Capitolo 30

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Sbuffo per l'ennesima volta ascoltando Madison che mi sgrida riguardo a Shawn. Ognuno dei ragazzi mi ha guadato in modo diverso, chi con comprensione, chi con compassione e chi con irritazione.
Alcuni di loro non capiscono che non lo faccio per dispetto, ma solo perché non voglio che mi si avvicini per poi ricadere in ciò che avevamo prima.

‹‹Hai finito con questa ramanzina?›› chiedo atona alla mia migliore amica.

‹‹Si. Ma hai almeno ascoltato quello che ti ho detto?››

‹‹No.›› dico facendole un sorrisetto provocatorio.

‹‹Io ti ammazzo.›› sibila buttandomisi addosso.

Iniziamo a prenderci a cuscinate, attirando l'attenzione di tutti gli altri. Osservano la scena per qualche momento, poi si guardano negli occhi e spariscono.
Intanto io continuo a cercare di schivare i colpi di Madison; qualche secondo dopo ogni ragazzo torna con in mano un cuscino per poi buttarcisi addosso.

‹‹Vi odio! Tutti!›› dico prendendo colpi da ogni parte.

Non riesco a vedere nemmeno da dove arrivano!

‹‹Te li meriti!›› dice Madison.

‹‹Non ho fatto niente di male!›› dico cercando di coprirmi.

‹‹Sei un idiota.›› dice Nash.

‹‹Grazie Nash, anche tu lo sei. Travis dammi una mano!›› dico lamentandomi.

‹‹Se la aiuto poi picchiate anche me?›› chiede.

‹‹Ma che picchiare! Sei grande, grosso e vaccinato! E poi non era il tuo motto aiutare una donzella in difficoltà?››

‹‹E va bene, ti aiuto!›› dice buttandomisi addosso per proteggermi.

Grazie al cielo!

‹‹Ringrazialo, fosse per me non avrei smesso!›› dice Madison arrabbiata.

‹‹Calmati Mad, ha fatto la sua scelta. Ci sarà un motivo.›› mi difende Lena.

‹‹Il motivo è che è scema! Dopo tutto quello che ha fatto lui la rivuole anche indietro!›› dice lei puntandomi contro il dito.

‹‹Basta con questa storia! È finita, l'ho capito che non sei una grande sostenitrice di Isaac, ma almeno contieniti!›› dico ormai stufa.

‹‹Sentite ragazze, chiudiamola con questa storia. Tu non puoi scegliere al suo posto e lei ha il diritto di sbagliare.›› dice Cameron.

‹‹Ma dovrebbe imparare dai suoi errori, invece no!›› dice gettando le braccia all'aria.

‹‹Fatti gli affari tuoi. Un altra parola e hai chiuso con me.›› urlo esasperata.

‹‹Bene. Ma non venire a piangere da me quando litigherai con Isaac.›› dice andando in camera sua.

‹‹Non lo farò!›› urlo prima che sparisca dalla cima delle scale.

Giuro che non succederà mai; non le darò questa soddisfazione. Fosse l'ultima cosa che faccio!
***
Dopo varie discussioni su cosa fare oggi, ci siamo finalmente decisi ad andare ad esplorare come l'anno scorso i dintorni.
Tiro fuori dalla valigia un maglione pesante insieme a sciarpa, cappello e guanti da indossare dopo; controllo la macchina fotografica mentre aspetto che Travis finisca di farsi la doccia. Quando esce dal bagno una nuvola di vapore si fa strada nella nostra stanza, avvolgendola con il suo calore.

‹‹Sei sicuro di non esserti fatto la doccia ma la sauna?›› domando con un pizzico di ironia.

‹‹E tu sei sicura di non aver bevuto del latte avariato? Sei acida da ieri.›› dice frizionando i capelli con l'asciugamano.

‹‹Sto bene, sono solo infastidita. Non posso mai fare niente.››

‹‹Non dire sciocchezze. Io appoggio ogni tua scelta.›› dice sedendosi affianco a me.

‹‹Madison no, eppure è la mia migliore amica e mi conosce meglio di chiunque altro.›› mormoro giocherellando con il bottone dei jeans.

‹‹Quindi è questo che ti infastidisce. Perché non vai a parlarle e cerchi di risolvere se ti fa stare male?›› chiede accarezzandomi una guancia.

‹‹Perché è testarda e non mi darà mai ascolto. Lei non sa guardare fuori dai suoi schemi.›› dopo per poi sospirare.

‹‹Allora lascia passare del tempo. Vedrai che le passerà e tornerà da te.››

‹‹Va bene.›› mormoro con un filo di voce.

‹‹Non essere triste. Vieni qui.›› dice stringendomi tra le sue braccia.

Mi faccio stringere per un po' prima di andare a prepararmi in bagno.
Un quarto d'ora dopo sto preparando insieme alle altre ragazze dei panini da portare con noi per mangiarli a pranzo; se prendiamo una strada diversa da quella della scorsa volta magari riusciremo a trovare un posto dove poterci sedere.
Ci infiliamo tutti i cappotti per uscire e ci sistemiamo nelle macchine pronti per stare a contatto con la natura.
Aspetto di arrivare ascoltando della buona musica e guardando le foto nella mia fidata compagna di viaggio. Quando finalmente arriviamo prendiamo dal bagagliaio gli zaini con il nostro pranzo e ci avviamo all'interno di un sentiero.
Osservo i grossi e alti pini intorno a noi mentre cerco di non cadere in mezzo alla neve che ci circonda. Devo ammettere che respirare un po' di aria pulita è un toccasana per me e il mio stress; nel frattempo accendo la macchina fotografica e inizio a scattare alcune foto.
Fotografo i miei amici, il sole che filtra tra i rami, gli scoiattoli che si nascondono tra le foglie e caccio un urlo quando per scherzo Taylor mi si para ad un palmo di naso dall'obbiettivo.

‹‹Se vuoi farmi morire sei sulla buona strada!›› dico mentre cerco di rallentare il battito del mio cuore.

Intanto gli altri si piegano in due dalle risate.

‹‹Come sei tragica! Al massimo ti poteva venire un infarto, ma non è il tuo caso!›› dice tirandomi verso di lui.

‹‹Ehi! Così scivolo!›› dico mentre mi aggrappo al suo busto.

‹‹Andiamo fotografa dei miei stivali.›› dice prendendomi per mano.

‹‹Dove andiamo?›› chiedo.

‹‹In un posto dove potrai scattare altre foto.›› dice mentre si tocca l'anello al naso.

‹‹Quando te lo sei fatto?›› domando osservandolo.

‹‹Questo? Un mesetto fa.›› dice toccandolo.

‹‹Wow. Io volevo farmi un tatuaggio.››

‹‹Che cosa vorresti farti?›› chiede guardandomi a bocca aperta scioccato.

‹‹Ancora non ho deciso. Che c'è? Guarda che è una cosa normale.›› dico guardandolo in tralice.

‹‹Scusa, è solo che non è una cosa molto da te.››

‹‹Ho cambiato idea. E poi sono cambiata anche io.››

‹‹È vero. Beh, potresti venire con me, anche io ne devo fare uno.›› dice.

‹‹Ci penserò. Voglio essere sicura di cosa tatuarmi prima di andare.››

‹‹Cosa ti piacerebbe disegnarti?››

‹‹Stavo pensando ad una mezzaluna. Dietro l'orecchio.››

‹‹Ha un significato?››

‹‹Certo, altrimenti non lo farei. Ognuno di noi ha un lato nascosto che mostriamo solo alle persone di cui ci fidiamo e la luna rappresenta il mio lato oscuro.›› concludo.

‹‹Non sono d'accordo, tu puoi solo essere la luce delle persone. Sei solare, quando fai qualcosa che ti piace ti brillano gli occhi e so che sei piena di passione.››

Non rispondo, onestamente non so cosa dire e tantomeno pensare.
Sarà anche così, ma per il momento non vedo molta luce. Quando finirà questo tunnel fatto di cupidigia?

Never Say Never || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora