Sono quasi le tre di mattina e devo dire che nonostante il grande afflusso di gente, il Korsal è ben organizzato. Fino ad ora non c'è stata nessuna chiamata di soccorso e questo vuol dire ottima gestione da parte del personale e della sicurezza. Il posto è veramente strutturato bene. La musica rimbomba forte e senza accorgermene in qualche momento ho anche ballato sul posto... come un cretino vorrei aggiungere. Sembra passato un secolo dall'ultima volta in cui sono entrato in una discoteca e ora vedendo e sentendo l'adrenalina che sale dal locale davanti a me... un po' mi manca. Ma io non sono più quel ragazzo, e Giulia non è quel tipo di ragazza.
«A che pensi?» La voce di Mirko mi distrae.
«Che inizio ad invecchiare. Ecco cosa.»
«Ma smettila. Non stai invecchiando. Sei tu, che ti senti vecchio e vivi da vecchio. Ti ho visto prima, ti muovi ancora bene per essere un vecchietto!» Ammicca con un sorriso da coglione.
«In effetti, era tanto che non sentivo bella musica. È stato più forte di me. Il dj è bravo davvero.»
«È Corrado, che mette la musica stasera.»
«Corrado? Il nostro Corradino?» Lo guardo sorpreso. Frequentavamo lo stesso liceo. Lui non era nella mia classe come Mirko, ma avevamo subito fatto amicizia. Aveva sempre avuto la fissa per la musica. Alle feste era sempre lui l'addetto al sistema audio.
«Proprio lui.» Annuisce Mirko.
«È una vita che non lo vedo.»
«Io, invece lo vedo ogni tanto... manca meno di un quarto d'ora alla fine del turno. Perché, non entriamo a salutarlo? Sono certo che gli farebbe piacere rivederti.»
Guardo l'ora. Farebbe piacere anche a me. Mi sono divertito parecchio con Corrado ai tempi solo che poi io ho iniziato a fare cazzate e ho perso di vista tutti.
«E come facciamo con l'ambulanza?» Di solito è Mirko che guida. Siamo in quattro nella squadra e ognuno di noi, in caso d'emergenza, ha un compito preciso. Io e Daniele siamo gli addetti al primo pronto soccorso, Mirko e Nando si occupano del trasporto del paziente e prestano aiuto a uno di noi due, se serve.
«Nando è con la macchina. Va a dormire da Susanna che lo aspetta al deposito, quindi, è lui che riporta l'ambulanza. Io prendo la sua macchina e poi ci vediamo domani.»
«Perché continui a reggere il gioco a quei due? Lasciasse la moglie e la facesse finita?» Nando è un uomo più che adulto, sulla sessantina. Ha da un anno una storia con una collega di un altro distretto di Roma e, nonostante con la moglie a suo dire il rapporto è ormai chiuso da anni, continua a stare con un piede in due staffe.
Mirko prende una sigaretta e la accende. «Non chiederlo a me... io sono single per scelta. Comunque, non reggo il gioco a nessuno, mi ha chiesto un favore e a me non costa niente farglielo. Avevo già intenzione di restare. Allora vecchietto, che ne dici, ti va di ballare?»
Guardo l'entrata della discoteca e la gente che comincia a defluire all'esterno e annuisco. «Ma sì, perché no.»
STAI LEGGENDO
Nessun Domani.
Genç Kız Edebiyatı//Attenzione! La storia è su kindle e su kobo, questi capitoli sono un anteprima per darvi modo di capire se la storia possa interessarvi. Andrea e Sara. Due sconosciuti. Due vite diverse. Andrea vive in un quartiere di periferia, lavora studia fa...