-Questo vestito ti sta da Dio-
-Devi assolutamente provarti questo-
-Maddie questo ti fa un sedere da Dio!-
Io e Sasha siamo al centro commerciale da 20 minuti e la cosa si è fatta molto pesante.Non avevo molta voglia di fare "shopping risollevante" o come lo chiama Sasha.
Però ho accettato lo stesso era da troppo tempo che io e la mia Pazza amica non stiamo insieme.-Sasha è tutto bellissimo ma è solo una stupidissima cena.-
-Con il tuo ragazzo e tu non andrai con un vestito a cavolo- sollevó le spalle e sbuffò -Neanche con questa faccia da "mondo sto andando al patibolo" se è per questo-
Infondo aveva ragione e lo sapevo benissimo.
Matt mi aveva chiesto di uscire per un vero appuntamento e quel groppo in gola si era fatto sempre più amaro.Non avevo voglia di provare vestiti o pantaloni, in quel momento mi ci sarebbe voluto un bel caffè macchiato e ovviamente Sasha, come se mi avesse letto nel pensiero, mi precede.
-Ok andiamo a prendere il tuo caffè, spero almeno che ti ritorni il buon umore.-Mentre sorseggiavo il mio amato caffè Sasha stava sgranocchiando una gustosa ciambella, ma gustosa in quel momento non lo sembrava affatto.
Mi faceva talmente vomitare vedere qualsiasi tipo di cibo che avrei potuto rimettere la cena di ieri sera da un momento all'altro.-Maddie devo dirti una cosa-
-Dimmi...- stavo per prepararmi ad un'altra delle sue ramanzine sul fatto di quanto io sia sciocca e...
-Ho lasciato Luke-
In quel momento stavo per sputare il caffè sul tavolo e lo avevo bevuto così velocemente che la mia lingua si era scottata.
-Come?!... Cosa? Perché?! Quando?-
-In tanto ti prendi un bicchiere d'acqua. La tua lingua ha il colore di un'aragosta ben cotta-
Poco mi importava in quel momento.
Volevo solo sapere cosa fosse successo tra i miei due migliori amici.-C'entra quel George vero?-
Avevo già indovinato.
Sasha arrossì in viso senza parlare.
-Chi tace acconsente- dico scolandomi tutta la bottiglia d'acqua.-Dai Maddie...- dice lei imbarazzata diventando ancora più rossa.
-Ora l'aragosta sei tu cara.-In risposta Sasha mi fece la linguaccia ed io alzai un sopracciglio.
-Ma... Luke come l'ha presa?-
-Luke ha detto che se io sono felice lo è anche lui e che questa relazione forse non avrebbe avuto futuro...-
-Sembra quasi che ti dispiaccia per la sua reazione.
Se volevi lasciarlo non dovresti essere contenta?- le chiedo perplessa-Non mi pento di aver chiuso questa relazione, ma Luke non mi parla da più di una settimana. Quando ci incontriamo neanche mi saluta...-
-Sasha ma come vuoi che reagisca. Come il ragazzo più contento del mondo? "Ei gente la mia ragazza mi ha appena lasciato sono veramente felice"-
-Sei davvero molto simpatica oggi Madison- lei sa quanto io odi quel nome.-Come mi hai chiamata?- le dico avvicinandomi.
-O non hai sentito. Madison Josephine...-
-Zitta stupida!- le tappai la bocca ridendo.
Stava per elencare tutti i miei nomi ma l'ho fermata appena in tempo.Io e Sasha siamo tornate a casa ed ho finalmente trovato il mio vestito, non è stato alquanto facile.
Dato che Sasha mi ha fatto provare ogni capo di ogni negozio in cui siamo entrate.
Alla fine ho optato per un vestito azzurro pastello senza spalle, stretto in vita e con una gonna lunga fin sopra al ginocchia che mi accarezza i fianchi.Sasha avrebbe optato per un tubino stretto che mi arrivava a malapena sotto il fondoschiena, ma dopo dettagliati ragionamenti siamo giunti alla conclusione che per un pic nic non fosse proprio il vestito più adeguato.
Mi butto sotto la doccia.
Oramai sono le 5 di pomeriggio inoltrate ed ho solo voglia di leggermi un bel libro.
Avvento il quarto libro di After, crollato sul comodino la notte scorsa e lo apro dove avevo lasciato il mio segnalibro.Non era un segnalibro in realtà, ma una mimosa appassita che avevo usato come segnalibro.
Me l'aveva regalata Alex e per me aveva un valore importante.
Lo ha ancora adesso.Scambio quel fiore appassito, come il mio cuore, con un segnalibro normale.
Non butto il docile fiorellino, ma lo ripongo nella scatola dei ricordi.Dove si trova anche il mio diario.
Lo prendo e lo appoggio sulle mie mani.
Da quanto non lo riprendevo.
Lo apro e leggo le ultime pagine che ovviamente chissà di chi parleranno mai...
E riecco il karma.Rileggo qualche riga poi prendo una penna ed inizio a scrivere su quelle pagine bianche, prive di senso.
Sai cara me ci sono dei momenti in cui mi chiedo perché queste cose capitino solo a noi. Infondo noi cerchiamo sempre di essere d'aiuto con tutti, di far del bene e poi riceviamo solo pedate.
Io non vorrei sempre sentirmi così a pezzi.
Certe cose non le capisco sempre.
Sai cara me a volte mi chiedo proprio come tu faccia ad essere dentro me.
Sono talmente pesante e ansiosa che mi verrebbe da prendermi a schiaffi da sola.
A volte sono troppo impulsiva e a volte,invece, rifletto troppo.
Mi guardo e molte volte mi chiedo " ma perché non riesco ad accettarmi, perché mi è tanto difficile essere me stessa con tutti"
Forse tu che vivi da tanto dentro di me, mi sapresti rispondere.
Ma è difficile dare fiducia sai, perché le persone ci camminano sopra in un niente.
Decidono di voltarti le spalle perché sono stanchi di te o ,semplicemente, non vogliono più averti tra i piedi.
Ed io vorrei solo sentirmi amata .
Vorrei solo essere apprezzata per quello che sono.
Io non voglio sempre dover preoccuparmi di quello che pensano gli altri di me.
Dio mio perché devo sempre soccombere a qualcosa più grande di me.
Ma la vita forse è questa: non importa quante volte tu cadrai o quante porte in faccia ti sbatteranno perché alla vita non frega un cazzo. Importeranno soltanto le volte in cui sarai stato in grado di rialzarti e di far meglio di prima.
Le volte in cui ti dirai "io sono in grado e posso farcela".
Come durante una gara, quando tutte le tue forze stanno cedendo un vero guerriero cerca il modo di andare avanti sempre, anche quando la caduta è stata troppo dolorosa.
Chissà se nella vita cara me, riusciremo sempre a rialzarci.
Ho paura che un giorno io possa cadere e non rialzarmi mai più e che tutti i miei dolori mi facciano sentire così piccola e calpestata.
Adesso mi vien da piangere sai, ma è sempre così non c'è un motivo.La luce dei lampioni si riversa nella mia stanza.
È arrivata la sera.La mia testa e il mio cuore sono in preda ad un vortice di emozioni ed io mi perdo nell'immensità di esse.
Porto le ginocchia al petto ed osservo.
E ripenso.
E ricordo
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tienimi stretta a te
Storie d'amoreMaddie è una ragazza semplice occhi castano scuro, capelli color cioccolato, carnagione chiara. una ragazza che ha paura di aprirsi al mondo, paura di cosa la gente possa pensare di lei e, per questo non si accetta. È quella ragazza che si strugge d...