Chi sei tu?!

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"Si può essere cosi cattivi da non accorgersi di esserlo? Io spero di si, se no non me lo spiego"

Brescia. Piazza Vittoria. È metà pomeriggio e  le persone sono sparse per tutta la piazza. Dalla ragazza che si fuma una sigaretta, al ragazzo che sorseggia una birra ghiacciata. Dal cane che gioca con la palla, al bambino che va in bicicletta. Dalla coppia che passeggia tranquilla, al l'uomo di mezza età che di gode il suo bicchiere di vino.
Insomma, si stanno godendo tutti questa giornata. Sembra andare tutto bene quando, l'aria si fa farsi fredda. Nuvole nere,  oscurano il cielo.
Le persone si guardano intorno, stupite da questo cambiamento climatico.

"Sam?" Disse Mattia girandosi verso l'amico.
"Si" rispose lui, in modo distratto togliendosi una cuffia, non curante di cose gli stesse capitando intorno.
"Sta iniziando a nevicare"
"In pieno agosto?" Chiese lui incredulo.

Era vero. La neve aveva inizia a calare, tranquillamente come se fosse inverno. Al centro della piazza iniziò a crearsi un vortice di luce e ghiaccio che, mano a mano che i secondi passavano s'ingrandiva sempre di più.
Le pareti dei palazzi si erano ghiacciate,
Il vortice nel frattempo era diventato un vero e proprio tornado. Ma senza aria e senza spostare ne persone ne oggetti.
Qualcuno aveva già iniziato a scappare.

"Sarà meglio spostarsi da qui, si gela" disse Mattia a Sam. Voltandosi verso l'amico ma si accorse che quest'ultimo era completamente immobile
"Sam?" Chiese Mattia tentando di smuoverlo, scuotendolo dalle spalle.
"Sam, dai andiamo non è il momento di scherzare" disse di nuovo.

Il corpo dell'amico era freddo, come se fosse congelato e gli occhi spalancati sembravano di vetro.

"Puoi continuare quanto vuoi, tanto non si muoverà da li, almeno che non lo decida io" Disse una voce femminile alla spalle di Mattia che si girò di scatto. Non trovando la fonte, si chiese se l'avesse sentita sul serio. Eppure era sicuro che qualcuno avesse parlato.
"O sto diventando pazzo o c'è qualcosa che non va" disse Mattia tra sé e sé
"Non sei pazzo semplicemente tu come pochi altri non sei cosi umano come credi" rispose la voce.
"Cosa vuol dire che non sono umano? Disse Mattia incredulo.
"Sai perfettamente che cosa voglio dire. Non fare il finto tonto con me, ragazzino.  disse di nuovo la voce.
"Arriverà il giorno in cui tu non potrai ne nasconderti ne sottrarti alla tua sorte e allora sai mio" aggiunse la voce
"Si può sapere di cosa diavolo stai parlando" chiese Mattia alterato
"Ora fai il finto tonto? Patetico" urlò la voce.
"Mostrati" ribatté Mattia.
"Sei sicuro di quello che chiedi, ragazzino?" Rispose la voce?
"Si, voglio vedere con chi sto parlando" urlò Mattia sempre più arrabbiato.

In quel momento il vortice di ghiaccio smise di girare e si fermò. Diventante un colonna ghiacciata che esplose in mille pezzi pochi secondi dopo.
Mattia debbe coprirsi la faccia ma soprattutto gl'occhi per evitare che le schegge vi finissero dentro. Quando si ricompose si accorse che al posto della colonna c'era una donna di dubbia età.
Quello che attirò particolarmente l'attenzione di Mattia era il vestito della donna. Era di un azzuro intenso che sfumava un blu scuro sul fondo.
I capelli biondi che cadevano sulle spalle e arrivavano fino alla vita, tenevano su una corona di diamanti.
La donna aveva gli occhi  grigi come il ghiaccio e la pelle di un rosa chiaro. Cosi perfetta da sembrare quasi di porcellana.
"Chi di... diavolo sei tu?" Chiese Mattia balbettando incredulo.
"Mi chiamo Elaisa e non appartengo al tuo mondo"

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Chi è Elaisa? Cosa vuole da Mattia?
A cosa si riferiva quando diceva che il ragazzo non può sfuggire alla sua sorte?

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FINE DEL PRIMO CAPITOLO. SE VI PUÒ INTERESSARE FATELO ARRIVARE ALMENO AL 10 STELLE E 5 COMMENTI E SETTIMANA PROSSIMA ARRIVERÀ IL NUOVO CAPITOLO.

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