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Dopo il pianto disperato di Taehyung nel parcheggio della caserma, neanche più una lacrima aveva solcato le sue guance, perché si era detto che rimuginare a quel modo non sarebbe servito a un bel nulla.
Jungkook lo aveva abbracciato, accarezzato fino a farlo calmare, poi lo aveva riaccompagnato su fino al suo appartamento, lasciandolo con un tenero bacio sulla fronte e un "Buonanotte" appena sussurrato.

Jungkook aveva ben capito che Taehyung era il suo mate, già dal loro primo incontro e negarlo sarebbe stato da stupidi. Percepiva una connessione strana con lui, e questo non faceva che attrarlo al generale sempre di più, come un magnete. Al primo rifiuto, il corvino si sentí morire: non era tuttavia arrabbiato, per nulla, anzi provava un forte sentimento di ineguatezza nei confronti della sua persona, e più volte si ritrovò a domandarsi se avesse sbagliato qualcosa, se fosse lui il problema.

Ma aveva deciso di lasciare il suo tempo a Taehyung, in modo che riflettesse a dovere e scavasse nel suo cuore, perché i legami non mentono mai. Eppure quando lo aveva visto in quel modo con Jimin, le sue interiora avevano cominciato a torcersi fra loro, i denti a stridare in modo irrimediabile e le mani strette in due pugni, desiderosi di essere sferrati.
Aveva cercato di riallacciare i suoi rapporti con Taehyung e sperava di poterlo fare una volta che l'ecografia avesse mostrato la loro creatura, suscitando nel freddo generale almeno un briciolo di compassione o amore.

In qualche modo, tuttavia, quella creatura inesistente, quel qualcosa che non era mai esistito, aveva contribuito a rendere solido il loro legame flebile e fatto di frecciatine d'odio. E Jungkook ne era grato.

Eppure a Jimin quello non interessava. Lui voleva Taehyung tutto per sé, qualsiasi fosse il costo da pagare.

In quegli anni dopo l'accademia, dove i due si erano toccati, soddisfatti nascondendosi da tutti, sfuggendo ad occhi indiscreti, e ritrovandosi nei posti più improbabili, Jimin aveva cominciato ad amare Taehyung. Non erano destinati, ma che gli importava? Lui credeva che quello dei mate fosse solo una favoletta per bambini, totalmente non vera; gli alpha e gli omega continuavano ad amarsi e riprodursi anche non essendo destinati, quindi perché lui non poteva farlo?

«Mi dispiace così tanto Tae... Ma vedila così, forse non era destino.» lo abbracciò da dietro il biondo, stringendo le spalle di Taehyung con le sue mani. «Forse tu e Jeon non potrete mai avere figli, quindi perché stare così male?» sorrise malizioso, sicuro che il moro non potesse vederlo, poiché era seduto fra le sue gambe, intento a guardare la televisione.
«Questa cosa del destino mi fa impazzire. Io sento che siamo mate, lo sento nelle vene. Eppure non...non sono rimasto gravido. Mi chiedo come sia possibile.» rispose Tae, sospirando.
«Non siete fatti l'uno per l'altro, semplice Tae Tae.» cercò di sviare il discorso ancora Jimin, roteando appena gli occhi vista la testardaggine del suo amico.

«Quando lo abbiamo fatto è stato così bello, però... Se forse mi avesse morso io-»
«Perché non archiviamo l'argomento ora, mh?» lo interruppe bruscamente il biondo, visivamente infastidito dalle parole dell'amico, afferrando il calice di vino poggiato sul tavolino basso accanto a loro, portandoselo poi alle labbra. «Siamo giovani, dobbiamo divertirci, okay? Non pensiamo a queste cose tristi.» concluse prendendo poi un sorso del liquido vermiglio.
«Chimmie, siamo sulla soglia dei trent'anni, dio, siamo vecchi. » rise Taehyung scuotendo la testa.

«Hey, solo perché abbiamo ordinato con JustEat non significa che siamo vecchi! Siamo solo pigri.» sollevò le sopracciglia il biondo, ridendo appena. «O meglio, credo che potremmo sfruttare questa serata in modo diverso, che dici?» si allungò poi verso il moro Jimin, socchiudendo gli occhi e baciando furtivamente le labbra del suo amico.
«Jimin no, dai, ti ho chiamato per farmi un po' compagnia e tirarmi su di morale...» sorrise piano Taehyung, scuotendo la testa in segno di dissenso.
«Che antipatico, dai Taehyungie! Tra l'altro adesso non aspetti nessun pargoletto qui» disse indicando la sua pancia, mentre il generale guardò verso il ragazzo più grande che continuò con «Quindi posso sfondarti il culo come voglio, mh?» prese il mento del moro con una mano e lo avvicinò a sé, catturando di nuovo le sue labbra e premendole a sé.

Taehyung si ritrovò costretto a ricambiare il bacio, intrecciando la lingua a quella del suo miglior amico, facendole danzare assieme per un lungo periodo, fino a trovarsi quasi senza fiato. Jimin affondò con una mano nei pantaloni della tuta del minore, andando a stuzzicare la punta del suo membro, che subito venne scosso da una scarica elettrica. Il generale mugolò in approvazione, sentendosi tremendamente bene ad essere toccato dopo quasi un mese di astinenza.
Jimin, più esperto, lo fece stendere sotto di sé, continuando a masturbarlo, strusciandosi contro la sua gamba, lasciando che Taehyung si rilassasse completamente sotto il suo tocco.

La calma e la tensione sessuale di quel momento venne interrotta da un bussare scandito alla sua porta. I due si staccarono, con le labbra gonfie e rosse e due erezioni fra le gambe e sbuffarono all'unisono.
«È la pizza, vado io Chim.» lo spostò gentilmente da sopra di lui, dirigendosi verso la porta, non prima di aver afferrato il suo portafoglio per pagare la consegna.
Aprí la porta, facendo scattare via la serratura, e anche i suoi occhi si spalancarono.

«E tu cosa ci fai qua?»

Helloooo 3: sono super contenta di starmi regolarizzando con gli aggiornamenti piango!

ALSO volevo dire che ho pubblicato una storia su Jungkook e su Taehyung (per ora) sul mio profilo che si chiama acne!! Quindi ecco andate a leggerla, ci tengo davvero tanto!!

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora