portava il nome della stella che, invece, si riconduceva al giorno, era una bella contraddizione, ma non fino in fondo. Effettivamente, il club,fin dalla sua apertura, si era da subito fatto notare e ben presto era diventato il centro del giro di droga di Gangnam,uno dei principali distretti di Seoul, proprio come il Sole era al centro del sistema e i pianeti vi ci giravano intorno. Non era nemmeno un caso che i due principali gruppi mafiosi della città si fossero radunati lì cercando di segnare la zona come propria. Ed è proprio in quel luogo che nei fine settimana, si incontravano e, puntualmente, si scontravano la Triade, di ceppo cinese, e la Yakuza , di origine giapponese. Entrambi i clan avevano l'obiettivo di espandere i propri affari fuori dai loro Paesi e la meta più vicina per entrambi era la Corea del Sud e la sua capitale: la giovane Seoul. Il Soleil era sempre stato scenario di risse fra questi due schieramenti. Eppure, l'apparenza che si presentava era solo uno schermo che proiettava infide ombre. Due ombre, per la precisione, che erano riuscite ad ingannare con la loro astuzia gli occhi di tutti quegli spettatori che non distinguevano l'odio dall'amore.

Le luci caleidoscopiche del Soleil bruciavano sulle pelli di coloro i quali erano troppo impegnati a ballare nel bel mezzo del locale, con la musica assordante che continuava a perforare i timpani e ad amplificare quello che era l'effetto dell'alcol e quello della droga probabilmente assunta durante la serata. C'era caldo in quella sala, era tutto offuscato e raramente si trovava qualcuno che stava seduto o fermo e ,in quei pochi casi, era troppo impegnato a baciare l'ennesimo partner occasionale della serata. Le luci cambiavano a seconda del ritmo della canzone e i loro colori variavano di volta in volta. Ai banconi, i barman si davano da fare per servire più persone possibili, mentre lo staff sorvegliava la zona e teneva d'occhio i clienti per evitare possibili risse, visto che ce ne erano state fin troppe quella settimana. La Triade e quelli della Yakuza creavano fin troppi problemi, questo ormai lo aveva inteso anche lo stesso proprietario del club che era alle prese con una questione più che importante. Infatti, doveva decidere se accettare l'offerta dei giapponesi o quella dei cinesi. Entrambi promettevano protezione e una copertura totale, in cambio dell'espansione del loro commercio di droga e di armi. Di certo avrebbe dovuto accogliere una delle due offerte poichè erano sempre e comunque affari che agevolavano i profitti del locale e un pò di protezione in più non creava di certo problemi, ma qualunque fosse stato l'esito della sua lunga meditazione, si sarebbe ritrovato ad affrontare il gruppo di cui avrebbe declinato la proposta e avere un clan mafioso contro in quel momento non era nei suoi piani. Nel mentre, al di fuori del locale, dove si sentiva decisamente di più il freddo, qualcosa stava facendo scaldare l'ambiente. Quel qualcosa era proprio la tensione che si sentiva fra Yakuza e Triade che si erano trovate all'esterno del Soleil pronte per aggredirsi a vicenda senza esclusione di colpi più pesanti. Tutti aspettavano solo una cosa: un pretesto. Non potevano incominciare una rissa senza qualcuno che la causasse. Proprio per questo motivo, continuavano a provocarsi a vicenda nella speranza che qualcuno perdesse le staffe. Questa situazione durò forse mezz'ora, sotto gli sguardi dei buttafuori che cercavano di mantenere le cose sotto controllo per quanto potevano.

mafia- yuwinWhere stories live. Discover now