CAPITOLO 23

42 4 0
                                    

Cameron alla guida è così bello, e io non posso fare a meno di notare le sue splendide labbra carnose.

<<Che c'è?>> sorride divertito quando si accorge che lo stavo fissando.

<<Oh..niente, è solo che ti ringrazio e mi dispiace per Luke>>

<<Non è niente, Hemmings è un coglione, e gli mancava soltanto comportarsi in questo modo con sua cugina>> continua poi seccato

Dovrei essere offesa, ma in questo momento il dolore lancinante alla caviglia non mi permette di provare nessun altro sentimento.

Mi volto verso il finestrino per non farmi notare, ma probabilmente il volto parla da sé.

<<Ti fa tanto male?>> dice Cameron con un'espressione più preoccupante del solito.

Vorrei poter mentire, non mi importerebbe nulla di una stupida caviglia, se solo non fosse fondamentale per ballare.

<<Sì..>> mi limito a dire mentre le lacrime cominciano a minacciare di scendere.

<<Resisti, siamo arrivati al pronto soccorso>> risponde e sposta la sua mano sulla mia coscia, provocando un brivido lungo tutto il corpo, facendomi quasi dimenticare il dolore.

<<Il problema è che, se non è rotta ci penserà Ashley a completare il lavoro, dopo questa sera>> dico

<<Che? Ashley non ti toccherà neanche con un dito, puoi starne certa>> risponde irritato.

Dov'è finito il 'non mi importa di nessuna meno che la mia barbie'?

È strano che si stia comportando in questo modo con me, ma devo ammettere che mi piace. Insomma, quel bacio, quel bacio non ha fornito le stesse sensazioni ad entrambi, e devo cercare di dimenticarlo, ma potremmo comunque provare ad essere amici.

Scendiamo giù dall'auto e Cameron non ci pensa due volte a prendermi in braccio per portarmi dentro.

Ricordo ancora i lineamenti perfetti dei suoi muscoli che mi trattenevano per portarmi fuori dalla piscina, nonostante non fossi quasi per niente cosciente.

<<Mi dispiace tu debba sempre salvarmi quando il mondo decide di avercela con me>> dico di getto

<<Oh, tranquilla mi piace aiutare le imbranate>> mi canzona ma si capisce che sta chiaramente scherzando.

Gli tiro un piccolo pugno sulla spalla e lui minaccia di farmi cadere, ma poi arriviamo all'interno e comincio a temere il peggio per la mia caviglia.

Il dolore non si è assestato, il piccolo quadretto con Cameron mi ha permesso di non pensarci, ma è comunque rimasto, e adesso è più forte di prima.

Non c'è molta confusione e quando il dottore mi chiama per farmi entrare una sensazione di sollievo si fa spazio dentro di me.

È un dottore non molto giovane, ma sicuramente avrà l'esperienza necessaria per capire cosa io abbia.

..
La visita dura poco e fortunatamente ho soltanto una contusione, e non una frattura. Questo mi permetterà di riuscire a riprendere con la danza in una, massimo due settimane.

<<Allora?>> dice Cameron impaziente quando mi vede

<<Una, massimo due settimane di riposo. Hai tu il mio telefono?>> rispondo, non avendo la minima idea di dove lo abbia messo.

<<Sì, l'ho tenuto io, tranquilla>>

<<Hai..Hai?>> comincio visibilmente imbarazzata

<<No Nicole, non ho letto nessuno dei tuoi messaggi. Ho solo evitato le trenta chiamate del cogl..di Luke>>

Non posso fare a meno di sorridere per il modo in cui lo ha detto e quando se ne accorge, mi sembra che stia arrossendo.

Cameron Dallas arrossisce? Ma chi è questa persona? Dov'è lo stronzo che alludeva al fatto che mi avesse baciata per pena?

<<Mi dispiace averti fatto aspettare, anzi, forse un po' lo meritavi>>

<<Tranquilla, ho chiamato Ashley>> risponde e rimpiango di aver aperto bocca.

<<Oh..avete chiarito, vero?>>

<<No, ho chiuso con lei, questa volta sul serio>> dice ma in realtà questa frase l'ho sentita troppe volte.

<<Ritornerete insieme, come sempre>>

<<No, davvero. Io ci tengo a lei, ma è troppo stronza, ha dei comportamenti da psicopatica, e io non posso ancora far finta che non sia così>>

Sembra particolarmente dispiaciuto. Tutti hanno sempre ripetuto che l'unico motivo per cui Cameron continuasse a rimanere con Ashley, a parte il sesso, fosse che lei lo avesse aiutato in un periodo tremendo.

<<E poi non stavamo realmente insieme, io non ho mai avuto una relazione seria>> continua poi

<<Hai fatto bene>> rispondo provocando la sua risata.

Ha un sorriso perfetto e fin troppo accattivante.

Il dolore è diminuito grazie a qualche strana medicina che mi hanno dato al pronto soccorso, e adesso ho soltanto bisogno di riposare.

Arriviamo in fretta davanti casa mia e anche questa volta mi scorta fino alla porta d'ingresso e mi mette giù.

<<Senti, non me ne frega un cazzo di Hemmings, che esca pure se vuole e che ci provi a istigarmi, gli ho lasciato tirare uno dei suoi pugni da rammollito, devo ricambiare per bene>> comincia lui ma quando gli lancio un'occhiataccia capisce che è il momento di smettere.

Gli poso le mani sul petto per cercare di placare la sua rabbia che probabilmente sta crescendo e lui rimane praticamente inorridito da questo gesto.

<<Cam, grazie, davvero, quando non fai lo stronzo con me è molto meglio>> dico provocando ancora una volta il suo imbarazzo.

Vorrei riprovare la sensazione di ieri, ma non è assolutamente possibile, devo smetterla di pensarci e   uscire da questa situazione pericolosa.

<<Tranquilla, non è niente>> dice e comincia ad allontanarsi per ritornare alla macchina, lasciandomi sola con i miei pensieri.

Non pensavo che una delle persone che è stata meno gentile con me avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Cerco di fare il minor rumore possibile per evitare di svegliare qualcuno, e spero con tutta me stessa di non incrociare Luke. Non ho assolutamente voglia di perdere tempo in un'altra delle nostre discussioni, ho solo bisogno di dormire.

Holding on to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora