CAPITOLO 14

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Dopo una lunga giornata finalmente rientro a casa e posso concedermi una nottata di riposo.

La mia vita a Miami è decisamente più frenetica, ma in realtà lo avevo previsto, per questo motivo riesco a mantenerne il ritmo.

Mi dirigo in cucina per preparare qualcosa da mangiare e sono sollevata nel notare che in realtà mia zia ha già provveduto e mi ha lasciato del cibo in forno.

<<Bentornataa cuginetta, dov'è che sei stata? Non mi dire che finalmente hai mollato Jack e già ti vedi con un altro??>> urla Luke con entusiasmo e quasi sobbalzo a causa dello spavento.

Se sapesse come ho passato il pomeriggio il suo entusiasmo sarebbe prontamente smorzato.

<<Luke, mi hai spaventata. E comunque, no, non ho intenzione di mollare Jack. Ho passato il pomeriggio da Cameron>>

<<Sei contraddittoria. Non molli il coglione però passi il pomeriggio con un altro coglione. Che diamine ci facevi con Cameron?>>

Odio quando si comporta con fare così autoritario e severo. Posso capire l'odio che nutre nei suoi confronti per ragioni a me sconosciute, ma dovrebbe smetterla di trattarmi come se non fossi in grado di rendermi conto di con chi ho a che fare.

<<Rilassati, e soprattutto smettila di insultare Jack. Gli ho dato delle ripetizioni di matematica per volere del nostro professore>> dico incrociando le braccia per permettergli di notare il mio disappunto a causa del suo comportamento.

Avrei voluto chiedergli della ragazza in foto, ma come al solito il suo comportamento mi impedisce ultimamente di avere una conversazione normale e tranquilla con lui.

Io e Luke siamo sempre andati d'accordo. Questa storia di Cameron, e della inspiegabile rivalità che c'è tra i due sta minando il nostro rapporto.

Per oggi è abbastanza, e ho bisogno di una doccia calda per distendere i nervi.

Una volta fuori dalla vasca non ci metto molto a svolgere il mio solito trattamento di bellezza e mi appoggio sul letto, controllando i messaggi prima di crollare.

Molti di questi sono di Jack, ma in realtà non ho molta voglia di rispondere. La verità è che non riesco a smettere di pensare a quello che è successo pomeriggio. Fortunatamente fra non meno di due giorni sarò a San Francisco e potrò sistemare la situazione con lui.

...

Sono talmente caduta in un sonno profondo, che c'è voluta la quarta sveglia prima che mi svegliassi.

Come al solito, ogni mattina ci metto un po' a scegliere come vestirmi, ma alla fine riesco sempre a trovare ciò che più mi si addice.

Purtroppo oggi la colazione è particolarmente silenziosa, e la tensione è ad un tasso di elevazione elevato. Non ho idea di come mi comporterò con Luke, ma sicuramente è necessario fargli capire che non sempre alzare il tono sia la soluzione necessaria. Anzi, direi che non lo è praticamente mai.

Dopo aver preso le ultime cose dalla mia stanza ed essermi ripassata il mascara esco in cortile e mi avvicino all'auto di Luke.

Quando siamo dentro il silenzio incombe inevitabilmente e il traffico che non ci permette di avanzare e di raggiungere il prima possibile la scuola non è sicuramente vantaggioso.

<<Senti, Nicole, lo so che sono stato duro ieri sera>> comincia Luke ed io giro la testa nella sua direzione per indurlo a continuare.

<<Lo so davvero, a volte quando mi comporto da stronzo mi trasformo in una persona insopportabile. Voglio farti capire che lo faccio semplicemente per proteggerti, ci tengo a te e conosco Cameron. È stato il mio migliore amico per tanti anni e chi meglio di me può sapere quanti cuori ha infranto?>> continua poi

Ritorniamo nuovamente sulla questione della misteriosa rivalità. Che possa forse essere quella ragazza in qualche modo coinvolta in questa storia?

Non voglio pensarci sinceramente adesso. Mettere in mezzo questo argomento significherebbe non risolvere la situazione e non è la cosa adatta. Ho voglia di serenità in questi due giorni prima di tornare a San Francisco.

<<Va bene Luke, capisco. Ma tu sai benissimo che io sono fidanzata, e che sono l'ultima persona al mondo che penserebbe di tradire il proprio ragazzo. Sto dando solo delle ripetizioni a Cameron, e ovviamente per il bene di entrambi non possiamo non avere un rapporto sereno. Quando hai qualcosa da dire, non alzare i toni, sai che perdo facilmente la pazienza e che non fa bene al nostro rapporto>> dico di rimando mentre lui ascolta attentamente ogni parola del mio discorso.

<<Hai ragione. Ora per favore, evitiamo ancora di discutere. Quando hai detto che parti?>>

<<Domani sera. E rimarrò lì fino a venerdì circa. Sarò di ritorno sabato mattina>>

Già, il mio viaggetto a San Francisco è letteralmente un viaggetto. Nonostante io sia molto avanti con il programma a scuola, non posso permettermi di fare già tante assenze, soprattutto per gli allenamenti con il corpo di ballo.

Arriviamo nel cortile della scuola e dopo aver parcheggiato raggiungiamo i nostri amici che occupano sempre il solito posto sulle panchine.

Ovviamente raggiungo prima Claire e Cat che mi fissano entrambe con un'espressione maliziosa.

Oh merda. È vero. Ho dimenticato di spiegare a Claire come siano andate le cose e sono sicura che non abbia esitato neanche un secondo a raccontarlo a Cat.

<<Lo so, so bene a cosa state pensando, ma posso spiegare>> comincio prima che siano loro a dire qualcosa a me.

<<No,moretta,non hai proprio niente da spiegare e non c'è bisogno che ti giustifichi. Sappi che se non fossi fidanzata sarei la prima a spingerti completamente nelle braccia di mio cugino, per evitare che stia ancora con quella sorta di barbie con tre quintali di fondotinta>> risponde Claire e io non posso fare a meno di sorridere per la descrizione che ha fornito di Ashley.

<<Concordo pienamente. E poi in realtà credo che tu gli interessi. Insomma, hai visto come ti guarda?>> interviene Cat.

Non so perché siano convinte che tra me e Cameron possa nascere qualcosa. E poi, sono fermamente convinta del fatto che guardi tutte le ragazze allo stesso modo, fatto eccezione per Ashley.

Se è stato in grado di perdonare quello che ha fatto è perché evidentemente prova qualcosa di forte per lei. Insomma, se perdoni tutte le stronzate che fa, che non sono poche, o sei un fottutissimo stupido, o semplicemente sei innamorato.

Quello che c'è stato ieri non si ripeterà ancora.

Dopo aver ribadito ancora una volta che quello di ieri è stato puramente un incidente ci dirigiamo all'interno della scuola per prendere il materiale della prima ora.

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