“Abbiamo vinto!” abbaiò il Cane.
“Abbiamo vinto!” miagolò il Gatto.
“Abbiamo vinto!” grugnì il Maiale.
“Il rrrriscontro della nostra linea politica presso l’elettorato è stato concreto e generale” scodinzolò il Cane.
“La verifica del nostro tracciato politico è stata penetrante e diffffusa” gnaulò il Gatto.
“Siamo troppo tosti” grufolò il Maiale, scaccolandosi.
“Ora i nostri avverrrsari politici non potranno più fare orecchie da merrrcante davanti alle giuste rivendicazioni che il nostro partito porta avanti da tempo immemore” ringhiò il Cane al Gatto.
“Sono ffffiniti i tempi dello strapotere avversario. Si apre una nuova epoca per tutti gli elettori” soffiò il Gatto, mentre i suoi artigli sfioravano il muso del Cane.
“Finalmente iniziamo a divertirci” farfugliò il Maiale, schiarendosi rumorosamente la gola e facendo gestacci al Cane e al Gatto.
“Grazie a queste Lezzioni la Democrrrazia è stata finalmente ristabilita’” ululò il Cane.
“Il nostro Paese grazie a Noi è ritornato ad essssere uno Stato sovrano e democratico” declamò il Gatto.
“Dove sono i salatini?” chiese il Maiale, sputazzando.
“Cogliamo l’occasione per rrringraziare tutti gli elettori che ci hanno accordato la lorro fiducia” slinguò il Cane.
“Cogliamo l’occasione per benedire tutti i votanti per la loro incrollabile fffede nelle istituzioni che rappresentiamo” raspeggiò il Gatto.
“Fighe?” chiese il Maiale, calandosi i pantaloni.
“Non appena ci saremo insediati daremo il via ad una vasta opera di rrrriforma che porterà il nostro paese allavvvanguardia rispetto al mondo intero” mugolò il Cane.
“Non appena ci saremo insediati gli elettori potranno verificare con mano le nostre capacità. Fffatti, non parole.” purrò il Gatto.
“Champagne!” urlo’ il Maiale, deglutendo furiosamente.
“Ok. Ci vediamo dopo a casa mia” disse piano il Cane.
“A dopo. Ciao e ancora complimenti a tutti!” rispose sottovoce il Gatto.
“Quale casa? Mare o montagna?” chiese il maiale, scorreggiando esplosivamente mentre si avvicinava ad una fuoriserie. Poi si giustificò, “Scusate, ieri ho mangiato pesante”, ridendo, mentre un maiale più piccolo gli apriva lo sportello.
