Le mie giornate erano monotone da secoli, la vita mortale non mi affascinava più di tanto, così come la vita dei mostri o delle creature magiche. Stavo sempre comodamente sdraiato su una morbida poltrona di velluto rosso, davanti ad un caldo camino acceso, sorseggiando una tazzina di pregiato thè. Ero talmente annoiato che provai persino a non mangiare per più di una settimana, solamente per il gusto di provare qualcosa di diverso dal solito. Sbuffando alla fine sconsolato, sarei potuto rimanere a digiuno per più di mille anni, ma ciò non avrebbe cambiato la mia vita.
Decisi di alzarmi dalla mia comoda, bellissima e calda poltrona per andare a passeggiare nel bosco vicino alla mia tenuta. Il sole batteva su tutta Mellow Hamlet e gli abitanti mi salutavano allegramente "Salve" di qui, "Salve!"di la... bleah, tutte parole attira clienti. Vedono il primo riccone di turno e si mettono in fila come cani che aspettano il pasto.
Non ebbi il tempo di annusare il dolce aroma del pane che le mie narici furono inondate di un odore quasi metallico e inconfondibile: sangue.
Già con qualche ipotesi in testa seguii l'odore e non mi ci volle molto ad delle avere conferme. Mi abbassai a controllare le impronte riconoscendo subito i soggetti《Cacciatori di mostri》 bisbigliai tra me e me. Seguii le impronte di stivali da trekking fino alla tana di una coppia di licantropi: due uomini armati fino al collo e vestiti in pelle si stavano tranquillamente scattando foto insieme ad un cucciolo spaventato stretto tra le mani e i suoi genitori morti sotto di lui. Non potevo tollerare che facessero del male ad un essere incapace di difendersi!
Mi schiarii la voce tossicchiando, facendomi avanti tra i cespugli 《Ehm, scusatemi egregi signori, ma non è illegale cacciare in queste zone? Questo bosco dovrebbe essere una riserva protetta...》 Non mi diedero affatto conto, probabilmente il cardigan begie a gilet abbinato alla camicia bianca non mi rendeva una persona da prendere sul serio. Salirono sul loro furgoncino noncuranti della mia presenza, lanciando il cucciolo dentro la prima gabbia, mettendo poi in moto. Schiacciarono l'acceleratore con tutta la loro forza ma il furgoncino non accennava a partire. Così, uno dei due scese per vedere quale fosse il problema e ciò che riuscì a dire al collega furono solo una serie di versi e balbettii 《V-V-Va...VAMPIRO!》 lasciai andare subito il furgoncino, che stavo tenendo fermo con due dita dal paraurti, e si schiantò contro un albero andando in panne 《Tranquilli, tranquilli! Non voglio farvi del male!》 Non ebbi il tempo di muovere un muscolo che i due si inginocchiarono ai miei piedi, offrendomi in sacrificio il lupetto svenuto《Oh potente essere della notte, noi ci sottomettiamo a te. Vi chiediamo umilmente di risparmiare la vita a due poveri esseri mortali come noi! Non siamo altro che vermi, paragonati ad un essere perfetto come voi》 Mi portai una mano a coprirmi gli occhi, non potevano essere stati due pappamolle del genere ad aver compiuto un simile scempio. Afferrai il licantropo, girandomi di spalle e provando a stare al gioco, accarezzandolo come un supercattivo con il proprio gatto 《Andate via e non fatevi più vedere a Mellow Halmet. Altrimenti vi ucciderò》 quando mi voltai nuovamente uno di loro mi lanciò una collana di aglio al collo, facendomi inginocchiare e urlare al suolo 《No! L'aglio! Il mio punto debole! Il mio cruccio! Il mio tallone di Achille! Come è possibile che due rozze forme di vita come voi siano riusciti a piegare un essere onnipotente e immortale come me!?》 i due risero soddisfatti fino al momento in cui mi unii a loro, rialzandomi lentamente in piedi 《Spiritosi, spiritosi. "Aiuto un vampiro! Prendete l'aglio e l'acqua santa!"》 Mi tolsi la collana puzzolente, i miei occhi divennero rossi e i miei canini si allungarono, mentre un'aura spettrale scendeva su di noi 《Beh, siete morti》 il mio sorriso sadico fu l'ultima cosa che i due videro. "Il misterioso omicidio di Mellow Halmet", "Il vampiro ammazza cacciatori", "Due contro uno... e perdono!?" I giornali parlarono così di quell'accaduto. Diedero persino a me la colpa di aver ucciso i due licantropi e, da allora per molti anni, dozzine di cacciatori provarono ad uccidermi, senza successo. Ma non scambiatemi per un assassino, mi limitavo a cancellare loro la memoria rispedendoli a casa. Tornando a noi, decisi di portare il piccolo con me, quantomeno avrei avuto qualcuno con cui parlare, ma il licantropo si mostrò meno cooperativo del previsto: non appena risprese conoscienza si dimenò finchè non lo lasciai andare e non perse un attimo a mordermi la mano quando lo poggiai a terra. Riuscii ad avvicinarlo solamente con del cibo. Mi presi cura di lui per ben 6 anni e raggiunto l'aspetto di un diciottenne umano gli feci bere il mio sangue, rendendolo immortale. Non era solo un animale/mostro da compagnia, era il mio migliore amico e non volevo perderlo per colpa dello scorrere del tempo.
Lo chiamai Chili, per via del suo atteggiamento peperino. E così, le giornate si movimentarono sempre più ed io riacquistai il buon umore. Insomma, il sole ricominciò a splendere in quel piccolo paese con un grande castello.
Nel nostro mondo, creature magiche come fate, unicorni e spiritelli hanno smesso di nascondersi agli occhi degli umani decidendo di vivere insieme a loro. Vedendo gli ottimi risultati ottenuti, dalle ombre più oscure emersero i mostri, che da sempre hanno rappresentato le paure più profonde di bambini e adulti. Mutanti, Lupi Mannari, Zombie e Fantasmi. Tutto vero, tutto a dir poco incredibile. Alcuni umani con il tempo riuscirono a manipolare la magia e naquero svariate scuole apposite. L'avvento dei mostri però, non aveva fatto altro che far cominciare una nuova caccia alle streghe, anzi, ai vampiri. Furono loro che vennero presi di mira per via delle molte leggende in circolazione. Gli umani li portarono sull'orlo dell'estinzione e ancora oggi, i sopravvissuti si nascondono in mezzo alle folle, nei mercati, nella vita quotidiana di ogni essere umano.
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Il Vampiro di Mellow Hamlet
VampireIn un mondo dove creature fantastiche, mostri e umani "convivono", Peter Bloodhound trascorre le sue giornate a contare il lento scorrere del tempo, fino a quando...