Oggi vi insegnerò cos'è l'amore e come rendere un giorno abituale, in una giornata speciale e indimenticabile.
Anna e Mirco erano un perenne litigio concluso in un ti amo.
Lacrime e sorrisi.
Odio e puro amore.
Capita, talvolta, di innamorarsi, di provare un sentimento così forte che pensi che tutto il mondo flutti su quel ragazzo moro e con gli occhi verdi. Ci si può salvare dall'amore?
Era un sabato di aprile, il freddo pungeva e piovigginava un po'.
Anna e Mirco andarono a un compleanno di una loro collega, quel giorno si guardavano profondamente: si fissavano, osservavano.
Lui passò la serata ad aiutare nei preparativi, nel tagliare e servire la torta a tutti gli ospiti; del resto, avendo lavorato come cameriere, la praticità sicuramente non gli mancava.
Si mangiavano con gli occhi quei due e pochi secondi dopo lo sguardo scese sulla protuberanza dei pantaloni.
Così quando Andrea, il migliore amico di Mirco, gli chiese se avesse voluto andare a ballare, lui si trovò in difficoltà sul che fare. Nel mentre, non smetteva di stuzzicare Anna da lontano.
Si sedette sopra di lei, occhi sugli occhi, respiro sul respiro.
Si tenevano per mano, si stringevano forte e, non riuscendo ad allontanarla da sè, decise di stare un po' con lei.
Tornati a casa la spogliò e la prese in braccio, iniziò a baciarla, fecero l'amore e si addormentarono corpo a corpo.
Perché è questo il bello dell'amore, volersi veramente. Voler condividere le giornate insieme a chi si ama e non solamente una nottata.
La guardò negli occhi e le disse di vestirsi, le aprì le lenzuola e la strinse forte a sè, voleva che dormisse con lui. Le teneva le mani, la baciava e accarezza lentamente. Si amavano. Lui l'amava e lei, incredula, amava lui.
Anna, alla soglia dei suoi 20 anni, scoprì anche un'altra cosa: la voglia di voler convivere.
Convivere, che non vuol dire solamente condividere un tetto, ma vuol dire vivere insieme felicità e passioni, tristezze e desideri.
Vuol dire esserci, qualunque cosa succeda e poi si sà: in due anche affrontare la vita, diventa più leggero.
Svegliarsi al mattino e vederlo ancora dormire, girato su un fianco, gli occhi socchiusi, la bocca semiaperta, sembrava un angioletto della Thun. Ecco, caro lettore, Anna non smetteva mai di guardarlo dormire, le piaceva osservare come il suo petto si espandeva e rilassava al ritmo del suo respiro.
Conosceva a memoria ogni sua abitudine, dal caffè al mattino senza nient'altro da aggiungere per riempire il pancino, al pesto riscaldato in padella prima di metterlo nella pasta, al latte caldo con i biscotti la notte.
"Mi faresti il latte?, mi rincuora".E ogni notte, quando le luci della città si spegnevano, iniziava un nuovo gioco.
Si nascondevano tra i mobili, "Mirco, dove sei?", ed eccolo che un giorno era dentro l'armadio, un altro dietro una porta e così via. Giocavano a saltare sul letto e a fare l'amore. A vedere film e a sgranocchiare patatine, a studiare con lui che non smetteva mai di farla innervosire, preparando un esame che lei aveva già dato al primo appello.
"Amore, ricordalo così", "dai ripetimi", gli diceva.E ogni notte, quando le luci della città si spegnevano, lui, prima di addormentarsi la guardava, le dava il bacio della buonanotte e muoveva un piedino.
"Solo così io mi addormento, è un mio vizio".
E così lei, per quel modo di fare unico, nonostante tutto, non smetteva mai di amarlo.Amarlo, che parola desueta.
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LA DONNA AMORE
RomanceL'uomo è sabbia impastata con l'acqua di mare. L'uomo è mistero e vita. L'uomo è un quadro non ancora dipinto. L'uomo è ferocia e dolcezza. L'uomo è brama d'essere e pianto. Lacrime amare percorrono la sua chiara carnagione, sbiancata e resa invisib...