Capitolo 1

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Pov's Erika

"Forza, Erika, farai tardi!" avvisa mia madre.

"Mi sveglio, madre" le dico da alieno, spegnendo quella maledetta 'sveglia' di colpo. Mi vesto con una gonna, una maglia e delle calzine bianche super belle e dei tacchi alti color rosso. Chissà se a qualcuno piacerà il mio look; penso.

"Sono pronta per fare colazione" dico tutta felice guardando, intanto, la TV se c'era qualche programma che mi interessa, tra quale: I Simpson. Fa troppo ridere!

Faccio colazione. La routine del mattino è: mi lavo i denti, lavo la faccia e mi metto il mascara per fare sembrare le ciglia grandi.

Mi metto la cartella sulle spalle e aspetto alla fermata dell'autobus dove vedo Kira, la mia amica. Mi siedo vicino a lei sul sedile e tutti aspettavamo l'arrivo a scuola.

Vicino alla mia scuola, dove andavo sempre, guardo sempre una casa abbandonata da un paio d'anni. Il punto è che quella casa mi portava vecchi ricordi del mio nonno, che è morto a 67 anni. Dovrei avere foto di lui, ma ce le ho a casa, quindi non posso farle vedere.

"Cosa pensi, Erika?" mi chiede preoccupata Kira, guardandomi negli occhi smeraldo. "Niente, tranquilla Kira" avevo l'aria triste, ma una voce dice dentro al mio cuore: <>; lo ascolto mentre nella mia mente gli dico: <> avevo l'aria più sollevata adesso, in confronto a prima.

"Terra chiama Erika Bianco. Ci sei?". "Co - cosa, Kira?"

"Stavi di nuovo fantasticando nell'aria. Cupo. Mistero. Detective Sherlock Holmes in arrivo. Perché ultimamente sei sempre distratta?". "E' che guardo quella casa distrutta in mille pezzi, e..." non completo la frase che Kira mi toccò con la mano la spalla destra per consolarmi "Pensi a tuo nonno, vero?". Io risposi annuendo.

"Ma stavolta è più diverso. Mi parlava nel cuore" mi piaceva quello che dicevo. Davvero? Strano" "Sì Era molto strano! Ma ci credi, vero?" "Certo che ci credo. Sei la mia unica amica. E alle proprie amiche bisogna dire tutto!" ero molto felice e facevo un sorriso.

"Grazie" quelle parole mi rendevano felici. "Prego. E se hai un altro problema vieni da me, ok? Lo risolviamo insieme" "Ok. Ci verrò, stanne certa".

Siamo arrivate e prima l'abbraccio per i consigli pieni e scesi dall'autobus. Mi fermo in un luogo dove non c'era nessuno e inizio a parlare con mio nonno. <> chiesi nel mio cuore. "Nonno, inizia la lezione, ciao e ti voglio un mondo di bene" "Ciao tesoro e ti voglio bene. Impara molte cose" "Certo, nonno. Adios" Io sorrisi.

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⏰ Last updated: May 24, 2019 ⏰

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Angeli e Demoni: L'inizioWhere stories live. Discover now