Cap 3. Jealousy part 2

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Peter era seduto sul letto dove poco fa Wade lo aveva "aggredito". Essendo ancora scombussolato doveva ricapitolare tutto.
1 Wade lo aveva aggredito.
2 Tony lo aveva fermato.
Ecco. Perfetto. Adesso Peter aveva fatto la figura del perfetto idiota, come se non potesse proteggersi da solo. Come se non fosse in grado di sollevare un peso 10 volte se stesso, o anche di più.
Aveva la testa che stava scoppiando, così decise di alzarsi ed andare in bagno.
Si sciacquó la faccia, pallida. Aveva proprio una brutta cera. Era la prima volta che beveva, e in più aveva anche esagerato.
Si tolse i vestiti, per poi entrare in doccia. Chiuse gli occhi, e aprí l'acqua calda. Il fruscio continuo lo rilassava. Non gli faceva pensare a niente. Niente baci, niente ferite, niente.
Niente incubi, niente sogni, niente amici, niente zia May, niente.

Niente tranne....Tony.

Cazzo. Non andava bene. Non andava bene per niente. Lui lo voleva, lí con se. Era felice che lo avesse salvato, ma era arrabbiato. Arrabbiato con se stesso. Perché era consapevole che Tony Stark non si sarebbe mai voltato verso di lui. Lui era troppo impegnato a essere...se stesso.
Peter era geloso degli amici di Tony. Voleva potergli stare accanto come facevano loro. Ma sapeva che una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere...non a lui.

Tirò un pugno al muro, creando una crepa su di esso. Era frustrato. Frustrato di non poter stare con la persona che più ammirava al mondo.
Le goccioline d'acqua segnavano un perscorso sul viso lieve di Peter, per poi scendere nei suoi luoghi più audaci.
Uscí dalla doccia, mettendosi un asciugamano sui capelli e un'altro legato alla vita.
Si guardava allo specchio, e vedeva solo uno sfigato.

Ormai si era arreso all'idea anche solo di cercare di ricordare ciò che era successo la notte prima. Avrebbe chiesto agli amici.
Si mise una tuta grigia, ed una maglietta nera con una felpa blu, per poi uscire e recarsi verso le lezioni.
Era in ritardo, ma a lui non interessava.
Camminava per il corridorio, con la solita sensazione di avere tutti gli occhi addosso.
Una cosa che, onestamente, Peter odiava.
Sapeva che gli sguardi che gli regalavano non erano gli stessi sguardi che rivolgevano a gente come Tony Stark.
Entró nell'aula. Tutti gli occhi puntati addosso, di nuovo. In particolare quelli degli amici. MJ e Ned.
<<scusi per il ritardo,Professore.>> disse Peter, guardando il prof come per chiedere permesso per sedersi.
<<Non importa Parker, per ora chiuderò un occhio. Ma solo perché é pallido come la neve sia chiaro. Non vuole andare in infermeria? Il signorino Stark potreb->> rispose il professore con un tono alquanto preoccupato, ma venendo interrotto subito dopo.
<<non c'è né bisogno!>> urlò Peter. Sudava, era nervoso. Non voleva dare fastidio a Tony.
Abbassò lo sguardo, per poi camminare e sedersi accanto a Mj e Ned.
<<hey ragazzi>> disse Perer agli amici, forzando un sorriso.
<<"hey ragazzi" un cazzo.>> rispose Mj con tono serio. Ned invece stava in silenzio.
<<perché non ce lo hai detto??>> continuó la ragazza, confondendo il ragazzo dai capelli castani.
<<perché non vi ho detto cosa esattamente...?>> disse Peter guardando i due amici. Cosa intendevano?
<<non fare il finto tonto Pete..>> disse finalmente Ned.
<<ah ti sei deciso a parlare..>> rispose secco Peter. Non capiva l'ambiguo comportamento degli amici.
<<non cambiare discorso! Sai di cosa stiamo parlando no?>> ricominciò Mj.
<<no...in realtà no.>> rispose di nuovo, confuso.
<<ieri sera non ti ricorda niente>> chiesero gli amici con uno sguardo scettico.
<<no...a proposito. Non mi ricondo niente di ieri sera. Sapete dirmi cosa è successo?>> chiese Spiderman agli amici. Era curioso. Voleva sapere cosa stava succedendo.
Gli amici lo guardavano a bocca aperta, come se non ci potessero credere. Poi cominciarono a parlare..
<<Beh Pete...devi sapere che....
GLI AMICI DI PETER GLI RACCONTANO TUTTO.
<<come hai DeTtO?!>> urlò Peter alzandosi dalla sedia di scatto.
<<shhh!!! Siediti Pete! O capirà!>>
<<ah si si ok!>>
Si sedette. Ancora incredulo alle sue orecchie. Bacio? Armadio?! Ma cosa significava...con Tony poi. Gli sembrava un sogno..o più che un sogno una menzogna.
Alzò lo sguardo, guardando gli amici leggermente imbarazzato.
<<ragazzi...per caso voi sapete cosa è successo nell'armadio?>> chiese finalmente Peter.
<<beh ti possiamo solo dire che si sentivano rumori strani, e quando Thor ha aperto la porta, tu eri senza maglietta e Tony inginocchiato con la mano sulla cerniera dei tuoi pantaloni. Penso tu possa dedurre. Poi ti ha lasciato la sua felpa e se n'è andato.>> disse inerme Mj, Guardando il suo amico con occhi sottili.
Peter era rosso. Non poteva credere ai suoi amici. Era felice.
Ma quella felicità durò pochi secondi. Fu subito investita da un senso di colpa.
E se in magnifico Tony Stark, si fosse rovinato la sua reputazione a causa sua? Inaccettabile.
Doveva stargli alla larga se voleva continuare ad ammirarlo. Doveva solo guardarlo da lontano, come ha sempre fatto.
Tony Stark, il ragazzo più bello e popolare della scuola...gay? Pazzia.
<<Pete..tutto ok? Ti vedo...spento>> chiese preoccupato l'amico Ned, mettendogli una mano sulla spalla. Peter si girò, mostrandogli un sorriso tirato, per non farlo preoccupare.
<<si..sto bene Ned, grazie. Comunque mi dispiace non avermi detto niente riguardo la mia...beh sessualità. Pensavo fosse irrilevante>>
<<si tranquillo. Non crea nessun problema>> disseró gli amici, sorridendogli a sua volta.
Ora che avevano chiarito Peter poteva finalmente seguire la lezione senza problemi. E vivere la sua ordinaria vita da studiante.
O almeno così pensava, finché non gli arrivò un bigliettino sul banco.


Hey Parker. Come va?




                                                            -Tony~.


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