22: Le sorelle fanno bene al cuore.

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Valeria non aveva notizie di Valentino dal giorno precedente ed iniziò a preoccuparsi. Mentre era a lavoro, cercò di contattarlo ancora, con telefonate, messaggi, ma nulla. Prima di andare via, verso l'una meno dieci, andò alle macchinette a prendere un ginseng e un ragazzo, dietro di lei, la chiamò:
<<Valè! >>, lei si girò e lo vide, era Valentino:
<<Valentí, ma che fine hai fatto? É da ieri che sto provando a cercarti! >>
<<Scusami, è che mia madre ha avuto un calo di pressione piuttosto grave e l'hanno portata d'urgenza ieri mattina. Il telefono non l'ho proprio pensato...>>
<<Mo portami da lei. >>.
Entrarono nella stanza e la signora Giovanna fece un sorriso a trentadue denti a Valeria:
<<Come si sente? >>
<<Adesso va meglio, grazie Valeria. >>
<<Posso controllare? >>
<<Prego. >>. Valeria si mise all'opera e controllò ancora più accuratamente la situazione della signora. Si fecero l'una e mezza e Valeria aveva perso la circolare, così Valentino le propose di accompagnarla a casa; giunti a questo punto, Valeria:
<<La situazione è stabile, i valori sono nella norma e credo che già domani possa uscire...eventualmente ne parli meglio con il dottore, ma credo che la rilascerà domani. Si rimetta presto.>>
<<Grazie Valeria. Quando torno a casa preparo di nuovo la pizza. >>
<<Questa sì che è una bella notizia. >> rispose Valeria, sorridendole e poi, accompagnata da Valentino, uscirono dalla stanza. Mentre erano in auto, pensavano a cosa fare la sera:
<<Vogliamo andare al tropical? >> propose Valentino e Valeria:
<<Per me va bene...chi dovremmo essere ad andare? >>
<<Credo noi, Carlo, Angela, Ciccio e gli altri. >>
<<Mi sta bene...oggi pomeriggio torni da tua madre? >>
<<Senti non lo so, vorrei ripetere ancora un po'... Dopo telefono papà e vedo che mi dice. >>
<<Va bene... Sai, quando ho visto che non mi rispondevi pensavo ti fosse successo qualcosa... O che non volessi più vedermi... >>, Valentino le mise il braccio intorno al collo e la tirò a sé:
<<Non permetterti più di pensare queste cose... Se no ti faccio perdere la sfida. >> e le stampò un bacio sulla fronte. Arrivati sotto casa, Valentino le disse che l'avrebbe aggiornata riguardo il pomeriggio, ma proprio in quel momento arrivò una telefonata da suo padre:
<<Valentí, resto io qui con mamma, tu puoi restare a casa. >>
<<Va bene, se vi serve qualcosa avvisami. >>,Valeria chiese:
<<Be' tutto ok? >>
<<Sì sì, mi ha detto che resta lui lì con mamma. >>
<<Bene, allora vieni che pranziamo.>>
<<Un'altra specialitá di nonna Gina?>>
<<No, questa è di zia Tea! Ahahahaha. Ti piacciono i broccoli? >>
<<Sì, li adoro.>>
<<Ottimo. Sai, i miei zii hanno un'azienda agricola e il loro cavallo di battaglia sono i broccoli... Vuoi la pasta o no? >>
<<Eh sì, non ho mangiato nulla da ieri.>>
<<A posto, allora lascia fare a me. >>.
Valeria si mise ai fornelli, preparando le orecchiette fresche con i broccoli e la pancetta, poi per secondo li fece gratinati con scamorza, pangrattato e cotto. Valentino divorò tutto, ma Valeria non riusciva a capire se fosse per via della fame o se fosse per il gusto:
<<Avevi fame ah? >>
<<Anche... Sono buonissimi Valè. Qui da noi non hanno questo sapore... La prossima volta me ne porti qualcuno? >>
<<Agli ordini. Vogliamo portare qualcosa ai tuoi? In ospedale non è che sia sto granché la mensa. >>
<<Dimmi tu.>>
<<Cosa preferirebbero? >>
<<I miei mangiano tutto. >>
<<Va bene... Provvedo io. >>.
Mentre Valentino aiutava Valeria a sparecchiare, lei iniziava a preparare il cibo da portare ai genitori di Valentino; mise: i broccoli gratinati, un po' di pasta al forno, già riscaldata, e un paio di mozzarelle. Mise tutto nella busta e andarono in ospedale. Arrivati nella stanza:
<<Mamma, siamo noi... Vi abbiamo portaro il pranzo. >>
<<Ma no, non dovevate! >> poi entrò Valeria e chiuse la porta:
<<Il cibo qui non è un granché, lo so... Per questo vi abbiamo portato delle cose decenti da mangiare. Allora... Pasta al forno, broccoli gratinati, mozzarelle... Posate ed ecco. >>
<<Assaggiate i broccoli, sono spettacolari. >>
<<Valeria, non dovevi davvero... Ma grazie. >> rispose il padre di Valentino, sorridendole, poi riprese:
<<Ora dove ve ne andate? >>
<<Io vado a ripetere per l'esame...>>
<<Io finisco delle cose a casa e poi scendiamo. >>
<<Va bene, ci vediamo dopo... E Valè, grazie ancora! >> Valeria gli sorrise e poi uscirono dalla stanza. In auto, Valentino disse a Valeria:
<<Vuoi sapere una cosa? >>
<<Dimmi. >>
<<Mia madre ti adora...mia zia ogni volta mi chiede se stiamo insieme o no...tutti dicono che sei una bellissima ragazza. >>
<<Tua zia ti chiede se stiamo insieme?>>
<<È pazza Valè, ahahahah... Forse perché è la prima volta che mi faccio vedere con una ragazza. >> iniziarono a ridere entrambi, poi lui riprese:
<<Ora che mamma ha visto che hai le mani d'oro in cucina, mi inizierà a chiedere, con mia zia ovviamente, "Ma quando vi sposate?" >> ridevano ancora, Valeria era imbarazzata, ma le faceva piacere sentire di essere stata gradita. Arrivati a casa, Valentino andò a studiare e Valeria mise in ordine il suo appartamento. Quando terminò, scrisse a Valentino un messaggio, per sapere se avesse finito, ma aveva ancora delle cose da ripetere, perciò nell'attesa, ne approfittò per fare un po' di telefonate, poi fece una videochiamata con sua sorella Sara:
<<Cessa! >>le urlò Sara dall'altro lato del telefono:
<<Puffa! Che stai a fare? >>
<<A mangiare i pan di stelle... E tu? >>
<<Io mo ho finito di fare i servizi... Sempre a mangiare stai? >>
<< Tanto non ingrasso! Che mi racconti? >>
<<Ma tutto bene... A lavoro tutto prosegue per il meglio, tranne un nuovo collega... >>
<<Perché, chi sarebbe? >>
<<Si chiama Matteo, é di Napoli... Diego mi disse che ci avrebbe provato anche con me perché la testa non tanto l'accompagna, ma non pensavo così presto! Limito i miei rapporti con lui, cerco di scansarlo, tanto la clinica è piena di infermiere... Poi ho fatto amicizia con un gruppo di ragazzi di qua, sono simpaticissimi... >>
<<Pff... Che sfigato. Be' meglio, almeno ti fanno compagnia loro! Hai conosciuto qualcuno? >>
<<Eh... >>
<<Ora devi raccontare tutto, per filo e per segno! >>
<<Sei peggio delle vecchiette di fronte casa, 'ndramaiò! Si chiama Valentino, studia economia, sta prendendo la seconda laurea e...e abita nel mio stesso palazzo...il padre è il proprietario dello stabile. >>
<<Questo tiene i soldi! >>
<<Quanto sei cretina ahahahah... Hanno un piccolo yacht e vorrebbe farmi festeggiare il compleanno lì! >>
<<Vengo pure io! É bello almeno? >>
<<Sì, è molto alto... Più di me, ahahahah siamo due torri vicini. >>
<<Dopo mandami una foto! Come si chiama? >>
<<Valentino Vitiello. >>
<<Bene, ora stalkero su instagram. >>
<<Ahahah, ti ho insegnato bene! Ti stai preparando per gli esami? >>
<<Sì! Statt tranguell! Ho finito tutti i collegamenti e ho scritto già due materie. >>
<<Brava la mia cessa. Avete pranzato?>>
<<Sì, mamma ha fatto i broccoli. >>
<<Pure io! Ahahahaah. >>
<<Che cazzo, vi siete messe d'accordo?! >> in quel momento arrivò un messaggio da Valentino:
<<Aspetta Sara, mi ha scritta Valentino. >>
<<Ehi ehi... Fate i bravi! >>
<<Quanto sei cretina. >>
<<Che ti ha scritto? >>
<<Mi ha chiesto di andare su da lui a cena stasera. >>
<<Vai vai, fatti bona come sempre. Ciao cessa! Mi manchi! >>
<<Pure tu, ciao marmocchia!>>.
Alle 20:30 Valeria era già pronta, perciò salí da Valentino. Lui aveva preparato già la tavola, una cena a lume di candela; Sara scrisse a Valeria:
<<CHE TI SEI MESSA?! >>, Valeria le inviò una foto del suo outfit prima che arrivasse Valentino: aveva un vestito bandage fucsia, lungo fino al ginocchio, con la cintura di gucci in vita, tacchi neri e giacca nera; sua sorella le rispose:
<<SEI GNOCCA. FAMMI SAPERE COME VA!!>>. Arrivò Valentino subito dopo:
<<Stasera qualcuno ti rapisce. >>, Valeria si voltò ridendo:
<<Ah sì? E chi? >>
<<Ah bo! >>, Valentino le prese la mano e la portò in cucina; aveva preparato due tagliate di tonno, due calici di vino bianco e un'insalata di polpo. Valeria, stupita:
<<Non sapevo sapessi cucinare. >>
<<Ho molte doti nascoste...>> si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla guancia, mentre lei inalava il suo profumo, pensò "prima o poi glielo rubo."; Valentino le disse che si sarebbero visti con gli altri per mezzanotte, perciò avevano del tempo per stare da soli. Durante la cena, Valeria:
<<E tuo padre? >>
<<Rimane lì per stanotte, non vuole lasciare da sola mamma... Sta meglio, però preferisce starle vicino. >>, Valeria sorrise, poi chiese:
<<Quindi stanotte resti da solo qua?>>
<<Che c'è, vuoi venire? >> la stuzzicò Valentino, poi Valeria rispose:
<<No, chi ti vuole sentire mentre russi. >> iniziarono a ridere, e dopo:
<<Comunque complimenti, é buono il tonno, anche il polpo. >>
<<Grazie, grazie. >>. Dopo aver sparecchiato, Valeria chiese:
<<Dove si trova il locale? >>
<<Vicino al porto... Vedrai ti piacerà molto! >>
<<Non ho dubbi... E che facciamo nell'attesa? Sono le nove e mezza ancora. >>
<<Dimmi tu, vuoi uscire, guardare un film...>> poi, mettendole le mani sui fianchi e avvicinando i loro visi, aggiunse:
<<... Perdere la scommessa... >>
<<Non se la perdi prima tu...>> ridacchiarono un po', si guardavano intensamente negli occhi, erano talmente vicini che i loro nasi battevano:
<<Amo il tuo profumo... >> disse Valeria:
<<Anche il tuo è buono, cos'è? >> rispose Valentino, poggiando il naso sul collo di lei, inalandolo:
<<Tiffany, è l'unico profumo da donna, oltre Light Blue di Dolce e Gabbana, che mi piace...>>
<<Mi piace... >> e iniziò a darle dei delicati baci sul collo, salendo via via verso le labbra, Valeria era convinto che si sarebbero baciati... Ma non fu così:
<<No, piccola, non perdo così facilmente...>> e le diede un bacio sulla guancia, poi riprese:
<<Allora? Cosa vuoi fare? >>
<<Scendiamo a fare una passeggiata?>>
<<Qui vicino, così poi veniamo a prendere la macchina?>>
<<Va bene... Andiamo? >>
<<Prima le signore. >>. Mentre erano in ascensore, Sara scrisse un messaggio a Valeria:
<<Come sta andando? >>
<<Bene, stiamo andando a fare una passeggiata qui vicino e poi a mezzanotte andiamo a ballare con gli altri...ci stavamo per baciare ma niente... >>
<<Eh vabbè, tempo al tempo. Stai attenta, io mo scendo con gli altri, andiamo a Foggia che c'è la fiera del cibo. Ti voglio bene, a dopo! >>
<<Anch'io cessa, state attenti! Scrivimi quando arrivate!>>.

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