Nella mia famiglia, ormai, è tradizione andare in un collegio dai quattordici anni. Sono sempre stata una persona molto educata che cerca sempre di fare di tutto per soddisfare i miei genitori. Domani comincerò il mio primo anno scolastico in un collegio.
Preparo la valigia con pochi pantaloni e magliette, perchè lì ci sono le divise che dovremmo mettere ogni giorno.
Io vivo in Irlanda, devo prendere l'aereo per andare al collegio perchè è a Londra.
I miei genitori mi salutano con un leggero saluto ed entro in aereo, mia sorella non si è nemmeno degnata di venire, non si è mai importata di me, almeno i miei genitori sono venuti.
Mentre sto in aereo metto delle cuffie ed ascolto della musica decente, cosa che non ci sarà lì, credo che la musica sia una delle cose che mi mancheranno di più.
Scendo dall'aereo e cerco un taxi.
Scendo dall'auto e la prima cosa che noto è che c'è un'altra scuola, quasi attaccata alla nostra, di cui i miei genitori non me ne hanno mai parlato.
Fuori la scuola non c'è nessuno e cerco di capire quale sia la mia, sono praticamente identiche. Entro nella scuola alla mia destra e nei corridoi non c'è nessuno ma sento voci femminili e quindi,per chiedere aiuto per sapere se trovo una ragazza che mi può portare all'ufficio della preside, busso ad una stanza e sento dire:
<< Avanti!>> la voce è molto bassa. Entro e vedo una ragazza distesa su un letto avvolta tra le coperte. Sento che si apre una porta e vedo un ragazzo che esce, credo dal bagno, con i capelli bagnati e solo un asciugamano intorno alla vita.
<< Ciao. Tu chi saresti? Una nuova compagna di stanza di Jessi? >>
<< No tu chi sei?! Che ci fai qui?! È una scuola per sole ragazze!>> dico e lui si avvicina a me ridacchiando dicendo:
<< La scuola affianco è maschile! E poi tutte le studentesse di questa scuola sanno che vengo qua il lunedì mattina, da Jessi...>>
<< Aiuto, allora... sapresti dirmi in quale stanza potrei trovare delle ragazze, beh, senza ragazzi?>>
<< Si certo! Infondo a destra! >>
<< Ah, molti ragazzi qui il lunedì mattina.>>
<< Si, in questi due collegi è come se fosse domenica, è l'unico giorno libero della settimana!>>
<< Ah okay.>>
<< Si certo, quella è la porta.>>
<< Si lo so.>>
<< Comunque io sono Jackson>> ci stiamo zitti e poi dico:
<< Ah tu adesso ti aspetti che dica il mio nome ad un ragazzo che viene in questa stanza ogni lunedì solo per... si quello... Allora io sono Non ti dirò mai il mio nome credo che si sia capito.>>
<< Okay, vuoi giocare a questo gioco!? Giochiamo!>> dice frustato. Esco dalla porta molto orgogliosa di come io l'abbia messo al tappeto. Vado verso la camera infondo a destra e busso, risponde la voce di una ragazza quindi una cosa positiva c'è.
Entro e vedo una ragazza che sta pettinando i suoi capelli rossi ed è in pigiama, molto probabilmente. Si gira e dice:
<< Ciao, hai bisogno d'aiuto?>>
<< Beh si, sono nuova e vorrei sapere dove posso trovare l'ufficio della preside.>>
<< Si, lasciami un'attimo mettere la divisa, comunque sono Eva.>>
<< Sophie>> lei entra in bagno per vestirsi e mi chiede:
<< Perchè non hai chiesto aiuto verso le prime stanze? Ah giusto, capisco. >> esce dal bagno vestita con una gonna blu, una maglietta bianca e una giacchetta sempre blu con uno stemma, credo che sia la divisa.
Mentre stiamo in corridoio per andare dalla preside chiedo:
<< Cosa ci fanno tutti questi ragazzi qui il lunedì se è una scuola per sole ragazze? E che cos'è quella scuola difronte la nostra?>>
<< Adesso ti spiego la situazione: due anni fa hanno aperto un nuovo collegio, maschile, esattamente uguale al nostro qua vicino, è indovina un po' chi è il preside!? L'ex marito della nostra preside! Si dice che abbia aperto quella scuola solo per vendicarsi di lei. Comunque si, i ragazzi vengono ogni lunedì mattina qui perchè è l'unico giorno libero della settimana e noi ci possiamo incontrare con loro solo, appunto, il lunedì, quando siamo in cortile, oppure quando ci danno il consenso di uscire. >>
<< Tutto questo è stranissimo!>>
<< Si lo so, comunque io non ho mai avuto relazioni con loro.>>
<< Cosa?!? Perchè?!? Sei perfetta! Io vorrei essere come te!>>
<< Grazie ma qui nessuno lo pensa. Anche se in realtà una volta un ragazzo ci ha provato con me ma a me non piaceva...>>
<< Davvero?!? E come si chiama?>>
<<Beh in realtà non lo so il suo nome...>>
<< Ah.>> stiamo zitte per qualche secondo.
<< Allora, si chiama Charlie ed è super carino...! >> ridacchio.
Continua a parlare di lui fin quando non arriviamo alla porta dell'ufficio, mi aspetta qui fuori.
Entro e noto subito la libreria piena di libri che c'è.
<< Salve ha bisogno di qualcosa signorina?>> la preside ha i capelli biondi, legati, è alta e porta un vestito attillato nero.
<< Si, sono Sophie Johnson, una nuova studentessa.>>
<< Ah si, adesso Jacqueline ti porterà alla tua camera.>>
Credo che Jacqueline sia l'inserviente, una specie di segretaria, credo.
Lei mi porta alla mia camera che praticamente è isolata da tutti, di solito ogni ragazza ha delle compagne di stanza beh io non ce l'ho e poi sono in un corridoio praticamente isolato.
Entro nella mia stanza, sembra una camera d'albergo a tre stelle, solo che c'è molta ma molta più polvere, credo che mi toccherà pulire ah no aspetta...
<< Signora Jacqueline, pulisce lei le camere delle studentesse?>>
<< No.>> dice dandomi una scopa che si è portata per tutto il tragitto.
ah.
E adesso è l'ora di cominciare a pulire!
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Sei la mia gioia
RomanceUna ragazza molto seria ma allo stesso tempo divertente. Una ragazza che cerca sempre di soddisfare i suoi genitori. Una ragazza che vuole essere avere un'amicizia vera, e un amore vero. Lei è Sophie.