|1|

5 1 0
                                    

è un pericolo pubblico,ne sono sicura.
dentro quella villa accadderà qualcosa se non intervengo al più presto.

Se lo dovessi dire a mia madre,non mi crederebbe.
Io sono sicura che Lui è una brutta persona.
Lo so da quel giorno in cui sono salita su una scala,è stato da piccola,e lui passando ha mosso la scala ridendo.
Ridendo come un pazzo.
Alternando la risata ad uno sguardo concentrato e assetato di sangue,inquieto.
Assetato di sangue,voleva vedermi cadere dalla scala,facendomi precipitare dal tetto.
Non lo dimenticherò mai.

devo chiamare la polizia.
digito il numero 17 il più velocemente possibile sulla tastiera del mio telefono,pronta a dare tutte le informazioni possibili.

≪ polizia di stato francese,qui è tenente Mathieu,come posso aiutarla?≫
≪ sospetto pienamente che si stia per consumare un omicidio. Non ne ho la certezza,ma volevo chiedere se si potesse mandare una pattuglia a controllare ≫
≪ certo che possiamo,ci dia l'indirizzo velocemente≫
≪ 19 Rue du Maréchal Foch ≫
≪ grazie,arriviamo≫
≪ arrivederci ≫

Le mani tremano,sudo freddo,le gambe non reggono il peso del corpo.
Mi avvio alla macchina,metto in moto intenta a raggiungere la via data ai poliziotti.
Nella mente ho solo un'immagine: il vecchio signor Clement e la sua espressione assetata di vendetta.

**

La polizia è già sul posto,in pochi secondi si accanisce contro la porta della graziosa villetta dalle grandi vetrate trasparenti.
Il portoncino dell'abitazione è a terra,intorno alla villa si è raggruppata una folla: gli abitanti delle case adiacenti,che spaventati dal violento tonfo,sono venuti a vedere.
Sento un urlo,un uomo è a terra.
È il padrone di casa,come sospettavo.
Avevo ragione.

ma Lui dov'è?

Dalle grandi vetrate illuminate vedo passare un tenente in divisa,intento a ispezionare la zona,speranzoso di trovare il colpevole.

C'è qualcuno dietro di lui.
È Lui.

Vedo passare un'ombra scura,tetra,messa in contrapposizione con la luce gialla della villetta.
L'ombra tende la mano,ha una pistola.

Soni paralizzata,non riesco a fare nulla,il mio corpo non risponde ai comandi dati.
Vorrei urlare,non riesco.
Vorrei correre,non riesco.

L'ombra punta il dito sul grilletto,prende la mira e preme.
Prima l'urlo terrificante,poi il silenzio.
Le vetrate si sporcano di sangue.
La folla intorno alla casa è agitata: tutti si muovono confusamente,alcuni corrono via,altri coprono il viso ai figli,e altri ancora si infilano in macchina e mettono in moto.

Tutti tranne me.

Io sono ferma,con i occhi puntati contro gli schizzi di sangue che imbrattano la enormi finestre illuminate.

Anche oggi il sangue degli innocenti è stato versato.
E la prossima sarò io.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 21, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'uomo di polvereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora