N.A. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla
Ice on fire
capitolo 19
«Quanto ci vuole per due cappuccini? Mi stanno venendo le rughe!»
Ringhiò Aria per la quarta volta.
Eravamo da “Alfred” per prenderci un semplice cappuccino, ma la mia amica sembrava aver ingerito uno yogurt scaduto.
«Sei di ottimo umore vedo.» ironizzai.
«Dai il benvenuto alla nuova Aria.»
«La nuova Aria?» le feci eco.
«Si, - continuò, gesticolando – quella che non piange se vede un micetto ferito per strada, che non si fa prendere per il culo e che non si dispera per gente che se ne va chissà dove in giro per il mondo lasciandole solo una misera lettera.»
Nel parlare avevano fatto letteralmente a pezzi un tovagliolo.
«Quindi l'hai presa bene.» dissi, mentre ci servivano i due cappuccini.
«Certo! - ringhiò – Mi vedi forse affranta?»
Ebbi paura a risponderle sinceramente. Sembrava in preda a una crisi isterica, o di pazzia, o di qualsiasi altra cosa. Certo, non era affranta. Era solo parecchio sconvolta. Erano passate tre settimane dalla partenza di Louis e solo dopo una settimana dalla sua partenza ricevetti una cartolina dalla Spagna. Quando la feci vedere ad Aria lei si avventò sul pezzo di carta urlando:
«Spero che un toro ti cornifichi!»
Quindi la mia amica non era affranta. Era proprio fuori di testa.
«Ciao belle ragazze!»
Zayn apparse al nostro fianco, seguito da Liam.
«Ciao!» rispose di getto Aria.
Liam prese posto accanto a me e mi sorrise, io ricambiai affettuosamente.
«Aria pensavo, - iniziò Zayn mentre si accendeva una sigaretta – ora che Louis non c'è più potremo insomma..»
Aria lo incenerì con lo sguardo.
«Comunque, - intervenni – credo che ancora sia vietato fumare in luoghi pubblici.»
Gli sfilai la sigaretta dalla bocca e la lanciai fuori dalla finestra accanto a me.
«A te ancora è permesso di impicciarti degli affari degli altri?» mi chiese lui.
«Si non lo sai? - continuai – C'è una legge apposta!»
Zayn mi fece una smorfia e io ricambiai.
«Che ne dite di un frullato?» propose Liam.
«Io vi abbandono, - mi alzai prendendo la giacca – devo andare da Harry.»
Vidi Liam accennare un piccolo sorriso, forse di nervosismo.
«Gesù, - si lamentò Aria – si può essere così appiccicosi?»
Io, Zayn e Liam le lanciammo un'occhiataccia.
«Tu zitto marocchino.» ringhiò lei a Zayn.
«Prima di tutto non sono marocchino ma sono pakistano, - precisò lui – seconda cosa non ho fiatato.»
«Vi lascio alle vostre cose.»
Decisi che era arrivato il momento di andarsene. Appoggiai una mano spalla a Liam a mò di saluto e per rassicurarlo, prima o poi Aria e Zayn l'avrebbero smessa di pizzicarsi. Feci la strada del ritorno a piedi. La cosa bella di Bristol era che potevi raggiungere qualsiasi posto senza il bisogno di prendere un mezzo. Dall'aggressione evitavo di camminare sola per strada, ma per fortuna era ancora giorno e c'era tanta gente per strada. A volte mi guardavo attorno quando sentivo un minimo rumore, ma risultava essere un semplice gatto tra l'immondizia o il borbottio della gente che mi passava accanto. Andavo a passo svelto e per questo raggiunsi casa di Harry in poco tempo. Bussai, più volte. Bussai ancora, ma era come se a casa non ci fosse nessuno. Poi la porta si aprì, e la figura di Harry apparse davanti ai miei occhi. Aveva gli occhi gonfi, rossi, l'espressione devastata.
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Ice on Fire :: hes {in correzione}
Fiksi PenggemarN.B. la storia non è mia, io mi limito solo e unicamente a pubblicarla ---------------------- Il ghiaccio ha bisogno del fuoco per abbandonare il suo stato di paralisi, il fuoco ha bisogno dell'acqua per placare le sue fiamme imponenti. ...