🌈Fourtyeight🌈

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Haechan's pov

Sentii una voce chiamarmi, però non misi subito a fuoco i sensi, all'inizio non avevo capito nemmeno cosa stesse dicendo, figuriamoci se fossi riuscito a capire chi fosse.
-Ragazzi- riuscii a sentire dopo un po'.
-Ragazzi! Svegliatevi!- urlò un po' senza alzare di troppo il volume della sua voce.
Aprii lentamente gli occhi, mettendo la mia vista in grado di mostrarmi chi stesse cercando di svegliarci.
Dopo qualche secondo riuscii a capire chi fosse.
-Jaehyun- dissi alzandomi di poco dal petto del corvino.
-Ancora dormite? Sono le 3 del pomeriggio passate- disse Johnny facendomi spalancare gli occhi.
-Stai scherzando spero- dissi sempre a voce bassa, il ragazzo sotto di me stava ancora dormendo, la mattina mi ero accorto delle sue occhiaie, non avevo alcuna intenzione di svegliarlo, avrei blindato la porta e le finestre piuttosto che farlo alzare.
-Non sta scherzando, alzatevi dai. Taeyong sta preparando da mangiare, be' in realtà abbiamo preso il sushi, ma dettagli, comunque se vede che stavate ancora dormendo gli fate prendere un attacco al cuore- rispose Jaehyun ridacchiando dietro al maggiore.
-Comunque tu e Mark? Vedo che siete un po' più intimi, perché questo cambiamento? È successo qualcosa che noi non sappiamo?- rise Johnny. Jaehyun sapeva benissimo tutto, spesso era capitato che facessi sogni strani in cui chiamassi Mark in modi particolari dicendo cose che sarebbero dovute rimanere dentro alla mia testa. Ovviamente il mio compagno di stanza non poteva non sentirle, proprio come un fratello maggiore anche lui mi aveva aiutato, ogni tanto non dicendomi niente dei miei strani sogni, ringraziando il Signore, ridendosela però sotto i baffi ogni volta e salvandomi in situazioni difficili con il corvino. Ormai era diventata gossip la mia cotta per il dolce principe addormentato sotto di me.
-Guardate- dissi piano poi girandomi verso il corvino ancora addormentato.
Era ora che si svegliasse, anche se ero molto contrariato dal svegliarlo dovevo o Taeyong lo avrebbe scannato di botte.
-Markie~- iniziai.
-Svegliati~- continuai canticchiando dolcemente.
Lui si mosse un po', poi mi spinse contro di lui con un braccio.
Aveva ancora gli occhi chiusi.
Feci segno ai più grandi di non fare rumore.
-Mmmh, piccolo. Che ore sono?- si lamentò ancora facendomi sorridere per il nomignolo che mi aveva affibbiato.
I due in piedi trattenerono le risate.
-Sono le 3 passate- risposi dolcemente al suo orecchio.
Mark fece una faccia buffa stringendomi poi a sé più di prima.
-Non mi va di alzarmi, sono stanco morto- commentò con voce rauca.

"Che carino!"

Pensai stupidamente iniziando a giocare con le sue orecchie.
-Come mi hai chiamato prima?- lo provocai un po', era la prima volta che mi chiamava in un modo così adorabile.
-"Piccolo" perché sei mio e perché sei molto piccolo tra le mie braccia- rispose riempiendomi lo stomaco di farfalle per l'emozione.
Mi alzai un poco arrivando alle sue labbra, così gli lasciai un dolce bacio a stampo sulle labbra che lo fece sorridere come un ebete.
-Taeyong Hyung ci ucciderà se ci trova ancora così, è già a casa- dissi controvoglia sotto gli sguardi inquisitori dei maggiori facendolo alzare il volto di scatto di Mark verso di me.
Si guardò in torno notando le due figure che ci osservavano dalla soglia della porta.
-I-io...- cercò di parlare, ma non uscì quasi nemmeno un soffio d'aria dalla sua bocca.
-Tranquillo, sapevamo già tutto, o almeno lo immaginavamo, Haechan non ha parlato- rispose ridendo Johnny.
Mark lo guardò un po' confuso, poi si girò verso di me cercando una spiegazione al comportamento del più alto.
-Te l'ho già detto, non mi è mai piaciuto Johnny e poi sia lui che Jaehyun Hyung sapevano dei miei sentimenti verso di te- risi guardando la sua faccia accartocciata a causa del troppo sonno che ancora aveva.
-Ah. Ok- commentò ancora confuso grattandosi il collo.
-Ragazzi! Muovetevi!- urlò Taeyong dall'altra stanza.
-O io e Taeyong Hyung ci mangeremo tutto il sushi che abbiamo preso!- urlò Yuta.
-E io?!- si lamentò Winwin a gran voce contro il giapponese.
-Ovviamente anche tu! Non mi dimenticherei mai di te!- cercò di scusarsi il giapponese.
-Winwin tieni un po' del mio!- disse il "Vecchione", Taeil, così lo chiamava Johnny.
-Ma riuscite a non fare casino?- rise un po' divertito Doyoung.
-Sempre a lamentarti tu, eh?- commentò Johnny ridendo uscendo dalla camera con il mio compagno di stanza al seguito.
-Ma smettetela, sembrate dei cretini!- rise Jaehyun.
-Jungwoo viene a darmi una mano!- chiamò il rosso.
-Arrivo capo!- rispose subito il diretto interessato.
-Che pazzi- commentò Mark ributtando la testa sul cuscino, sbuffando poi.
Risi al casino che si era creato, amavo vivere con loro, ogni giorno era una nuova prova alla sopravvivenza, ogni giorno ci si divertiva tra litigate e scherzi da bambini di due anni, eravamo unici, eravamo gli NCT 127.

"Questa è la mia famiglia"

ꜰxᴄᴋ ɪᴛ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora