Piper's pov
È calato un silenzio imbarazzantissimo non appena ho detto, impulsivamente, ad Alex di rimanere qui per stanotte.Ma perché l'ho fatto?
Me ne sono pentita subito, chiudendo gli occhi e sperando che lei non mi abbia sentita.
Ma purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, Steve è andato via e quindi la casa è tornata ad essere deliziosamente e piacevolmente silenziosa.Ciò significa che Alex deve avermi sentita.
Per forza.Per non parlare, poi, del fatto che lei si sia bloccata vicino alla porta, poco prima che l'aprisse per uscire, proprio nel momento in cui io le ho detto di restare.
Vorrei sotterrarmi in questo preciso istante se solo potessi.
«insomma, è tardi, devi guidare...» continuo a dire, alzandomi dalla poltrona perché questo silenzio mi sta rendendo nervosa «cioè...sarebbe scocciante mettersi in auto...»
Ma cosa sto dicendo?
Se solo avessi un filo logico da seguire, eviterei questa figura da quattro soldi che sto facendo.Lei intanto si gira verso di me e aggrotta la fronte, per riuscire a capire cosa stessi dicendo, mentre io, poiché mi rendo conto di stare dicendo un mucchio di sciocchezze, mi fermo, sbuffo e chiudo gli occhi.
Solo successivamente, mi butto nuovamente sulla poltrona e mi porto una mano sulla fronte
«senti, non lo so» dico infine sbuffando e guardando per terra, non più lei «dimentica che te l'ho chiesto»
Alex's pov
Non appena Piper si arrende, sedendosi nuovamente sulla poltrona, consapevole che il suo discorso non avrebbe portato a niente, io accenno un sorrisetto divertito e abbandono la porta d'ingresso per tornare in salotto.Mi siedo, poi, sul divano, accavallo le gambe, incrocio le braccia e la guardo intensamente, mettendola in soggezione, anche perché noto che si sta grattando nervosamente il braccio e ha lo sguardo basso sul disordine e sui giochi che Steve ha lasciato in mezzo al salotto
«guardami» le ordino infatti, con un tono deciso ma dolce nello stesso momento.
Lei scuote il capo come per dire "no" e subito dopo si alza dalla poltrona, prendendo i giochi, i colori, i fogli e le macchinine di Steve per fare un po' di ordine
«ha dimenticato le sue cose...» sussurra poi lei, con tono annoiato, tra sé e sé, o forse volendo iniziare una discussione con me, per evitare di ritornare sull'argomento di prima «cazzo, no!» si lamenta poi notando una grossa macchia di acquerello sul tappetto buono che ha nel salotto «guarda che disastro!»
Si è sempre vantata del suo tappeto, lo adora.
«non è la fine del mondo» rispondo io calma, restando ancora seduta sul divano «lavalo, no?»
Lei mi lancia un'occhiataccia delle peggiori, che sfoggia solo quando qualcuno la fa davvero arrabbiare.
Che fine ha fatto la dolce, impacciata e dislessica ragazzina di 5 minuti fa?
«d'accordo» risponde poi «datti da fare»
«cosa?» chiedo perplessa, accennando un sorriso di scherno «scordatelo» le rispondo poi con risolutezza, mettendomi più comoda sul divano e prendendo un dei tanti cuscini per potermelo mettere dietro la testa.Prendendo il cuscino, però, ho quasi fatto cadere il cellulare di Piper per terra; non mi ero accorta che era nascosto tra i cuscini e per poco non le rompevo un altro cellulare.
Questa volta non me l'avrebbe fatta passare liscia.
Ed io sicuramente non avrei speso soldi per comprargliene uno nuovo, sia chiaro.«allora vattene, non ho bisogno di te» mi risponde lei, iniziando ad innervosirsi non poco.
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Shall I compare thee to a summer's day?
RomantiekCome si comporterà il destino quando due anime così diverse si troveranno e non saranno più capaci di vivere l'una senza l'altra? E se queste due anime appartenessero ad una dolce studentessa universitaria e ad una sexy ma allo stesso tempo fredda e...