Era stato l'inverno più lungo e gelido degli ultimi anni... Il suo freddo aveva pervaso ogni parete dell'anima, il suo vento aveva lasciato parole nuove alle porte della mente, che avrebbero atteso come grumi di gemme un'alba in grado di accoglierle e farle entrare.
Teanna osservava silenziosa gli ultimi cristalli di neve sciogliersi fuori dalla finestra, mentre l'orso dormiva in disparte, rannicchiato accanto al fuoco che si accartocciava e sembrava sussurrare sillabe sconosciute, custodite nel segreto della fiamma.
L'orso ronfava e sbuffava, e il calore di tutta la stanza sembrava provenire più dalla sua enorme bocca aperta che dal focolare.
Teanna gli aveva lisciato il pelo con la spazzola, e stava preparando una tazza di bollente tisana di mirtilli, la preferita dell'orso...
Lo accudiva fin da quando, ancora cucciolo, lo aveva trovato sotto a un enorme abete, con gli occhi sbarrati dal terrore, con accanto il corpo senza vita di un bellissimo uomo, forte e robusto, misteriosamente riverso sul terreno, senza alcuna ferita che potesse far pensare a un incidente o a un omicidio...
Sotto una zampa dell'orsetto, c'era soltanto un foglio ripiegato, tinto di un colore giallo sbiadito, che gli dava un'aria antica, come fosse piovuto da un cielo di mille anni prima.
Teanna, che allora era pure lei una cucciola, seppur d'uomo, aveva con le sue paffute manine raccolto il biglietto e, traendo il massimo rendimento dai suoi piccoli progressi in fatto di lettura, aveva tentato il possibile per decifrare i segni tracciati sulla carta con una calligrafia perfetta e degna di un miniaturista.''O - ra - so - no - un - or - so - co - me - in - vi - ta l' a - ni - ma - mi - a - So - lo a - mo - re - mi - in - se - gne - rà - ad - a - ma - re''.
« Ora sono un orso, come in vita l'anima mia. Solo amore mi insegnerà ad amare. »
Teanna aveva letto, senza capire.
Posando l'oscuro messaggio nella tasca, se l'era poi dimenticato lì, in un cappotto via via sempre più stretto, per 10 anni, mentre dell'orsetto, oramai diventato uno splendido esemplare adulto, non si sarebbe più scordata...
Lo chiamò Beat, come il battito ruggente del cuore quando lotta per qualcosa che desidera con tutta la forza che gli scorre in quello spazio così piccolo ma potente.
Non passò giorno in cui Teanna non gli elargisse tutte le cure possibili, e tenesse in disparte solo per lui le migliori provviste del bosco o comperate al mercato del villaggio, distante 10 chilometri dalla loro minuscola casa di legno.
Teanna, orfana già da quando aveva 2 anni, sentiva in quell'imponente animale la propria culla, l'angolo caldo che il mondo le aveva da sempre negato...
Neppure una particella d'affetto verso Beat era sprecata: in qualche modo, era sicura che quell'orso la stava proteggendo, pur senza parola, dalla profondità dei suoi occhi buoni, dalle carezze fermate in quelle zampe troppo goffe per disegnarne di nitide e precise.Con Teanna l'orso non aveva nulla di selvatico: pareva un mite gattino caduto per caso nel corpo poderoso che lo conteneva.
Spesso erano soliti camminarsi accanto sulla neve, e i cacciatori che giravano dalle loro parti alla ricerca di prede da riversare sulle proprie tavole, conoscevano la strana coppia e ne studiavano ridendo, e intimamente affascinati, le orme sul manto bianco: impronte d'un animale e d'una ragazza che parevano due calamite unite da un filo inestirpabile, due magneti che si erano rintracciati ed intrecciati nell'universo, e che qualunque forza determinata a dividerli avrebbe avuto il suo bel da fare per realizzare l'impresa.
L'orso, quando percepiva nell'aria un odore d'umano che non fosse quello di Teanna, diventava improvvisamente aggressivo, si alzava sulle due zampe posteriori, apriva la bocca dilatandola tanto che avrebbe potuto trattenere dieci panini giganti e imbottiti, e sfoderava la fisarmonica dei denti, affilati come stalattiti, spade lucenti immerse nella roccia della propria potenza e rabbia.
Nessuno osava avvicinarsi a quella bestia, che però non avrebbe attaccato alcuno, a patto di non istigarla, e lasciarla nella sua placida quiete, all'ombra degli abeti e dentro la casupola che condivideva con Teanna, la regina del suo cuore.
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Una lanterna magica di racconti
Short Story✒ Una piccola raccolta di racconti, un caleidoscopio di stili e d'emozioni, ambientate a nord e a sud di nessun luogo, e al centro del cuore! ✒