Perfetti (s)conosciuti

Primo capitolo

La sveglia inizia a suonare, cerco di spegnerla ma non ci riesco quindi controvoglia mi alzo e scendo giu' in cucina per fare colazione, saluto i miei genitori e mia sorella e poi subito dopo mangio latte e cerali. Oggi è l'ultimo giorno che starò in questa casa, non ne potevo piu', e poi domani potrò finalmente partire per andare in Florida da zia Mery, so che mi prenderete per pazza perchè abbandonerò i miei  con quella pazza di mia sorella Grachi, ma sento che devo partire  perchè questa vita che ho condotto fino ad ora non fa per me, non la sento mia.

Ah quasi dimenticavo io sono Savannah e ho 18 anni, vivo anzi vivevo a New York e quando andrò in Florida dovrò frequentare l'ultimo anno di liceo linguistico per poi andare all'università di lingue. I miei hobby sono MANGIARE, leggere e imparare nuove lingue, non sono un tipo da feste ma quando qualcuno m'invita è la fine. Sono cresciuta  con i miei genitori adottivi e mia sorella, i miei genitori mi abbandonarono quando era ancora una bambina, ma odio parlare di questo argomento.

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giorno successivo

La sveglia continua a suonare, non ci do molto peso perchè subito mi alzo e corro in bagno.Mi guardo allo specchio e penso che questo sarà l'ultimo giorno che passerò con la mia famiglia,  ma infondo sono felice perchè posso iniziare una nuova vita lontano dal mio passato e dai miei falsi amici. Esco dal bagno e vado di sotto dove mi aspetta la mia famiglia, non riesco nemmeno a mettere  piede in cucina che subito tutti e tre vengono ad abbracciarmi. Finiamo di fare colazione e io vado in camera a vestirmi e a preparare le ultime cose, opto per un semplice pantalone nera e una felpa turchese (il mio colore preferito) e ai piedi metto le mie all stars, dopo essermi vestita  e aver indossato il mio zainetto di pelle nero, metto le ultime cose nella valigia. Sono pronta finalmente. Vado di nuovo giu' dove mio padre mi aspetta per andare all' aeroporto, saluto la mamma e Grachi con un forte abbraccio e in un batter d'occhio iniziamo a piangere, ma a malincuore devo andare, così per l'ultima volta le saluto.
Salgo in macchina e iniziamo ad andare verso l'aeroporto, mi guardo indietro e rivedo tutta la mia vita scorrere attraverso il vetro. 

Siamo all'aeroporto, il mio volo sta per imbarcarsi, quindi saluto mio padre con un forte abbraccio. Che l'avventura abbia inizio.