Nelle stelle si legge una freccia,
fremente dopo ore sboccia.
Di diamanti simili a serpenti
l’azzurro affoga, sprofonda e inonda,
e del denso immenso fumo bianco
tinge la celeste sponda,
quella rotta onda
immonda di bluastro.Il suolo, passato il disastro,
si macchia di dolciastro,
un astro che non spento
si pente del resto
si prende del nastro
visore del reperto
aperto nel mare salmastro.Nel trono tuona un tumulto
di intonati suoni silvestri,
spera perscuotendo la sua tenda
tendente al dente terreno
di sparare nella tormenta,
ma si spaventa, si addormenta,
si adorna di dolori e colori,
pieni e sereni
durante le sere ridenti, assordanti
degli infantili fanti che tanfi
di frementi fragranti freschi forni
producono nel loro appartamento.
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Pensieri sfarfallanti
PoetryPoesie scritte da Isabella (me) -l'ordine di esse non è affatto casuale, in quanto descrive un processo importante -sarei estremamente felice se le leggeste