Maschera

192 23 6
                                    

Sono John Collins, un semplice ragazzo di New York con alte ambizioni, ma poco denaro. La mia vita fino a questo momento era stata completamente dedicata allo studio. Avevo perso i contatti con i miei amici poichè limitavo le uscite, a volte mi capitava persino di rimanere in casa per ben un mese intero! Dopo essere uscito dalla facoltà di psicologia con il massimo dei voti, decisi di impegnarmi nella ricerca di un lavoro, ma qualcosa cambiò le sorti del mio destino. Tutto iniziò poco dopo la mia laurea: sapete, a quel tempo nessuno dei miei familiari mi sosteneva, tutti credevano che avrei dovuto fare qualcosa di più importante, magari il medico o persino il presidente. <La politica è il fulcro della società mondiale, tanto quanto la medicina. Sono queste le strade che ti daranno un futuro promettente, non altre> mi dicevano. Sicuramente erano delle giuste direttive, ma non era questo ciò a cui ambivo. Queste idee infatti non mi erano mai balenate nella mente, io avevo un altro obiettivo: capire finalmente la mentalità umana. Perchè si è buoni? Perchè si è cattivi? Esiste veramente un bene o un male? Perchè facciamo questo? Perchè invece non lo facciamo? Ora, molti di voi, probabilmente penseranno che sono un uomo troppo ambizioso, o persino arrogante: se neanche Freud ci è riuscito, perchè dovresti riuscirci tu? Probabilmente se vi avessi incontrato qualche anno prima vi avrei anche dato ragione, del resto, come può un semplice umano capire la psiche di un intera specie? Ma io non sono come gli altri, e l'ho sempre saputo. Siamo arrivati alla parte che tutti aspettavate, i miei "poteri". I giorni che seguirono la mia uscita dall'università furono abbastanza noiosi poichè spesi tutte le mie giornate ad inviare curricula per farmi assumere da qualche parte, speranzoso di iniziare anch'io la mia vita da uomo nella società. Il quarto giorno però, qualcosa di strano successe. Come ogni sera mi sdraiai sul divano con il pc, in cerca di un film da vedere. Quella sera però, mi arrivò intorno alle 21 una mail al quanto inusuale, intitolata: <Maschera>. Pensai subito che fosse qualche pubblicità di saune o spa che si prendono cura del tuo corpo, quindi ero pronto a cestinarla, ma qualcosa mi fermò. Tutt'oggi non saprei dirvi di preciso cosa fosse, ma fu un "impulso" così vivido che mi venne la pelle d'oca su tutto il corpo. Decisi allora di aprirla, al massimo mi si sarebbe aperto qualche pop-up con la solita tizia bionda che sponsorizza queste cose, niente di speciale. D'altronde una bella sauna non mi sarebbe dispiaciuta, mi sarebbe servita a rilassarmi. Ciò nonostante così non fu: la mail conteneva una singola domanda ed era priva di qualsiasi informazione sul mittente. La domanda era la seguente: <Sarai capace di togliere la maschera che nasconde il tuo viso, quella che ti oscura la vista, per riuscire a vedere oltre?>. Continuai a fissare la domanda, interrogandomi sul significato, su perchè fosse arrivata proprio a me e sopratutto sul perchè potesse turbarmi così tanto. Senza accorgermene era ormai passata un'ora, ed ero stanco, perciò decisi di chiudere il pc ed andare a dormire. Il mattino seguente mi presentai ad un colloquio di lavoro per niente proficuo: ero stato sei ore in sala d'attesa per ottenere solo cinque minuti di attenzione da parte del mio interlocutore.  Sconsolato passai il resto della giornata al bar, nella speranza che qualche birra avrebbe potuto aiutarmi a dimenticare quella brutta giornata. Nonostante ciò, per tutto il giorno quella domanda mi perseguitò. Non riuscivo a non pensarci, forse perchè dentro di me sapevo che mi era stata inviata per un motivo. La sera, distrutto e sconsolato dalla giornata per niente produttiva, decisi di rispondere alla mail. Cosa sarebbe potuto accadermi alla fine? Al massimo avrei preso qualche virus per il pc, ma vecchio com'era non so se avrebbe fatto più male ai virus o al pc stesso. Mi presi un'altra birra dal frigo, mi misi comodo sul divano e risposi alla mail con un semplice: <Si>. Neanche un attimo dopo ottenni una mail di risposta, sempre senza mittente, la quale conteneva tali parole: <Ebbene, apri gli occhi allora e viaggia attraverso quei mondi in cui nessuno è in grado di andare>. Devo essere sincero, lì per lì mi sentii un completo idiota. Ero stato a riflettere un intero giorno su una domanda sperando che la risposta mi avrebbe portato a qualcosa di... "particolare", e tutto ciò che invece ottenni fu una frase presa magari da qualche cioccolatino. Forse il mio era solo un modo per occupare la mente con qualcosa, magari pensare a quella mail mi aveva aiutato a distrarmi un po'. Decisi quindi di concludere definitivamente quella giornata andando a dormire. Ero stanco e demoralizzato, senza alcuna speranza. D'altronde mi ero trasferito appena laureato, senza chiedere aiuto a nessuno pensando di cavarmela da solo. Forse però non è proprio così facile come mi aspettavo la vita in solitudine.  Qualcosa però accadde quella notte, e fu proprio quel giorno, che inizialmente reputai come fallimentare, che cambiò drasticamente la mia vita.

The Dreams TravelerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora