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Come aveva predetto Draco, Harry si svegliò con un terribile mal di testa.
Era ancora stretto a lui e lo stava guardando dormire.
Dopo una mezz'ora che Harry provava e riprovava ad addormentarsi, Draco, infastidito dai continui movimenti del primo, si svegliò.

-Buongiorno.- mugugnò Draco.

-Ciao.-

-Stai male?- chiese a Harry, abbracciandolo.

-Ho un fottuto mal di testa, come dovrei stare?- disse Harry con una punta di fastidio.

-Nervosetto il ragazzo. Ora ci penso io a te.- disse Draco, lasciandogli un bacio sulla fronte, per poi alzarsi e andare fuori dalla stanza.
Tornò dopo qualche minuto con un bicchiere d'acqua e uno strano miscuglio in una provetta, che poi versò nel bicchiere.

-Io non la bevo quella.-

-Ti farà stare subito meglio. Non fare il bambino.- Harry lo bevve, mentre Draco si rimetteva sotto le coperte.

-Cosa vuoi fare oggi?- chiese Draco.

-Stare a casa.- disse -Mia.- continuò.

-Cosa c'è che non va qui?-

-Tua madre.-

-Credevo ti fosse simpatica.-

-Lo è. È la sua presenza. Ho voglia di scopare così tanto fino ad urlare e non posso se c'è lei qui.- disse Harry salendo a cavalcioni su di lui.

-Allora mi dovrò impegnare.- rispose baciandogli il collo, facendo sorridere l'altro.

-Io non mi tratterrò.-

-Allora andiamo a casa tua.- Harry a sentire quelle parole saltò giù dal letto e andò a vestirsi. Draco rise e fece lo stesso.

_________

Si smaterializzarono davanti la porta di Harry e aprirono subito.

Draco spinse Harry contro la porta, subito dopo averla chiusa, e iniziò a torturargli il collo, mentre gli faceva allacciare le gambe alla vita e gli stringeva il sedere con le mani.
Le loro erezioni si sfregavano lanciandogli delle scariche e Harry gemeva senza ritegno.
Nel frattempo Draco gli aveva lasciato parecchi succhiotti e Harry gli stringeva con forza i capelli della nuca con una mano mentre con l'altra si sorreggiava, aggrappandosi alla maglietta di Draco.

Gli occhiali di Harry erano stati lanciati da una parte e Draco stava cercando di togliersi le scarpe con ancora Harry in braccio.
Intanto si stavano avviando verso la camera da letto e Draco, girandosi di schiena, si buttò sopra il letto, di conseguenza Harry finì a cavalcioni su di lui.
Harry prese a spogliarsi partendo dalla maglietta e facendo la stessa cosa a Draco; poi tolse i pantaloni a entrambi e iniziò a strusciarsi con ancora addosso i boxer.
Entrambi ansimavano e si davano baci sconnessi. Improvvisamente Draco invertì le posizioni, tolse le mutande a Harry e iniziò a baciargli il corpo partendo dal collo.
Scese fino all'inguine e, dopo averlo guardato negli occhi ed essersi leccato le labbra, iniziò a succhiarglielo.
Harry strinse il lenzuolo con una mano mentre con l'altra teneva i capelli di Draco.
Nel frattempo il biondo continuava e, mentre Harry fu quasi sul punto di venire, si fermò e dopo aver tolto le mutande lo penetrò.
Harry all'inizio urlò per il dolore improvviso però poi quelle urla furono causate da una cosa molto più piacevole...poi disse:

-Vedrai come ti farò urlare io dopo!-

Quella dolorosa distanza aveva aiutato indubbiamente la loro vita sessuale, infatti andarono avanti per tutto il pomeriggio.
Si fermarono solo quando fu il momento di mangiare.
Decisero di ordinare una pizza, non avendo voglia di cucinare.
Erano seduti sul divano a guardare la televisione; Harry a gambe incrociate e Draco sdraiato con la testa sulle sue gambe, Harry gli toccava i capelli delicatamente, quando il campanello suonò.
Draco si alzò per aprire la porta, ma quando lo fece non trovò proprio una pizza ad aspettarlo.

-Harry? Vieni un attimo qui?-

-Sì, arrivo. Che c'è che non-

-È tuo?- chiese Draco.

-Intanto portiamolo dentro.- disse Harry, prendendo la cesta con il bambino che avevano lasciato davanti la sua porta e appoggiandola sul divano.
Poi si sedettero entrambi.

-C'è un biglietto.- disse Draco indicandolo. Harry, con le dita tremanti, lo prese e lesse:

-Ciao Harry, probabilmente non ti ricordi di me ed è meglio così. Eravamo ubriachi e ora c'è lui. L'ho lasciato a te perché non posso più tenerlo. Quello che devi sapere è che ha un anno e fa il compleanno il 14 febbraio. Non ha un nome, chiamalo come vuoi. Addio.-

-Che madre, secondo te chi è?- disse Draco.

-Non lo so...e ora che faccio? Sei arrabbiato?-

-Harry non dire sciocchezze. Da quando ci eravamo lasciati anch'io sono andato a letto con altri. Comunque pensa a dargli un nome, è tuo figlio legittimo... è proprio la tua fotocopia.- disse Draco guardando il mini-Harry.

-Non lo so...e poi io non so come ci si occupa di un bambino! Come fai ad essere così calmo?!-

-Sei tu che sei troppo agitato. Ora lo portiamo a casa mia e vediamo come può aiutarci mia madre.-

-Aiutarci? Vuoi aiutarmi?-

-Certo che ti aiuterò stupido. I "ti amo" che ti ho detto non li ho detti solo perché sei una furia a scopare.- disse Draco concludendo con un occhiolino. A quelle parole Harry si illuminò e cominciò a baciare Draco su tutta la faccia, ad abbracciarlo con tutta la forza che aveva e a sussurargli infiniti "grazie" all'orecchio. Draco non poté che contraccambiare abbracciandolo a sua volta.

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Ciao a tutti! Dopo l'infinita assenza a causa del mio adorato blocco dello scrittore (che scrittrice poi eh ahaha) sono tornata.
Spero vi sia piaciuto!

Strano, ma vero 2 DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora