Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov.
"Hey.." Mormora dolcemente Jamie per svegliarmi. Faccio fatica ad aprire gli occhi, mentre sento le sue labbra sulle mie tempie e le dita tra i miei capelli. "Ti porterei di sopra in braccio ma non sei più leggera come una volta." Mi prende in giro, sorridendo contro la mia fronte. Io sorrido in risposta, cercandolo ad occhi chiusi. Oggi ha partecipato al secondo giorno di torneo con i suoi amici, poi sono andati a festeggiare e mi ha avvisata che avrebbe fatto tardi, ho voluto aspettarlo sul divano ma alla fine mi sono addormentata. "Andiamo di sopra, che dici?" Mi chiede.
"No.." Scuoto la testa, cercando di afferrargli la giacca ad occhi chiusi. "Stai un po' qui con me.." Mormoro.
"Okay." Lui sospira e lo sento togliersi le scarpe e la giacca. Sollevo la schiena e mi rannicchio sulle sue gambe, una volta seduto sul divano. Lui mi accarezza i capelli e il pancione.
"Mi dispiace di aver fatto tardi..." Mormora.
"Va bene.. volevo aspettarti." Mi strofino gli occhi e finalmente trovo il coraggio di aprirli, mettendo a fuoco il viso del mio meraviglioso marito, ch mi sorride e mi coccola con amore. "Sei così bello..." Mormoro, con tono sognante.
"È perché hai sonno..." Ridacchia, imbarazzato. "Non dovevi aspettarmi, sei stanchissima..."
"In realtà volevo.." Mi tiro sù e mi sistemo meglio contro di lui. In realtà non ho voglia di rovinare questo momento, finalmente siamo soli io e lui, nel bel mezzo della notte, nessuno che ci chiama o ci disturba. Ora o mai più. "In realtà speravo di parlare con te." Mormoro.
"Di cosa?" Lui aggrotta la fronte in risposta.
"Non fare quella faccia, sai benissimo anche tu che ultimamente qualcosa con va..." Mormoro, sistemandomi ancora una volta contro di lui. Non riesco a trovare la posizione giusta. Non posso stargli così vicina perché non riuscirei a parlargli chiaro, ma al tempo stesso non voglio rompere questa vicinanza. "Sono settimane che siamo... così lontani. Non abbiamo mai un momento per noi, non riesco mai a parlarti."
"Sono qui, parlami..." Scrolla le spalle.
"Sei strano, in realtà. Ti vedo... distante."
"Lo so.." Abbassa il viso. "Anche io sento che ti sto trascurando per via delle bambine e tutto il resto. Immaginavo che gli ultimi mesi di gravidanza sarebbero stati più tranquilli per noi, mi dispiace...." Intreccia le dita tra le mie.
"Non mi stai trascurando, dico solo che non riusciamo a stare più da soli come prima... ma va bene, insomma, si tratta solo di un periodo." Sospiro. "La verità è che ho parlato con Robyn e mi ha aggiornato sui tuoi progetti, dato che parla con Evelyn anche lei." Lui comincia a muoversi nervosamente. "Non voglio litigare, ma perché non mi hai detto di aver accettato quei progetti e di aver preso determinati impegni? Di solito ne parliamo sempre. No?"
"È... è complicato da spiegare." Risponde.
"Beh, anche da capire..." Cerco di mantenere un tono calmo e di non aggredirlo, soprattutto perché so che non andremo da nessuna parte in quel modo, e poi perché non voglio svegliare le bambine perché non sappiamo avere un dialogo civile. "Jamie, pensavo volessimo prenderci qualche mese di pausa dopo la nascita di Jayme, invece poi scopro che hai già programmato interamente i prossimi mesi. Sono rimasta sorpresa.. vorrei capire." Dico.
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...