4. He's No Angel

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•111 giorni prima

«Dove siete stati tutta la serata, ieri?» domandò Taehyung, guardando negli occhi il più basso del gruppo.

Si trovavano nel cortile della scuola, erano soli dato che tutti si trovavano nelle classi.
Il ragazzo dai capelli grigi lo aveva trascinato lì dicendo di dovergli parlare.

«Sono cose che non ti riguardano.» rispose Jimin, sostenendo lo sguardo del ragazzo.

«Io l'ho capito sai, ho capito perfettamente come sei.» ammise il ragazzo dai capelli grigi.
«Oh si, TaeTae?» incrociò le braccia al petto, poggiando il peso sulla gamba destra e sorridendo sfacciatamente.

«Se osi solo fargli del male io ti ammaz-»
«Non parlare di lui.» ringhiò il corvino. «Non osare parlare di lui!» continuò, allungandogli un dito al petto.
«Lo stai usando.»
«Non sai niente di me.»
«No Jimin, non so fottutamente niente di te, come tutti del resto! Conosci i segreti di tutti noi sei, ma noi non sappiamo assolutamente nulla di te! I segreti ci tengono uniti, giusto? Lo ripeti sempre. Allora perché non ne condividi mai un con noi? Fottiti Park Jimin.» detto ciò, si voltò intento ad andarsene.

«Ti ho creato io Taehyung.» si voltò di scatto, dopo che il corvino parlò.
«Ho creato tutti voi.» sorrise. «Ho creato tutto di te.» continuò avvicinandosi nuovamente al grigio. «Se non ci fossi stato io, saresti ancora lo sfigato rinchiuso in casa a giocare con i videogame, facendo tutto ciò che dicono i genitori.» concluse Jimin, fissando il ragazzo di fronte a lui.

«T-Tu.. I-Io ti detesto.» esclamò tirando un pugno al ragazzo, ma che prontamente parò col palmo della mano.
Jimin rispose tirando a sua volta un pugno, colpendo il ragazzo allo stomaco, facendolo accasciare al terreno.

«So cosa provi per Hoseok e Jungkook.» sussurrò, girandogli il braccio dietro la schiena, sentendo il ragazzo urlare per il dolore.
«Come puoi provare qualcosa per due persone?» continuò, spingendo il grigio con la faccia al terreno. «E una di loro è anche il mio Jungkookie!» ringhiò, conficcando le unghie nel polso dell'altro facendolo sanguinare.

«Ti prego, smettila.» sussurrò Taehyung, mentre lacrime percorrevano il suo volto.

Jimin spinse con un calcio il ragazzo a terra, guardandolo portarsi le ginocchia al petto e piangere silenziosamente.

Si avvicinò a lui, abbassandosi alla sua altezza e abbracciandolo.

«Non preoccuparti Taehyungie, ci sono io con te. Io non credo tu sia un errore.» gli accarezzò i capelli, sentendolo tranquillizzarsi.
«Dici sul serio?» rispose alzando il capo e guardando negli occhi il migliore amico.

«Si TaeTae.» gli fece poggiare il capo sul suo petto e lui posò il mento sulla sua chioma grigia, mentre un ghigno perfido si formava sul suo volto.

Like Devil || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora