1.Aaron

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Un pomeriggio come tanti

<<Porca puttana. Ecco che ci risiamo
Vinci sempre tu! Vaffanculo>>
Grido lanciando il controller in aria per poi accorgermi di averlo fatto cadere a terra
<<amico devi stare calmo è una semplice partita non puoi prendertela così a male >>
Replica Jason con sarcasmo
<<non sei simpatico.>>
sbuffo
<<beh sappi che,questo non è un hobby che fa per te>> continua
<<beh grazie mi hai proprio tirato su di morale ora!>>
In effetti non ha tutti i torti
Mi fa solo innervosire
E non sono neppure capace
Me ne farò una ragione
<<haha sempre su quel coso voi due eh>>
Commenta la voce di mio padre.
Stranamente si trova a casa e non a farsi qualche tipa in giro per New York
<<si chiama PlayStation>>
<<sisi,quello>>
Non ho mai capito mio padre
Chiama tutti coso,cosa,cosi poi si incazza se non capisco a cosa si riferisce...
<<senti,domani arriverò verso le 11:00 al college...mi raccomando Aaron non fare casini e non fate a botte tu e James,quando non ci sono.>>
<<sisi>>
<<giuro che..se ne approfitti...>>
<<ho capito.>> affermo prima che esca di casa
Possibile che non si fidi di me?
Capisco che ci odiamo io e James e dubito non accadrà qualcosa
ma d'altronde da un disastro come me cosa potrebbe aspettarsi una persona?
<<Ei Aaron,io devo andare è tardi. I miei mi canzonano se non torno a casa per le 10:00>>
Commenta Jason in tono lesto
<<d'accordo,a domani>>
Sono già le 00:00 quando tento di chiudere occhio ma inutile
Ripensando a quel coglione di mio padre,mi viene in mente una sola cosa ovvero che avrà un appuntamento con qualcuna per dover entrare più tardi al college
E se pure fosse ci ho fatto l'abitudine ormai,
Ma continuo lo stesso ad odiarlo.

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