Truth or Dare.

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Quella sera tutti si radunarono a casa dei loro storici amici Namjoon e Seokjin che da un anno oramai convivevano in un accogliente appartamento, i due erano oramai fidanzati da un tempo che Jimin non seppe nemmeno calcolare a mente, insieme ad altri due suoi amici Yoongi e Hoseok che nel loro gruppo erano le coppie più solide che avesse mai visto nella sua vita, poi c'era Jungkook il più piccolo del gruppo ed anche il più coccolato da tutti. Il ragazzino aveva dei tratti prettamente fanciulleschi ma tutto era messo in discussione dal suo fisico massiccio e scolpito, nonostante ciò Jungkook aveva un carattere timido e schivo e molto spesso gli piaceva atteggiarsi ad uomo vissuto facendo ridere i più grandi con le sue marachelle, ed infine c'era lui Kim Taehyung, il quale era il suo migliore amico da sempre. Jimin fin dall'inizio aveva sempre avuto una certa affinità con il castano e per l'altro era la stessa cosa, il biondo conobbe quei sei ragazzi grazie ad Hoseok poiché i due frequentavano la stessa accademia di danza, e un giorno il rosso gli presentò quello che adesso era il suo ragazzo Yoongi, tutto seguì come una reazione a catena e ben presto Jimin conobbe anche Namjoon il quale stravedeva per lui in un modo spropositato divenendo il suo pupillo, mentre Seokjin lo trattava come se fosse un figlio da accudire, in quanto a Jungkook in un primo momento il ragazzino si divertiva a prenderlo in giro affibbiandogli a volte anche aggettivi poco carini, ma dopo un po' il biondo capì che quello era solo un modo singolare di dimostrargli affetto. E Jimin capendolo lo lasciò fare ridendoci lui stesso dopo tutto anche lui non era rimasto indifferente alla dolcezza di quel ragazzino, ed anche lui incominciò a coccolarlo e dargli attenzioni come facevano tutti in quel gruppo.

Come ogni sabato i ragazzi si incontrarono per passare una serata all'insegna del divertimento anche per ovviare lo stress a cui li sottoponeva lo studio e il lavoro, in quel momento erano disposti tutti in cerchio e Jin aveva avuto la brillante idea di proporre il gioco: Obbligo o verità. Jimin nutriva poca simpatia verso quel gioco ritenendolo un'arma a doppio taglio, qualunque scelta egli avrebbe fatto non avrebbe avuto scampo a maggior ragione se quelli che decretavano il tutto erano i suoi diabolici amici che in quel momento temeva più di qualsiasi cosa al mondo, ma dato che era in netta minoranza dovette accettare sconsolato, e così iniziò a bere poiché sapeva che da lucido non sarebbe mai riuscito a portare a termine le penitenze, tuttavia però sapeva anche qualora avesse scelto verità l'alcool gli avrebbe fatto dire cose alquanto compromettenti.- Bene ragazzi si comincia, le regole le sapete quindi non serve che io le spieghi.- Disse Jin emozionato.- Jin ricordati che sia tu che io siamo fidanzati quindi andateci piano o vi faccio fuori.- Disse Yoongi distribuendo occhiatacce a tutti stringendo a se Hoseok.- Tranquillo Yoongi non ci sarà nulla di pesante al massimo ci andremo a guadagnare.- Rispose Namjoon rivolgendo all'amico uno sguardo di intesa. Il biondo in tutto ciò continuava a bere sconsolato sapeva che sarebbe finita in quel modo, da canto suo Taehyung si trovava accanto a Namjoon mentre Jimin si trovava accanto ad Hoseok che gli intimava di non esagerare con l'alcool, ma il castano sapeva già come sarebbe andata a finire il biondo si sarebbe ubriacato, e questo Taehyung non lo sopportava non gli piaceva quando Jimin agiva in quel modo sconsiderato, dopo tutto era solo un semplice gioco ma il biondo aveva la pessima abitudine di prendere le cose troppo seriamente. Jimin posò la bottiglia di Vodka alla pesca al suo fianco sentendosi già più leggero, tuttavia però era ancora nel pieno delle sue facoltà mentali e si sentiva solo brillo ma non ancora completamente ubriaco e per adesso gli bastava, quando il maggiore del gruppo fece girare la bottiglia vuota essa per uno strano scherzo del destino puntò Jimin.- Allora Jiminie scegli obbligo o verità?.- Chiese Jin aspettando con trepidazione il responso.- obbligo.- rispose Jimin perentorio poiché scegliere verità nella sua mente non era contemplato.- Bene allora dai un bacio a Jungkook e specifico con la lingua non fate i furbi.- Jimin si avvicinò a Jungkook poggiando le sue mani sulle cosce dell'altro come supporto, per poi avvicinarsi al volto di Jungkook annullando quella poca distanza che li separava unendo le sue carnose labbra a quelle fini del ragazzo che gli era di fronte, Jimin andò a picchiettare la lingua sul labbro inferiore del corvino ed egli schiuse le labbra concedendogli l'accesso alla sua cavità orale, per poi intrecciare la propria lingua con quella del biondo. I due dopo poco si separarono per mancanza di ossigeno e Jimin ritornò al proprio posto avendo portato a compimento quella che era la sua penalità, se così poteva essere chiamata poiché baciare un bel ragazzo come Jungkook non poteva di certo dirsi una penalità, ma questi erano dettagli irrilevanti.

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