Capitolo cinque

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La Cerimonia non è nemmeno del tutto terminata che gli Intrepidi sono già partiti a corsa per le scale, evitando così lo schifoso momento in cui gli Abneganti faranno a gara a chi è più altruista.

Ovviamente in senso metaforico, perché gareggiare sarebbe sbagliato nei confronti del prossimo e robe del genere che, sinceramente, non so nemmeno spiegare bene. Strano eh?

Il tempo di voltarmi per vedere i miei l’ultima volta che Eric è già partito a corsa con degli altri ragazzi di cui non conosco i nomi.

Tobias sembra confuso da quello che sta succedendo, ma non capisco perché abbia scelto loro allora.

“Tobias hai intenzione di diventare un Escluso o cosa?”

Lui scuote la testa energicamente e inizia a correre, io lo seguo a ruota.

Corriamo giù per le scale e non ho mai sentito una sensazione di libertà così forte penetrare nelle mie membra fin dentro l’anima.

Per quanto possa suonare poetico, non è niente di che. Solo merda che si aggiunge ad altra merda. Ma comunque, corriamo, fino a che non arriviamo alle grate che sorreggono la strada ferrata.

Eric si toglie la giacca blu degli Eruditi e la lancia lontano, poi inizia ad arrampicarsi; Zeke è praticamente dietro di lui.

Io e Tobias ci guardiamo per qualche secondo, accettiamo il nostro infame destino e, chi con la gonna a tubo, chi con le vesti troppo larghe, iniziamo ad arrampicarci fino a che non arriviamo al punto più alto della struttura.

Ad essere sincera mi chiedo cosa stiamo aspettando, visto che il treno non c’è. Ma poi arriva, e quando una massa un po’ nera e un po’ di altri colori inizia a correre freneticamente, capisco meglio che cosa sta succedendo.

Mi tolgo le scarpe perché a questo camminare sui ciottoli con i tacchi non è il modo giusto per iniziare e non ho nemmeno troppa voglia di farmi male ancora prima di cominciare l’addestramento.

Quando il treno arriva gli Intrepidi nati riescono subito a salire, questo grazie al fatto che lo fanno abitualmente. Io non mai preso il treno in vita mia.

Mi attacco alla maniglia situata fuori il treno, Tobias si trova alla carrozza successiva. Non vedo più Eric ma sono sicura che è già entrato.

Una figura alta mi si para davanti mentre sto entrando. Capelli rossi, occhi vivaci ed espressione divertita.

Shauna, la ragazza di cui Zeke è cotto come una pera, o forse stanno insieme. Non ne ho idea, non conoscendoli così bene.

“Pensavo che non saresti mai riuscita a salire.”

“Mi sono allenata per questa corsa, ricordi?”

Lei annuisce affacciandosi lievemente dalla carrozza. Faccio lo stesso.

Guardando la città muoversi velocemente al nostro passaggio non posso fare altro che sorridere. È bellissimo, potrei saltare sui vagoni per tutta la vita.

“Guarda, ci sono i tetti. Siamo arrivati.”

“Dobbiamo saltare?” Chiedo frastornata, lei annuisce divertita dalla mia espressione.

Quando siamo abbastanza vicini ai tetti, Shauna prende la rincorsa e poi salta, Zeke fa lo stesso e poi vedo anche Tobias e Eric lanciarsi verso la struttura.

Sospiro e prendo la rincorsa, il treno sta per allontanarsi dai tetti ma ci provo lo stesso.

Salto.

Quando atterro sento solo un ammasso di pietre contro la mia pancia, poi vedo una mano tesa verso di me.

Tobias.

L’afferro e mi tiro su, mi risistemo i vestiti e ci avviciniamo all’uomo che sta in piedi sul cornicione, le braccia conserte e l’espressione di chi non ammette un no come risposta.

“Il mio nome è Amar, e sarò il vostro istruttore durante l’iniziazione. Sono cresciuto qui, e tre anni fa, ho passato l'iniziazione a pieni voti, il che significa che sarò responsabile dei nuovi arrivati per tutto il tempo che voglio. Siete fortunati.”

No cazzo, non siamo fortunati per niente.

“Vi starete chiedendo perché siete su questo tetto. La risposta è sotto di voi.” Dice indicando il pavimento. “Ecco la prima sfida che dovrete affrontare. Dopo aver saltato dal tetto, vi ritroverete ufficialmente nel quartier generale degli Intrepidi.”

C’è un momento di silenzio, tutti gli iniziati si guardano confusi, tranne gli Intrepidi nati, che non sembrano molto propensi a prodigarsi nell’avventura prima di noi trasferiti.

“Allora… chi è il primo a saltare?”

Ancora silenzio. Sospiro e prego, anche se non sono mai stata un tipo religioso, e mi faccio spazio tra la folla.

Vedo Shauna sgranare gli occhi e fare no con la testa in un modo quasi impercettibile.

“Salto io per prima.”

Amar annuisce, così salgo sul cornicione e guardo verso il basso. Vedo tutto nero e la cosa non mi aiuta per niente, ma non mi tirerò indietro, sarò coraggiosa.

Sarò intrepida.

Quando salto mi sembra di fare bungee jumping senza corda. Senza nemmeno sapere su cosa mi schianterò a dirla tutta.

Finisco su una rete e rido come una demente per aver pensato che potessero ucciderci tutti o robe del genere.

Un uomo dai tratti asiatici si avvicina alla rete e mi aiuta a scendere. Credo di averlo già visto da qualche parte. Forse era negli Eruditi anche lui.

“Io sono George. Tu invece come ti chiami so tutto io?”

Passo sul fatto che mi ha additata con uno dei soprannomi dato alle persone appartenenti alla mia vecchia fazione e lo fisso di sottecchi.

“Dopo non puoi cambiarlo.”

“Allora per ora sono Dorcas.”

George annuisce e poi urla “Dorcas. Prima a saltare!”

Sono stata la prima a saltare. Incredibile.

Quando quasi tutti gli iniziati sono scesi, mi accorgo che manca ancora Tobias. Non riesco a vedere il suo salto, ma quando oltrepassa il buco è visibilmente sconcertato.

Continuo a chiedermi che cosa ci faccia qui.

“La gente ti ricorderà per sempre, Doe.” Dice Shauna portandosi una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio.

Sobbalzo quando pronuncia quello che penso sarà il soprannome che mi porterò dietro per tutta l’iniziazione almeno per quanto riguarda lei.

Sorrido leggermente. Nessuno mi aveva mai dato un soprannome quando ero negli Eruditi.

Mi volto alla mia destra, spostando lo sguardo da Shauna, e mi accorgo che Eric è proprio accanto a me, le braccia conserte e l’espressione severa in volto, quasi come se stesse cercando di imitare Amar quando era sul tetto.

“Con– congratulazioni Dorcas. Bel salto.” Dice e si sforza di fare un sorriso, anche se sembra più uno schizofrenico evaso dal manicomio (di questo parlerò in futuro perché è una delle tante altre storie avvenute durante la nostra bellissima iniziazione).

Qualcuno doveva pur farlo.” Dico, ed è quello che penso. Saremmo stati lì ad aspettare per ore se qualcuno – io – non avesse parlato.

“Sì hai ragione.”

Potrei morire all’istante per colpa di Eric e questo suo essere meravigliosamente strano, ma qualcosa mi fa risvegliare dalla mia trance.

“Affronterete il vostro scenario della paura direttamente questa sera!” Annuncia Amar, e credo di essere quasi svenuta a terra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 20, 2014 ⏰

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