KABAL - Il Lupo Solitario

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Kabal:

Oltrepassare la terra dei lupi non è facile come pensa lei. Da solo non avrei problemi, ma con loro appresso non ne sono sicuro. Non voglio usare i miei poteri, ricordo ancora cosa ho fatto un anno fa in quel villaggio. Ricordo la quantità di sangue che ho lasciato, gli occhi impauriti del piccolo Tom. Camminare sui tutti quei corpi morti. Le sue mani continuano a muoversi inconsciamente sul mio petto, chissà cosa sta sognando. Entro nella sua mente, quando le immagini del suo sogno compaiono davanti a me.

"La grotta è buia, l'unica fonte di luce è la luna. Lei è vestita con la sua sottana bagnata che mostra tutto il suo perfetto corpo, si muove sensualmente verso qualcuno, mi giro per vedere chi. Un sorriso compare nel mio viso a quell'immagine: Lei che si avvicina toccando ogni centimetro del mio corpo. Nei suoi occhi leggo il desiderio." 

Esco dalla sua mente consapevole che quello che ho visto nel suo sogno non accadrà mai. Forse la desidero, ma è solo una cosa fisica. Mi guardo attorno prima di avvicinare il suo corpo a quello di Tom. C'è qualcuno nella foresta, ho sentito dei rumori in lontananza.

- Fragma- pronuncio una parola antica, racchiudendo in una bolla i due corpi dormienti, prima di trasformarmi per andare incontro ai tre lupi che si stanno avvicinando a noi.

Confuso a causa del buio, leggo nella mente dei lupi: hanno avvertito la mia presenza ma non riescono a trovarmi.

- È impossibile che sia lui! Dici che è venuto per diventare il nuovo Alpha? È qui, lo sento! Solo lui ha l'odore della morte! -

- Ci sono io qui - esco allo scoperto.

- È lui, te l'avevo detto! -
Uno di loro abbassa la testa seguito da gli altri.
Sento l'odore della loro paura, sono lupi viaggiatori, si stanno dirigendo verso la Terra di Nessuno, per assistere al torneo che si svolgerà domani mattina.

- C-Ci scusi noi volevamo solo passare. È la prima volta che veniamo. -
Sono ancora dei giovani lupi, forse partiti dalle loro terre per un'avventura che racconteranno una volta rientrati.

- Passate! Ma se vi avvicinate al mio accampamento... sapete già. - dico prima di tornare indietro.

- Sì, lo sappiamo - ulularono in coro iniziando a correre per allontanarsi da me.

Guardo i due addormentati: Tom è finito tra le sue braccia, mentre lei lo copre come una madre.
Mi metto dietro di lei per farla rimanere al caldo, godendomi anche io quelle poche ore di sonno.

Lizzy:

Sono già diverse ore che continuiamo a camminare. Scorgo da lontano delle piccole case. La Terra di Nessuno non è mai stata descritta in nessun libro, le cose che si sanno sono per sentito dire.
C'è chi la usa per spaventare i bambini. Chi dice che è infestata. Chi addirittura dice che sia la terra dove è nato Kabal.

- Lizzy! Nel caso succeda qualcosa, prendi il piccolo e trova un posto al riparo. Io vi ritroverò-.

È la prima volta che mi chiama con il mio nome, ed è cosi dolce sentirlo dalla sua bocca.
Il piccolo prende la mia mano mettendosi in mezzo a noi.

In confronto alle terre degli Orchi o dei grandi Draghi, questo posto fa davvero paura.

Case abbandonate che sembrano in procinto di cadere giù da un momento all'altro, animali morti che emanano un odore disgustoso. Nessuno si mostra a noi, eppure mi sento osservata. Attraversiamo le case per ritrovarci in un posto al quanto strano.

"Un'illusione." Quello che sto vedendo è una semplice illusione per proteggere la città. Varchiamo il portale per ritrovarci in una distesa collina.

- Era un'illusione. Sei una ninfa dovresti saperlo fare anche tu - dice con il suo solito tono freddo.

Non ha torto sono una ninfa, ma solo le ninfe originali sanno farlo e io sono per metà umana.
Iniziammo a intravedere i primi lupi, il loro sguardo è su di me; stringo la mano del cucciolo più forte, anche lui come me ha paura. Continuiamo a camminare senza mai staccarci da lui, finché qualcuno non ci ferma.

- Cosa ti porta qui?- urla un signore anziano, accerchiato da alcuni lupi.

- Devo solo attraversare - risponde lui con un tono ancora più duro.
Tutti continuano a guardarlo, chi con paura, chi con orgoglio, e chi sorpreso. Perché lui fa questo effetto, continuo a chiedermi?

- Sai che c'è un torneo?- chiede di nuovo l'uomo.
- Sì, ma non mi interessa. Io DEVO solo attraversare - marca di nuovo, chiarendo a tutti cosa dobbiamo fare.

Mi sono dimenticata del torneo, che sciocca! Eppure è una delle cose che mia zia mi ha detto di stare attenta.
- So chi sei! E abbiamo rispetto per te. Ma non possiamo-. Per la prima volta sento la sua risata.
- Sai chi sono, e osi sfidarmi?- urla il ragazzo, con la sua solita aria di strafottenza.
La cosa non mi piace, specialmente ora. Credo che debba lasciare da parte il suo modo di fare.

- Non vogliamo sfidarti, ma la Madre Luna ha chiuso il passaggio, tutti possono entrare ma nessuno può uscire fino alla fine del Torneo. "l'anziano mette le mani sul petto e prosegue" Se non ti fidi puoi leggere nella mia mente - aggiunge.
Lui si avvicina all'uomo, tutti i lupi fanno un passo indietro lasciandolo da solo.
Dopo un po' lui torna indietro verso di noi, dalla sua faccia capisco che è davvero arrabbiato.
- Puoi partecipare al torneo, se vinci puoi chiedere alla Madre Luna di aprire la barriera - continua il vecchio.

- Me ne frego della Madre Luna! Aspetterò al confine la fine di questo stupido torneo- urla, facendoci in seguito segno di camminare.

- Sarete miei ospiti. Il piccolo e la Ninfa sono in pericolo in queste terre, e la tua magia potrebbe non funzionare qui -

- Ne sei sicuro? Puoi provare a vedere coi tuoi occhi- appoggio la mia mano sul suo braccio, il suo sguardo si posa su di me. Esito un attimo nel parlare, i suoi occhi fanno davvero paura.

- Forse è meglio accettare, tanto il torneo finisce fra due giorni - anche Tom si avvicina a lui per convincerlo. Dopo pochi minuti il ragazzo fa segno al vecchio signore di camminare, evidentemente ha accettato la sua offerta. Tutti al suo passaggio iniziano ad abbassare la testa, ed è la seconda volta che lo fanno. Io continuo a non capirne il motivo, ma soprattutto voglio sapere chi è lui realmente.