Fragile | Irama Plume [sospesa]

«arielle»

Domenica
Ultima domenica prima dell'inizio del serale. L'ansia si fa sentire e insieme a lei la paura di non farcela.

Oggi tutti andranno a casa per salutare le famiglie e io, ovviamente, rimarrò qui, da sola.

«Ciao ragazze» saluto Emma e Lauren.

«divertiti a casa eh» Non sanno che resterò qui, anzi, sono convinte che tornerò dalla mia famiglia. Annuisco e le straniere, con le loro enormi valige, si avvicinano alla macchina del povero Simone, che ho già salutato, e mi fa un cenno col capo per poi mettere in moto verso la stazione.

Rientro nell'hotel pronta a partire verso la mia maratona serie TV lunga tutto il pomeriggio ma mentre salgo le scale mi scontro con qualcuno.

«Fil, che ci fai qui? Non vai a casa?» il castano(?) mi guarda sorpreso.

«potrei chiederti lo stesso» si riprende e mi sorride divertito.

«oh, beh io... non ho intenzione di tornare a casa» lui annuisce e dice che le uniche persone che vorrebbe salutare prima di andare al serale sono il suo migliore amico, Lorenzo, che però è partito con la sua ragazza e sua sorella, che è nella stessa situazione.

«allora ti va di guardare un Film insieme?» propone ed io accetto entusiasta. Camminiamo uno accanto all'altro fino alla sua camera ed uno volta dentro ci sediamo sul suo letto. «allora?cosa vuoi guardare?» chiede afferrando il suo pc fermo sulla schermata di Netflix. «non lo so, te che dici?» gli porgo la stessa domanda, non sapendo rispondere. «horror?» propone. «va bene, ma ti avverto che morirò di paura» ridacchia per poi far partire l'esorcismo di Emily Rose.

«AHHHHH!» il film è circa a metà e io mi sto cagando in mano per lo spavento. Sono tra le braccia di Filippo e lui mi accarezza il braccio mentre ridacchia per le mie reazioni.

«non fa così paura» ride di me, scuotendo la testa. «no, macché» sorrido ironicamente schiaffeggiandogli il braccio destro.

Dopo un'oretta il film finisce e io ho paura anche ad andare in bagno, quindi Filippo si offre per riaccompagnarmi in camera. Afferro la mia felpa che prima avevo gettato sulla poltrona e usciamo, entrando subito dopo nell' ascensore.

«ti prego non fermarti, ti prego non fermarti» mormorò in continuazione facendolo ridere e tiroun sospiro di sollievo quando le porte si spalancano. Mi fiondo fuori aprendo la porta della mia camera. «ci vediamo a cena?» chiedo a Fil, appoggiato allo stipite con la spalla.

«va bene, ma ti porto in un posto, vestiti bene!» esce ed io chiudo la porta, dopo che è entrato in ascensore.

Sono le sei e tra mezz'ora mi vedo con Fil nella hall, ho già fatto la doccia e mi sto piastrando i capelli. Finito mi trucco leggermente con un po' di mascara e una tinta color carne.
Indosso una gonna beige a quadri e sopra un maglioncino color crema, metto un cappottino lungo dello stesso colore della gonna. Butto le chiavi e il portafoglio nella borsa marrone, lego i lacci dei miei dottor martens neri e stacco il telefono dalla carica. Esco e scendo le scale di corsa, ho ancora troppa paura per prendere l'ascensore. Filippo è già giu, indossa dei jeans neri e una maglietta bianca coperta dal giubbotto di pelle. «sei bellissima» arrossisco e lui mi posa le labbra su una guancia. «andiamo?» annuisce e usciamo. Apre la portiera della sua auto facendomi segno di entrare, sorrido e mi siedo. «posso mettere la musica?» annuisce e io attacco il mio telefono facendo partire la playlist. «quindi ascolti le mie canzoni?» ridacchia dopo che per la terza volta parte una sua canzone. Le mie guancia si colorano di un color porpora e lui ride ancora di più.
«non montarti la testa però» ridiamo, canticchiando insieme due ore.

Ciao guys!
È stranissima questa cosa, mi sembra un sogno ma sono davvero qui. Il capitolo è corto ma vi giuro che sto già lavorando al prossimo con tutto il mio amore, grazie come sempre, vi amo 💗.

vi sta piacendo la storia?

Vi consiglio ancora una volta i passare a leggere la mia nuova storia e tutte le altre, ne vale la pena!

Ci tengo a chiudere con questo invito/consiglio/richiesta o come vi pare, fatevi sentire....insultate, ridete, scherzate, date consigli, prendetevela con i personaggi o con me...:

«non siate lettori silenziosi»