"ecco questa e la mia casa. Non e un castello ma... e carina"
Annui. "si, e molto bella"
Ed era vero. Anche se viveva da solo manteneva molto bene la casa. Tutto era in ordine ed i mobili erano semplici, ma con stile.
"ehm... non ho altri letti, quindi se vuoi posso dormire io sul divano e tu nel mio letto" disse
Scossi la testa. "no, dormo io sul divano"
"sicura??"
Annui sorridendo.
Mi portò delle coperte ed un cuscino. Mi auguro' la buonanotte ed andò a dormire.
Il giorno dopo mi svegliai con un forte mal di testa ed avevo la nausea. Mi alzai dal divano ed andai in cucina.
"buongiorno!" disse mentre spalmava un po di marmellata su un toast
Sorrisi. Non avevo voglia di parlare.
"ne vuoi un po?" chiese indicandomi i toast
Scossi la testa.
"io vado al lavoro, tu fai come se fossi a casa tua!"
"grazie, sei molto gentile!!"
Uscii verso le otto e rimasi da sola. Non sapevo cosa fare ed il mio sguardo cadde sul telefono. Andrea mi mancava e avrei tanto voluto sentire la sua voce. Presi il telefono in mano e composi il numero. Esitai prima di premere il tasto di chiamata. Poi entrò Giovanni e posai il telefono sul mobile.
"stavi per chiamare qualcuno?? fai pure!!"
"no... non e importante"
Dopo un oretta mangiammo e parlammo di tutto. Lavorava come infermiere da tredici anni, ma non mi raccontò se aveva figli o se era stato sposato. Oggi aveva finito di lavorare prima perché non c'erano molti pazienti, ma se accadeva qualcosa doveva subito andare al lavoro. Infatti il pomeriggio lo chiamarono per un urgenza e io rimasi di nuovo sola. Fissavo il telefono. Lo chiamò o no?? era giusto farlo? o dovevo dimenticarlo... Presi il telefono in mano. Questa volta ero decisa. Premetti il tasto di chiamata ed aspettai...
"pronto??" mi rispose una voce dolce
Non riuscivo a dire niente.
"chi e??" chiese impaziente
"Andrea... sono io"
Ci fu un attimo di silenzio, poi parlò. "sei proprio tu?? dove sei? torna da me ti prego!!"
Sospirai. "non posso..."
"perché?? io ti proteggero, mia madre non ti farà niente..."
"non e per questo!! non voglio rovinarti la vita, tua madre te la renderebbe impossibile"
"non m importa!! l'importante e averti con me!!"
Sospirai. "senti... ora devo andare! io sto bene, non preoccuparti"
"sicura??"
"si..."
"ci rivedremo un giorno?"
"non lo so"
La sua voce sembrò delusa. "ok"
"allora... ciao"
"ciao..."
Mi asciugai le lacrime che mi erano scese mentre parlavo con lui. Era difficile, ma dovevo allontanarlo. Eravamo troppo diversi e gli avrei rovinato la vita.
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MI HAI CAMBIATO LA VITA <3
RomanceAngelica è una ragazza di diciotto anni, orfana, che vive per strada. Un giorno incontrerà Andrea, un ragazzo ricco, che la nasconde in casa sua... #653 in storie d'amore il 27/05/17 #681 in storie d'amore il 28/05/17