La Primavera... quali immagini splendide e piacevoli si plasmano nella nostra mente non appena sentiamo pronunciare il nome di questa splendida stagione. Tuttavia non sempre porta seco quel bel tepore che tanto aspettiamo dopo un inverno di gelo e pioggia, a quanto pare può essere più nefasta di quanto si possa credere.
Era il 10Aprile del 2002.
-si prospetta una mattinata piuttosto umida eh?- furono le prime parole appena sospirate da Minù dopo essersi svegliata. Minù... che nome grazioso a parer mio, forse però un nome troppo fine per una ragazza così poco aggraziata.
La ragazza scrollò le spalle , con ancora il sapore pastoso della saliva in bocca scese dal letto. In sottofondo dallo scalpiccìo di sua madre , come ogni singolo martedì mattina...
Infastidita si diresse con uno slancio quasi violento in bagno per guardarsi allo specchio e vedere in che condizioni i suoi capelli avevano deciso di presentarsi quel giorno.
-mmm... ts! Boccoli potevate fare peggio non credete? Stanotte non vi siete dati da fare con i nodi .... cavolo mi sento così stupida quando parlo da sola in questo modo...-
Era vero, spesso si ritrovava ad avere un ampio dibattito su qualche argomento con sé stessa , ma per lei era tutto nella norma alla fin fine! Minù era conosciuta dai suoi compagni proprio per il suo essere così egocentrica, a volte poteva apparire più stupida del normale , ma quella sua "stranezza vivace" portava colore ovunque! Erano appena le sei e mezza del mattino, ancora avrebbe avuto a disposizione un'ora prima di andare a scuola. Indosso in fretta una maglietta con maniche a kimono, dei pantaloncini marroni che arrivavano al ginocchio , un paio di fantasmini bianchi , delle Nike ed ecco completato il suo stravagante outfit!
Scese a passi felpati le scale per tentare di sfuggire dalla tremenda colazione (lei odiava fare colazione , il suo stomaco non reggeva il cibo dopo essersi appena svegliata) , stava per riuscire a sfuggire da quell'odiato pasto, arrivò sull'uscio della porta , mise un piede fuori , un altro , ERA LIBERA!.....
-COME TI SEI CONCIATA?-
La nonnina... già... quella disgraziata della vicina di casa...
La chiamavano così, nonnina , era una signora anziana che possedeva una piccola boutique di fronte casa sua , ma era sempre tra i piedi! Sempre! Non che non fosse simpatica, era una donna molto raffinata , vestiva bene, ma non aveva peli sulla lingua... senza pudore diceva sempre la sua!
-(mmmm, non la sopporto , ma perché??) Buongiorno nonnina! Vede che cielo plumbeo stamattina, mi sa che deve entrare nella boutique, io ... vado di fretta , ma non si preoccupi torno a casa in un attimo!- Disse tutto d'un fiato Minù per sfuggire dalle parole di quella donna , ma nessuno riesce mai nell'intento purtroppo....
-Non mi hai sentito?! Ma ti sei vista allo specchio?- scuote la testa in segno di dissenso
- Sei uscita da un negozio dell'usato? Perché non ti fai aiutare da tua madre quando ti vesti? Va bene che neanche lei ,come vedo anche oggi, non è un genio nel vestire , ma per carità di Dio frena l'immaginazione e indossa qualcosa di decente!-
La nonnina entrò nel suo negozio , ma non era finita... il suo rimprovero stridulo aveva chiaramente attirato l'attenzione di sua madre che ora aspettava impaziente dietro di lei che Minù si girasse ,facesse dietrofront per consumare la sua colazione...
Minù si girò e con rassegnazione si diresse a passi pesanti verso la cucina .
-La smetti ? Lo sai che con me non puoi svignartela!- Asserì con allegria sua madre. La signora Pomel era una donna assai simpatica, alta , con boccoli morbidi che le ricadevano sulle spalle , un paio di grandi occhi , stranamente sempre lucidi, color nocciola. Non si arrabbiava spesso, ma quando aveva delle questioni che non riusciva a risolvere si lasciava spesso sopraffare dall'ansia , e dalla felicità passava a violente crisi di panico. Spesso era anche molto invadente e se le si diceva che era fastidiosa si offendeva in uno sbatter di ciglia!
-aaaaah, ti prego non riesco a finire il toast, non ce la faccio più, sono grande Ormai mamma, dovrei decidere io se fare colazione o meno!-
-taci e mangia! Poi potrai uscire , ma porta La cartella così puoi andare direttamente a scuola!-
Minù sbuffò. Non appena sua madre si girò, prese il toast che doveva finire e veloce come il vento , prendendo lo zaino con sé sgattaiolò fuori casa gridando nel frattempo
-HO FINITO! IO VADO CI SENTIAMO ALLE DUE O PIÙ TARDI!-
Almeno così sua madre avrebbe creduto che lei aveva terminato di mangiare e poteva finalmente uscire! Nonostante avesse sedici anni, Minù non veniva trattata come tale sedicenne . Non le lasciavano spazio , per questo adorava la sua passeggiata mattutina prima di consegnarsi a quel luogo orrendo chiamato liceo , la faceva sentire intraprendente ed emancipata.
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Giornali d'argento
FantasyUna ragazza arrivò di fronte un'immensa biblioteca ignara del mistero che all'interno questo celava e del potere che lei possedeva. Un'immersione nel passato , un ricordo , una memoria di qualcosa di grande, qualcuno che cerca di rovinare ciò che è...