I ricordi di ieri sera sono confusi. MI ricordo di Xandere, del nostro abbraccio. Della felicità che ho provato quando ha posato le sue labbra sulle mie, bacio che ho ricambiato con tutta me stessa.
Mi ricordo che poi se ne è dovuto andare, con la promessa che sarebbe tornato oggi. E io lo aspetto. Sono le nove e sono stanchissima. Ero talmente stanca ieri sera, che non mi sono nemmeno cambiata.
Corro, per modo di dire, fino alla porta del bagno. Levo i vestiti che avevo addosso e butto tutto dentro una cesta, che Jerome ha comprato per me. I vestiti sporchi degli altri giorni, sono appoggiati sul mobile, piegati, lavati e profumati.
Sorrido involontariamente. E' vero che sono strani, che le cose che mi disse John l'altro giorno mi misero paura, ma sto imparando a volergli bene. Anche a Jerome.
Persa nei miei pensieri, mi infilo sotto la doccia e dopo ever regolato la doccia, lascio che l'acqua porti via tutto i pensieri, mi lascio svuotare da tutto. Mi sento libera, per una volta.
Solo io e Jenna. Come una volta.
Già Jenna. Jenna! Ieri sera l'ho lasciata con quella bambina, Isbel. Ma adesso dovesarà? Non se la sarà portata via, vero? Finisco di farmi la doccia e mi arrotolo un asciugamo in torno al corpo, per poi precipitarmi di sotto.
Appena scendo, incontro il John, che vedendo, la mia quasi completa nudità, arrossice all'istante. Mi diverto a farglielo notare.
"Ma, John! Sei tutto rosso." Gli sorrido maliziosa.
"Ecco..no..insomma, hai bisogno di qualcosa?"
E' chiaramente a disagio. Sembra quasi tenero, con quei suoi occhioni.
"Beh in effetti si. Ha per caso visto Jenna? E' da ieri sera che non la vedo."
"Jenna, Jenna..no, mi dispiace. Ma non l'ho vista. Prova a chiedere a Jerome, lui ha ripulito l'intera casa, forse lui l'ha vista." Mi sorride.
"Si grazie, chiederò a lui."
"Ehm, Kassandra?"
"Si?" Mi giro aspettando che continui.
"Forse è meglio se prima ti vesti. E' da tanto che Jerome non ha una donna e..non pensare male..ma ecco.."
Cerco di levarlo dall'imbarazzo. "Si, non si preoccupi, ho capito. A dopo." Lo saluto con un gesto della mano, che ricambia subito.
Corro in camera per vestirmi, infilo velocemente una felpa, dei leggins neri e gli anfibi neri. Passo l'asciugamano tra i capelli e poi la spazzola per togliere eventuali nodi. Li lego in una coda di cavallo e vado alla ricerca di Jerome.
Un ciuffo disordinato di capelli rossi mi distrae dal mio obbiettivo. Xander.
"Xander." Sono così felice di vederlo e gli salto addosso subito.
"Ehi , piccola soldatessa." Ricambia l'abbraccio e mi fa ricordare di quando da piccola mi chiamava così, perchè non volevo mai arrendermi. E bisognava cercare Jenna. Sciolgo l'abbraccio.
"Xander, ho bisogno che mi aiuti a cercare Jenna. E' dalla festa di ieri sera che non la trovo."
"Hai provato a chiedere a John?"
"Si, certo. Ma lui non sa dove potrebbe essere. Mi ha detto di chiedere a Jerome, ma poi sei arrivato tu e mi sono fermata."
"Beh." Sorride. "Possiamo andare a cercarlo adesso insieme, se ti va."
"Certo."
Cominciamo a chimare Jerome e a cercarlo per tutta la casa. Durante il tragitto Xander comincia a farmi il solletico e io non riesco a fermare i piccoli urletti che escono dalla mia bocca. Finalmente troviamo Jerome e capiamo il perchè non ci sentiva.
STAI LEGGENDO
Kassandra - La figlia del diavolo
FantasyKassandra Butler, questo è il suo nome. Occhi azzurri come il ghiaccio, capelli neri come la pece. Ha una volpe, Jenna. Un padre, Joseph, che fa parte di una setta, ma non solo. Emily, madre creduta morta, ma che ricompare nel momento del bisogno, m...