Capitolo 13: L'appuntamento

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Sofia

Siccome Becca abita nella via accanto alla mia, optiamo per la gelateria più vicino alle nostre case.

Durante tutto il tragitto rimane in silenzio con un grande sorriso in volto, chissà cosa deve dirmi, a giudicare dal suo viso deduco che sia qualcosa di positivo.

Appena arriviamo alla gelateria capiamo che non siamo state le uniche ad aver avuto l'idea di pranzare con un gelato:
Il locale è pieno, non c'è neanche un posto libero, così propongo a Becca di prendere il gelato ed andare a mangiarlo nel parco.

E così facciamo.

Dopo interminabili minuti di attesa arriviamo al parco, che è deserto a quest'ora, così troviamo una panchina e ci sediamo.

"Raccontaa" dico diretta, sono una persona curiosa ed odio chi mi tiene sulle spine.

Lei ridacchia "Ho incontrato un ragazzo" dice.

"Dove? Come si quando? Chi è? Raccontaaa" Sto esagerando lo so.

Lei ride.

"Non ridere, sono seria, voglio sapere tutto nei minimi dettagli, e sottolineo minimi."

"Lui si chiama Nicola, ci siamo incontrati ieri in libreria, io stavo lavorando, lui mi ha chiesto un parere su un libro e ci siamo messi a chiacchierare.
Una cosa tira l'altra e stasera mi ha chiesto di uscire con lui."

"Wow, ma è fantastico!
Ma aspetta, riavvolgi il nastro, ti sei messa a parlare con uno sconosciuto?
Di solito sei riservata con gli sconosciuti" la prendo un po' in giro.

"E dai" e mi ha un pugnetto sulla spalla.
"Comunque si, ma non mi sono sentita in imbarazzo, è questo il bello."

"Sono felice per te, davvero.
Quindi stasera hai accettato?" spero tanto di sì.

"Si, viene a prendermi alle 7.
Ma ho bisogno di una mano"

Vede la mia faccia perplessa quindi aggiunge.

"Non so come truccarmi, vestirmi o comportarmi...
È il mio primo appuntamento in assoluto quindi ho bisogno del tuo aiuto, per favoreee" dice con tono implorante.

"Va bene, va bene, farò questo sforzo" e le faccio una linguaccia.
"Nicola resterà a bocca aperta appena ti vedra. Comunque dove andrete?"

"A cena in un ristorante, e poi guarderemo un film in un cinema all'aperto quelli in cui si sta in macchina, non ricordo come si chiamano"

"Non ricordo neanche io il nome ma comunque ho capito, andiamo e iniziamo la trasformazione" dico alzandomi.

"Mi fido di te, ma ricordati: niente di esagerato."

"Tranquilla".

Mentre andiamo in centro a cercare il vestito perfetto lei parla del nuovo libro che sta leggendo.
Di solito è un argomento che mi interessa, ma ora sto pensando ad un outfit perfetto per la serata, voglio davvero che sia una serata indimenticabile per lei.

Non ho nessuna idea fino a quando non lo vedo.

"Ferma" dico praticamente urlando.

"Che SUCCEDE?" risponde lei preoccupata.

Non dico niente, indico semplicemente il vestito in vetrina.

Osservo la sua reazione e vedo i suoi occhi illuminarsi, credo proprio di aver fatto centro.

"Sul manichino è perfetto, chissa se stata bene anche su di me" il dice incerta.

"c'è solo un modo per scoprirlo" e la trascino dentro il camerino.

Appena esce entrambe non abbiamo dubbi, è quello giusto.
Senza dire una parola inizia a saltellare per tutto il camerino in preda all'euforia e io scoppio a ridere.

Mi è sempre stata vicina nei momenti bui, e vederla così felice mi riempie il cuore.

Passa un passo di minuti a guardarsi allo specchio ed a fantasticare sul trucco e sull'acconciatura, poi va a cambiarsi.

Dopodiché andiamo a pagare e ci dirigiamo verso casa mia.

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Il capitolo 13 è finito.
Scusate per il ritardo e buona Pasqua in anticipo. ❤️
Spero che, nonostante ciò, vi sia piaciuto e fatemi sapere che ne pensate.💘🧸

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Cosa farete a Pasqua? 😝

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ps. mi scuso in anticipo per eventuali errori, sono un adolescente e non sono un robot, quindi può capitare😊

PPS. Se avete domande da farmi riguardanti me o la storia... O anche se volete semplicemente fare quattro chiacchere scrivetemi pure. Vi voglio bene.
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20.04.2019

IL NUOVO VICINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora