🔥Fifty🔥

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-Voglio qualcosa in cambio- disse dopo qualche secondo girandosi verso di me con una faccia da schiaffi assurda.
Lo guardai confuso.
-Ad esempio?- chiesi mettendo le mani sui fianchi.
Sapeva essere veramente infantile a volte, però lo amavo anche per questo suo lato stupido che ogni tanto saltava fuori, oppure come quando se ne usciva urlando "OOOIIIIIII", strano ma vero, amavo anche quelli.
Ormai per me era diventata più una questione di Mark o non Mark, quindi ormai riuscivo solo ad amare lui, riuscivo ad essere felice solo con lui, solo a desiderare un suo tocco, solo a essere a mio agio sotto le sue mani o anche solo amando proprio quello scemo che ogni tanto se ne usciva con un "OH MAI GAD" completamente a caso.
Sorrise come un ebete alla mia domanda, avvicinandosi a me pericolosamente.
Indietreggiai un po', peccato però che inciampai e caddi sulla sedia dove ero seduto poco prima.
Lui arrivò lentamente al mio orecchio facendomi venire i brividi ogni volta che sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
Mi scostò un po' i capelli, poi decise di parlare.
-Camera con me al prossimo tour- rise un po' per poi lasciarmi un bacio stampato sulle labbra.
Rimasi ad occhi aperti, il prossimo tour sarebbe iniziato tra una settimana.
Lo guardai come se fossi un ebete, come facendo finta di non capire cosa volesse fare, di cosa volesse intendere con quelle parole, come se cercassi in ogni modo di non mettere in primo piano nella mente quell'immagine che mi stampavo nel mio pensiero ogni volta che ne avevo bisogno, ogni volta che avevo bisogna di soddisfarmi.
Dal suo tono di voce e dal suo sguardo non potevo intendere altro.
L'avevo sempre desiderato, eppure adesso avevo un po' paura.
Avrebbe fatto male?
Voleva veramente intendere quello?
Oppure stavo solamente giocando un po' con i miei pensieri?
Non l'avevo mai fatto, invece lui a mia differenza sì e nemmeno poche volte. Non mi aveva mai detto a che età avesse perso la verginità, non mi era mai interessare saperlo, eppure in quel momento stava salendo in me una voglia di chiederglielo indescrivibile.
Io non sapevo niente di quell'argomento, lui invece ne era un esperto, ero un po' spaventato dal fatto che io non sapessi niente.
Ogni tanto avevo visto qualche porno, ma non mi avevamo mai aiutato molto se dovevo essere sincero, preferivo di gran lunga la fantasia della mia mente e proprio per questo non ero molto informato sull'argomento, certo non potevo dire di non sapere proprio il nulla di nulla, ma comunque era probabile che ne sapessi molto di meno rispetto a chi si guardava i porno sempre.
Anche quando qualche membro del gruppo faceva delle battute che riguardavano l'ambito sessuale come ad esempio mettendo in mezzo le posizioni per farlo io ne sapevo quanto una pera cotta, Mark mi aveva solo raccontato come fosse la 69, che a dire la verità, non mi era piaciuta per niente.
-T-tu...- dissi come in segno di minaccia guardandolo anche un po' male una volta che si fosse un po' allontanato dal mio volto.
Si leccò le labbra facendomi perdere un battito.
Mi alzai fronteggiandolo.
Peccato però che fu una cattiva idea.
Lentamente si avvicinò in modo minaccioso facendomi muovere per spostarmi verso la porta per uscire, volevo scappare da quella situazione, mi faceva sentire così sottomesso che mi fece nascere un nodo in gola quasi a non farmi respirare.
Prima che riuscissi ad uscire lui mi bloccò sbattendo una mano sul muro poco dietro di me.
-Allora? Starò zitto solo a questa condizione- disse avvicinandosi a me ancora di più.
Eravamo a nemmeno tre centimetri di distanza.
Mi stava guardando negli occhi come se stesse navigando nella mia anima, come se mi stesse direttamente spedendo sulla barca di Caronte con il biglietto di sola andata già bello che pagato verso il Tartaro, mi stava facendo morire.
Potevo percepire la passione nei suoi occhi, il suo spirito selvaggio dentro le sue iridi scure come la notte.
Delle fiamme sembrarono apparire nelle sue pupille per quanto mi stesse facendo impazzire.
-I-io... v-va ben-ne- mi arresi a lui, volevo anche io stare in camera con lui, anche se in quel momento ne ero anche un po' spaventato.
Lui sorrise apertamente, allora io lo allontanai il più possibile da me per quanto fossi imbarazzato.
-Il mio Hyuckie è rosso- disse ridendo cercando di avvicinarsi di nuovo a me, cosa che gli impedii a tutti i costi.
Mugugnai un po' lamentandomi di quanto lui stesse insistendo ad avvicinarsi.
-Mmmmhh- rifece prendendomi in giro facendo un finto broncio che ritenei troppo adorabile, allora lo lasciai avvicinare per poi rubargli un bacio sulle labbra, la sua reazione mi fece ridere, rimase ad occhi spalancati.
-Adesso preparati, così usciamo- dissi allontanandolo di nuovo.
Lui annuì ed andò in camera sua a cambiarsi.

ꜰxᴄᴋ ɪᴛ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora