Nella foto Tony dice "non voglio confividerti con nessuno" e Peter risponde "spero sia così" almeno credo. Va beh buona lettura
Hey Parker. Come va?
-Tony~
Gli girava la testa. Di nuovo. Magari non aveva ancora smaltito tutto l'alcol.
"Che scherzo stupido" pensó subito. Prese il fogliettino e lo accartocciò, per poi lanciarlo da parte. Era arrabbiato, si sentiva un fesso. Non gli importava che dei ragazzini stupidi lo prendessero in giro lanciandogli dei bigliettini falsi, ormai ci era abitutato. Era solo preoccupato che presto sarebbe successo anche a Tony. E non poteva sopportarlo.
Si sentiva male. Aveva tutto lo stomaco sottosopra. Era pallido e lo sapeva. Vedeva le cose più sfocate, e sentiva la testa pesante. Ad un certo punto sentí una mano sulla spalla, ed una voce lontana, ma familiare che lo chiamava
<Parker? Parker stai bene?> chiedeva preoccupata quella voce così vicina. Così calda, e dolce.
Peter sentiva le farlaffe allo stomaco. Aveva la gola bloccata, e la nausea non voleva saperne di andarsene. Si girò di scatto, avendo un conato di vomito. Appena aprí gli occhi se rese conto della cazzata che aveva fatto.Aveva vomitato addosso a Tony Stark.
No, no, no, no,no. NO!
Non poteva essere vero. Non poteva essere appena successo davvero. Preso dal panico e non sapendo che fare, si alzò di scatto per chiedere scusa.
Ma non avendo nessuna forza nelle cambe cadde addosso a lui. Era debole, e non lo sopportava.
<professore, potrei accompagnare Parker in infermeria?> sentiva Peter, sulle spalle di Tony.
<Certo Stark, prenditi il tuo tempo, e fallo riposare. Tanto entrambi sapete già il capitolo che stiamo facendo oggi, non rimarrete di certo indietro.> disse il professore rivolgendo ai due un sorriso di rammarico e conforto.Peter si sentiva coccolato. Era appoggiato con la nuca sulla spalla di Tony, ferrea e forte. Si vedeva che era un ragazzo potente, di un livello totalmente diverso rispetto agli altri.
Non spicciarono una parola durante il tragitto.
Arrivati in infermeria, Tony posò sul lettino Peter, per poi andave verso uno dei armadietti di ricambio.<allora parker, vuoi dirmi cosa è successo?> chiese Tony, mentre si cambiava la maglietta piena di vomito schifato.
Peter non rispose. Era troppo impegnato ad ammirare il petto di Tony, che ad ascoltare cosa aveva detto.<allora? Mi risponderai o resterai a guardarmi tutto il giorno?> chiese di nuovo Tony, con quel solito sorrisino antipatico.
Peter sobbalzò, per poi dire <a-ah si. Non è successo niente...era semplicemente la prima volta che avevo bevuto.>
<e quindi mi vomiti addosso peter?> rispose con una domanda, ed il suo solito tono sarcastico Stark.
<no...mi dispiace> disse Parker dispiaciuto ed imbarazzato. Vomitargli addosso era l'ultima cosa che voleva fargli.
<non importa Peter. Più che altro volevo chiederti...come mai hai ignorato il mio bigliettino?>
A quelle parole Peter sbiancò. Non era stato nessuno stupido ragazzino a fargli nessuno stupido scherzo. Era stato lui. Il vero ed autentico Tony Stark in carne ed ossa a scrivergli quel semplice "hey Peter" che adesso lo stava rendendo il ragazzo più felice al mondo.
<scusa, pensavo fosse uno scherzo.> disse infine Parker guardandosi le mani.
Tony si avvicinò a Peter, guardandolo negli occhi.
<smettila di scusarti> gli rispose con tono autoritario, facendolo sembrare un ordine.
<ma...è il minimo che possa fare. Perch->
<perché ti rende più carino del solito> lo zittí nuovamente Tony.
Peter alzò lo sguardo. Avvinandosi pian piano alle labbra di Stark.
Ecco. Di nuovo. Non potevano fermarsi, non ora. Il ragazzo castano si chiedeva perché ogni volta che stava con lui, di creasse quel ambiente. Ma in quel momento non importava. Erano a punto di baciarsi, quando Tony gli mise una mano sulla bocca, sussurrando un "no."
Peter si ritirò subito in imbarazzo, pensando a che cavolo stessero facendo.
<scusami, non avrei dovuto> disse Peter dispiaciuto.
<no, non è quello il punto> rispose Tony, sorridendo.
<e allora cosa..?> questionò Parker, incuriosito.
<puzzi di vomito Peter.> disse Tony, per poi scoppiare in una rumorosa e simpatica risata, che mostrava raramente alla gente. E questo Peter lo sapeva. Ed era felice, ancora. Com'era possibile che quel ragazzo gli facesse sentire così tante emozioni e così velocemente? Rabbia, tristezza, frustrazione e felicità.
<tieni, prendi questo.> disse Tony, prendendo uno spazzolino ed una crema di dentifrico dalla propria tasca.
<ma...Tony..> disse Peter, con un tono tra il confuso e l'indeciso.
<cosa? Non dirmi che dopo avermi baciato con la lingua ora ti vergogni di uno spazzolino. È più o meno la stessa cosa, sai quanti ne ho?> Rispose Tony, guardandolo un po' storto.
<no. Non è questo, mi chiedevo solo perché ti portassi dietro certe cose.>
<ah. Per prudenza.>
Peter si alzò, per poi recarsi al lavandino della infermeria. Si lavó bene i denti, per poi girarsi verso Tony.
L'ultimo lo afferrò, per poi baciarlo intensamente.
Peter si lasciò andare, per poi distendersi sul lettino, sotto Stark.
Si aggrappò con le mani al collo di Tony, in quale stava a cavalcioni su di lui.
Ansimavano, e si muovevano facendosi il solletico l'un l'altro.
Ad un certo punto Peter si staccò, per poi guardare Tony negli occhi.
<tony....posso farti una domanda?> chiese Peter, con gli occhi lucidi, la faccia arrossata e le labbra confie per i troppi baci.
<certo dimmi pure Peter> rispose Tony, mentre scendeva sul collo di Peter, lasciando segli violacei.
<Perché stamattina...mi hai "salvato" da Wade?>
Tony si bloccò di colpo. Peter deglutí, pendendosi di aver appena detto ciò. Aveva rovinato il momento?
<non mi sembrava un comportamento corretto da parte sua.> disse Tony. "Che scusa pessima" pensò subito peter. Prese coraggio, e inondato dalla curiosità infine glielo chiese.
<non è che eri... geloso?>
Silenzio.
Dopo ben 10 secondi di puro,e tombale silenzio, Tony poggiò la testa sul petto di Peter. Prese un grande respiro, per poi dire.
<si. Si ero geloso Peter. Ero geloso che un'altro ragazzo che non fossi io ti toccasse.>
Tony non osó alzare lo sguardo. Peter invece era rimasto senza parole. L'unica cosa che faceva era sorridere come un ebete.
Gli alzò il viso con in dito, per poi lasciargl un bacio leggero quanto una carezza sulle labbra.
<Grazie Tony. Sono davvero felice. Sono felice che tu sia geloso.>
Tony poggiò la fronte su quella di Peter. Per poi baciarlo di nuovo e dire
<e se andassimo in camera nostra?><Buona idea, Stark.>
Ciao. Scusate per il capitolo brutto ma dovevo continuare! Comunque non sarò presente per tutto il fine settimana mi hanno levato il telefono. Bye alla prossima vi amo 3000❤️
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In the way to your heart/Starker-college
FanfictionTony stark e Peter parker hanno solo diciassette anni, due ragazzini...nella semplice, pericolosa e complessa adolescenza.