Tom Riddle ~ For readers

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Legenda:
t/n: tuo nome
t/c: tuo cognome
t/cl: tuo colore (capelli o occhi)

31 agosto 1985

Appena entrata nell'immenso castello, si sentì subito invasa da una sensazione di gioia e nostalgia. Le sembrava di vivere uno dei tanti sogni durante i quali tornava a vivere la sua giovinezza, le sue amicizie e le sue cotte passeggere quando non era più che una semplice ragazzina Tassorosso. T/n era tornata a casa, ad Hogwarts, e questa volta nella realtà.
Il giorno successivo sarebbero arrivati gli studenti, e lei era arrivata in anticipo per poter parlare tranquillamente con il professor Silente del suo nuovo incarico da professoressa di Erbologia . Si diresse a passo spedito verso l'ufficio che ricordava essere del professore, ma quando arrivò non trovò la fenice appollaiata sulla scrivania, bensì un bellissimo gatto soriano con dei segni attorno agli occhi che ricordavano molto una montatura squadrata di un paio di occhiali.
-Professoressa!- sospirò t/n, così felice di rincontrare una tra le donne più importanti della sua vita. Quest'ultima subito tornò alla sua forma umana e si fiondò ad abbracciare la sua ex alunna, ora divenuta giovane professoressa.
-Non sai la gioia che ho provato quando Albus mi ha detto che saresti venuta, t/n.
-Sono così felice di poterla rivedere, professoressa.
-Suvvia, mi fai sentire un'estranea, così. Se siamo colleghi hai tutto il diritto di chiamarmi Minerva.- le fece l'occhiolino e subito t/n arrossì. Ma all'improvviso le tornò in mente il motivo del suo ingresso in quell'ufficio:- Quasi dimenticavo... Dove si trova l'ufficio del preside?- chiese fremente per l'emozione.
In poco tempo la Professoressa McGranitt l'accompagnò all'entrata dell'ufficio di Silente, pronunciando la parola "cioccorana" come chiave d'accesso.
-Buona fortuna, professoressa t/c- disse con un sorriso, prima di sparire al di là di una grossa statua di pietra.

T/n non aveva mai visto l'ufficio del preside dall'interno, e fu del tutto rapita dalla sua bellezza: i dipinti di tutti i presidi di Hogwarts erano appesi lungo tutta la parete d'entrata, mentre nell'altra, a forma di semicerchio che abbracciava da dietro la scrivania del preside, c'erano un numero enorme di libri dalle copertine sbiadite e impolverate che però conservavano la loro bellezza.
Con un suono acuto ma delicato Fanny, la fenice del professor Silente salutò t/n, e la ragazza si avviò da lei per accarezzarla. Le sue piume color del fuoco erano lisce e morbide, e risplendevano di luce dorata al minimo cambiamento di luce.
-Non si è mai dimenticata di te.- disse una voce calda e rassicurante. Albus Silente, il miglior professore che sia mai esistito adesso vestiva gli abito della migliore scuola di Magia è Stregoneria del mondo.
-Siediti, t/n, e parliamo un po'.
-Non vedo l'ora di iniziare! Ho sempre amato erbologia e adesso posso insegnarla!
-Okay, okay, t/n, adesso ti spiego un po' come funziona funziona l'insegnamento qui...-

-Grazie mille professor Silente, ci vediamo domani mattina.- disse lei appena concluso il colloquio con il preside. Raccolse i suoi oggetti e li portò nel suo nuovo ufficio, accanto la sua stanza. Era non molto lontano dal dormitorio di Serpeverde, e per questo non si stupì nel vedere un professore con la divisa verde-argento passare davanti il suo ufficio. Ma si stupì nel riconoscere il suo viso.
-Non era mica...?- pensò. In ogni caso, lo avrebbe scoperto il giorno dopo, così sistemò alcuni effetti personali e andò a dormire.

1 settembre 1985

I ragazzi del nuovo anno erano riuniti davanti il tavolo dei professori, aspettando con ansia mescolata ad impazienza il momento durante il quale sarebbero stati smistati nella loro casa. T/n applaudiva con allegria ogni volta che il cappello parlante annunciava uno smistamento, ma la sua gioia aumentava ogni volta che un nuovo bambino entrava a far parte della casa dei Tassorosso, ovvero quella che le ha fatto da famiglia gli anni passati.
Non poté però fare a meno di notare un volto familiare in fondo al tavolo, dai lineamenti duri ma attraenti e capelli e occhi neri e severi. Quello era Tom Riddle, uno degli studenti di Serpeverde più intelligente che la scuola abbia mai visto, e ora era lì, a quel tavolo, ad applaudire con un sorriso freddo ogni qual volta che uno studente entrava a far parte della propria casa, ma non per gli altri.
Cosa ci faceva lì? T/n era convinta che lavorasse in un negozio di Diagon Alley.
Scosse la testa e cercò di distrarsi, ma poi guardava i ragazzini di fronte a lei più pensava al suo quarto anno (e ultimo per lui) dove sentiva ogni due per tre gli occhi del giovane incollarsi su di lei.
"Magari è cambiato" pensò, ma non ci sperava troppo in fondo. I ragazzi come lui erano quelli che restavano così tutta la vita.

2 settembre 1985

-Buona giorno professoressa t/c!- dissero in coro i Corvonero entrando nella serra. Erano tutti vestiti con guanti e giacca protettiva, ma notò subito che uno dei ragazzini aveva abbottonato il giaccone al contrario. Gli si avvicinò e lo sistemò con un sorriso tra gli sguardi di tutti quei ragazzini che, invece che un aiuto, si aspettavano una gran sviolinata.
-Ma come siamo gentili- borbottò una voce da fuori la serra. Tom Riddle, proprio quel Tom Riddle, la guardava con aria di superiorità e arroganza.
-Sistematevi attorno i tavoli, io devo parlare un momento con il professore- disse lei con tono amorevole, che divento ghiacciato quando sbottò il suo -Che vuoi Tom?- di fronte l'uomo.
-Solo un salutino tra amici di vecchia data, no?
-Sei ancora più arrogante di quanto mi ricordassi, Riddle. Mi sorprendi: sei riuscito a peggiorare.- disse e, con un movimento veloce, si girò e tornò in serra sbattendo in faccia la sua coda di cavallo a Tom.
Non se ne accorse nessuno, ma sul viso di lui stava germogliando un sorriso, ma stavolta uno di quelli sinceri.

17 gennaio 1986

-Riddle.- annunciò acida, a metà anno. Stavolta era lei a stare fuori dall'aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Teneva le braccia conserte e immobili, spostandole solo quando doveva tirare indietro i ciuffi dei suoi capelli t/cl che le ricadevano sugli occhi.
-T/c- disse lui, ma stranamente meno freddo del solito.
-Una mia studentessa mi ha detto che le hai tolto quindici punti perché ha fatto cadere un libro in terra facendo "troppo rumore"- imitò il gesto delle virgolette con le dita -e adesso vorrei sapere che cosa hai che ti manca nel cervello per aver fatto una cosa simile.
-Quella Tassorosso fa sempre cadere a terra di tutto, e questa volta ha fatti davvero troppo rumore- disse arrogantemente. Un sorriso storto gli stava crescendo sul volto, e t/n lo interpretò come una grande presa in giro.
-Beh, caro Riddle- riprese lei -non ti stupire se ti trovassi venticinque punti in meno perché i Serpeverde hanno fatto cadere a terra del concime magico- concluse allontanandosi.
Tom restò con gli occhi spalancati nel vedere con quanta sicurezza la donna si allontanava  Che fine aveva fatto la studiosa insicura e asociale che aveva conosciuto tanti anni prima? T/n era cambiata molto, e decisamente in meglio.

31 luglio 1986

Gli studenti erano pronti, con le loro valigie, a prendere l'Hogworts Express per tornare a casa. I più piccoli volevano riabbracciare le loro famiglie, i ragazzi degli anni intermedi avevano solo voglia di passare le loro meritate vacanze ad oziare mentre gli studenti del settimo anno giravano il castello in silenzio per poter rivedere tutte le avventure che avevano vissuto.
T/n si trovò accanto una ragazza che camminava con gli occhi bassi ma un sorriso sulle labbra, tenendo tra le dita una foto animata. Le cinse le spalle con un braccio e le sussurrò -Dai, ti riaccompagno in sala comune-
La lasciò all'entrata della sala della sua casa è si diresse verso il suo ufficio per chiudere gli ultimi bagagli. Passò davanti alla sala comune Serpeverde e vide una figura alta e mora che abbracciava un ragazzo adulto ma visibilmente più giovane: Tom Riddle, il freddo insegnante di Difesa Contro le Arti oscure stava abbracciando uno studente. Sorrise, pensando che magari non era davvero così freddo e arrogante, ma non si accorse che l'uomo l'aveva vista e aveva sorriso a sua volta, ma senza arroganza.
Il treno per King's Cross arrivò in perfetto orario come ogni anno.
E così per tutta la lunga carriera di t/n, durante la quale rivisse tutto: amicizie, ricordi, cotte.

-Infondo lo sai che non sono davvero così stronzo. Lo sai davvero bene.
Seduti davanti al lago nero, i due si baciarono tenendosi stretti. Tre anni più tardi, in quella stessa scuola, due bambini di cognome Riddle combinavano guai in giro per il castello è salutavano la mamma ogni volta che passavano per la serra.

~Ti amo Tom

Ciaooooone cioccorane!!
Ho finalmente concluso questo primo Immagina per gentile richiesta di -MrsPotter-003 e spero davvero che piaccia come a lei così a tutti voi altri.
A metà capitolo mi sono detta "cavoli, sta venendo lungo!!" ma sonoriuscita a non scrivere la Bibbia tutta in un solo testo.
Detto questo, vi saluto con un bacio.
Ci si vede in giro (per la storia)!!
Ciauuuuuuuuu🐨

Immagina ~ Potterhead WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora