Steve aveva appena varcato la soglia dell'entrata e si guardava intorno, come per cercare qualcuno. La paura cominciò a crescere in Daisy, e rimase imbambolata a fissarlo. Quando gli occhi dell'uomo incontrarono i suoi, il suo corpo si gelò. Lo vide camminare verso di lei, e automaticamente cominciò a correre via, cercando un luogo in cui nascondersi.
-Daisy, dove vai?- urlò Bree, ma lei era già troppo lontana per poterla sentire.
Corse fino a perdere tutto il fiato che aveva, fino a non sentirsi più i polmoni, e si rinchiuse dentro un'aula vecchia alla fine del corridoio che le era parso infinito. Guardò attraverso il vetro della finestrella della porta e intravide in mezzo agli studenti un ammasso di capelli grigi. Si abbassò di colpo, strisciando con la schiena contro la porta, e si assicurò che fosse ben chiusa.
Non sapeva l'esatto motivo per cui fosse scappata da quell'uomo, ma Calum le aveva espressamente detto di stargli alla larga.
Calum.I ricordi di quella mattina e dei giorni precedenti si fecero più vivi che mai nella sua mente, e allora scomparve tutto: Steve, la paura, l'aria che le mancava e quel luogo lugubre.
Riusciva solo a pensare a Calum, alla sua riluttanza e al suo essere bipolare. Si trovava persa in se stessa, con il moro da una parte e Luke che le diceva di stargli lontana dall'altra. E per la prima volta aveva davvero preso in considerazione quella opzione.
Calum era davvero un pericolo per lei? E se lo era, perchè la faceva stare così dannatamente bene e allo stesso tempo la feriva?
Perchè era il suo veleno, antidoto di un unico corpo, ecco. La uccideva ma era comunque la sua cura. Era davvero troppo difficile prendere delle scelte, ma doveva farle, doveva affrontare il corso della vita e per farlo doveva uscire da quella stanza e correre da Calum per mettere in chiaro le cose.
E senza pensare ai rischi a cui andava incontro, si alzò e afferrò il gelido pomello, uscendo di fretta dall'aula e ricominciando la sua corsa verso la salvezza.
Era tutto così in contrasto, tutto così differente. Un momento prima fuggiva dal pericolo per potersi salvare, ora ci andava incontro, perchè solo una persona era in grado di tenerla al sicuro.
Con i capelli che le volavano da una parte all'altra disordinatamente, s' imbattè d'un tratto contro qualcuno di gran lunga più alto di lei, vestito completamente di nero. Alzò lo sguardo e puntò gli occhi contro quelli di Calum che la sovrastava con la sua altezza, allora si tranquillizzò poggiando la fronte contro il petto del ragazzo e riprendendo fiato.
-Daisy, che ti prende?- chiese dunque il moro.
-Steve..- prese un respiro. -Steve è..qui.-
Calum si passò una mano in mezzo ai capelli corvini, tirando il ciuffo alla punta. Lo faceva sempre quando era nervoso.
-Ne sei sicura?-
-Si, l'ho visto e..ha iniziato a seguirmi.- soffiò Daisy ancora appoggiata a lui.
-Lui cosa?- sbraitò il ragazzo.
-Calum..perchè scappiamo da lui?- deviò la domanda la mora.
-È un pericolo, Daisy. Non voglio che ti succeda niente, cerca di non farti trovare mai da lui. Chiaro?- la avvertì.
La ragazza prese un ultimo, lungo, respiro, e decise che era arrivato il momento di parlare.
Si distanziò da lui, tenendo comunque le mani contro il suo petto. Calum la guardava dall'alto, lo sguardo ancora preoccupato. Le prese il viso tra le mani e sfiorò le labbra contro quelle morbide della ragazza che, però, si allontanò di colpo mormorando un -No.-
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Faraway. || Calum Hood.
Fiksi PenggemarPelle ambrata, capelli neri e tatuaggi. Margherite, labbra rosee e agorafobia. Per Daisy il pericolo è più vicino di quanto credesse.