Erano passati un po' di giorni da quando Mark mi aveva chiesto di stare con lui. Quella mattina Bonhwa mi aveva scritto perché voleva parlarmi, di persona.
Mi aveva chiesto di vederci al bar dove ci eravamo incontrati la prima volta, almeno lì saremmo stati con altre persone in giro per farmi sentire più al sicuro.
Gli avevo scritto che dovevo parlarne con Mark e lui in risposta aveva scritto che poteva venire anche lui, bastava che stesse in silenzio.
L'appuntamento era tra un'oretta, così decisi di andarlo a dire al corvino, anche se ero un po' titubante dal parlargliene.
-Mark, puoi venire un attimo?- lo chiamai dalla mia stanza.
-Arrivo- disse e dopo due minuti fu in camera mia.
-Ti devo parlare di una cosa- dissi serio mettendomi a sedere sulla sedia della scrivania davanti al mio letto. Lui si sedette sulla sedia che avevo messo davanti alla finestra, a nemmeno due metri da me.
-Bonhwa?- chiese chiudendo gli occhi e portando la testa all'indietro scrocchiando le dita delle mani, evidentemente aveva capito da solo la risposta, quella che aveva fatto, infatti, era una domanda ironica.
-Mi ha scritto di incontrarlo tra un'oretta ad un bar, vuole parlarmi- dissi serio guardandolo.
-E tu?- chiese guardandomi negli occhi, era agitato, potevo percepire la sua rabbia, ci mancava poco che gli scoppiassero le vene dall'agitazione.
Amavo questo suo lato protettivo nei miei confronti, era sempre stato così, protettivo e menefreghista allo stesso tempo per non farmi pensare che a lui interessasse molto, ma questa volta era diverso.
-Ci andrò ad una condizione- risposi girandomi verso il pc acceso.
Il corvino sbuffò pesantemente, odiava il fatto che io gli volessi ancora parlare nonostante quello che mi aveva precedentemente fatto, ne avevamo parlato, non gli andava per niente bene, ma dovevo farlo, anche abbastanza controvoglia, ma dovevo farlo per me e per Mark, dovevo sistemare le cose e senza parlarne con Bonhwa non avrei risolto niente.
Mark stesse zitto in attesa che io continuassi a spiegare.
-Ci andrò solo se verrai anche tu- continuai rigirandomi verso il maggiore, il quale annuì.
-Sappi però che non me ne starò zitto- rispose Mark alzandosi dalla sedia dirigendosi alla porta.
-Invece dovrai, sennò sarà tutto inutile- lo richiamai girandomi verso di lui, il quale una volta sentite le mie parole si bloccò sulla soglia della porta.
-Voglio qualcosa in cambio- disse dopo qualche secondo girandosi verso di me con una faccia da schiaffi assurda.
Lo guardai confuso.
-Ad esempio?- chiesi mettendo le mani sui fianchi.______
Capitolo corto ragazzi, sennò non sapevo come dividerlo o finirlo in altro modo. Comunque mi sto veramente divertendo a scrivere questa storia, non cambierei nulla di quello che ho scritto, fin ora tutte le mie idee sono uscite fuori in modo fantastico e sono fiera di me per questo. Ditemi cosa ne pensate della storia e del mio modo di scrivere, quest'ultimo perché ultimamente l'ho cambiato molto.
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ꜰxᴄᴋ ɪᴛ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋ
Fanfiction_COMPLETED_ Storia tratta dalle vite reali di Mark Lee e Lee Donghyuck, anche detto Haechan. Un idol innamorato del suo migliore amico, anch'esso un idol. Cosa succederà tra i due? Sboccerà mai l'amore tra di loro? O si trasformerà tutto in un gran...