Cap. 2.

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Leggeri brividi di freddo e sorpresa mi percossero la pelle non appena la porta della stanza si aprì.

Il volto dell'inserviente crudele mi apparve davanti in un battito di ciglia, e nuovi brividi di paura cominciarono a farsi strada nelle mie viscere.

- ciao bellissima! Dormito bene anche questa notte?!

Si avvicinò a me e i suoi occhi scuri incontrarono i miei due occhi terrorizzati.

- Mmm, vediamo un po di farti fare pipì, che ne dici??

E subito approfitto per mettermi una mano sulla mia intimità, coperta solo dalla stoffa leggera delle mie mutandine.

Il senso di impotenza mi pervase completamente quando iniziò a massaggiarmela con foga, stando attento a premere bene sul mio punto più sensibile.

Smise di colpo e mi slego le gambe, mi tirò su in piedi e mi strattonò verso l'altro locale della stanza, tenendomi per i lacci sulla schiena.

Il pavimento gelido delle piastrelle sotto i piedi nudi mi fece immobilizzare e subito dopo lui mi spinse dentro la stanza.

Prese l'oro delle mie mutandine e le tiro giù fino alle caviglie, lasciandomi nuda e completamente vulnerabile.

Non mi ero ancora abituata al fatto di espormi così tanto, e lui se ne accorse.

- ti vergogni di me, signorina??! dopo giochiamo un po' noi due ..

Disse mentre prendeva in mano la mia topolina stringendola e guardandomi dritto negli occhi. Mi mise una mano sulla guancia, accarezzandomi.

Era quasi dolce. Quasi. Ma lo odiavo troppo e non avrei mai potuto provare sentimenti positivi nei suoi confronti.

Mi fece quindi fare pipì e una volta finito mi pulì per bene, soffermandosi più del necessario.
Mi rivestì e mi riportò vicino al letto,
dove c'era una grande sedia di velluto nero.
Mi fece sedere e mi legò le caviglie ai ganci delle gambe della sedia e la pancia contro lo schienale.
Ero completamente immobilizzata.

- aspettami qui tesoro che ti porto la colazione! Disse Sogghignando.

Ritornò pochi minuti dopo.

- ora togliamo questo coso.
Mugolai qualcosa e lui liberò completamente la mia bocca.
Il gusto di gomma dell'oggetto mi provocò un senso di voltastomaco, che fu subito rimpiazzato da quello dei cereali che mi stava imboccando.

- apri bene la bocca e non fare storie, altrimenti dopo sarò cattivo con te.

Avrei voluto replicargli che lo era già tutto il tempo! Quel bastardo stava peggiorando la mia situazione già instabile. Tuttavia rimasi zitta. Non volevo subire torture già alla mattina.

Una volta finito il pasto mi mise con forza la borraccia in bocca facendomi quasi strozzare con il tè alla menta, già freddo da molto tempo.

Bevvi tutto D'un solo fiato e prima che potessi riprendermi un minimo mi rimise in bocca lo strumento di gomma.

- questa volta ho intenzione di farti qualcosa di nuovo, per prepararti bene al giorno in cui sarai tutta mia..Stai tranquilla non farà tanto male... Almeno .. Se io non vorrò fartelo. Ahahaha

Altri brividi mi percorsero la schiena aspettandomi quali altri supplizi avrei dovuto sopportare.

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