Tu non sei lei. Sei Caitlin Snow

196 5 10
                                    

" Credi dovremmo svegliarla?"
"No, è tanto carina e ieri non è stata una giornata esattamente tranquilla. Solo mi chiedo perché non è andata a casa." Temevo ci fosse qualcosa che non andava e per questo non voleva andare nel suo appartamento.
E credo che anche Cisco avesse la stessa idea.
"Ehi, Barry guarda... sono test per la materia oscura. Credi Cait pensi di essere un meta?"
Disse lui prima guardando il computer e dopo cercando rifugio nella mia risposta.
Non potevo crederci, Cait con dei poteri?
Va bene l'uomo più veloce del mondo, ma ero abituato a Caitlin senza poteri.
Perché non ci aveva detto quello che le stava succedendo?
Scossi la testa:" Forse...ehm non lo so, le sta accadendo qualcosa di strano e voleva controllare. Ci sono i risultati?"
Era sorpreso quanto me; controllò il computer:" I test non sono finiti, ma fin'ora c'è qualcosa di strano, un'anomalia."
Iniziò a mangiarsi le unghie, era visibilmente preoccupato e lo ero anch'io, poi ebbi l'illuminazione:
"Cisco..." Mi misi le mani dietro la nuca "...non è che a causa di flashpoint diventerà lei...?"Avevo gli occhi lucidi e anche il mio amico. Non se lo meritava, non proprio lei.
Mi sarei voluto picchiare da solo... Avevo fatto del male a Cait, alla mia Cait.
"Ehi non è detto, forse sono altri poteri o forse non li ha proprio. Tranquillo."
Si stava trattenendo per non piangere e svegliare l'amica, ma lui presto divenne come le cascate del Niagara.
Una lacrima solcò il mio viso, così come tante altre.
Mi sedetti su una sedia, non riuscivo a stare in piedi.
"Sono un idiota. È tutta colpa mia... se solo avessi avuto più autocontrollo tu e Cait non sareste in questo casino."
"Beh se è per questo neanche Diggle."
Girai la testa verso di lui, vedevo sfocato per le lacrime e avevo gli occhi gonfi, ma anche lui non era messo bene; non era più arrabbiato...non mi aveva perdonato, ma non mi odiava più.
"Giá, Felicity non è brava a mantenere i segreti. Deve essere un peso enorme tutto questo."
Annuì:" Lo è. Cisco spero che un giorno tu mi possa perdonare, sei il mio migliore amico."
" Ci sto provando, forse un giorno tutto tornerà uguale, almeno per noi...lei..."
Si riferiva a Caitlin.
Era così forte, stava affrontando la cosa da sola e non dava segni di preoccupazione, anche se io avrei dovuto accorgermi di quel che passava.
Lei si girò sul fianco sinistro e poi aprì gli occhi, io velocemente mi ascugaì le lacrime.
Si mise seduta sul letto e arrossì quando si accorse di noi:" Ehi ragazzi... che ci fate qui?"
" Che ci fai tu qui?" Cisco era visibilmente preoccupato.
" Perché non ci hai detto quello che ti sta accadendo? Noi ti possiamo aiutare, siamo come una famiglia."
Caitlin guardò il computer con le analisi e probabilmente pensò :' Almeno non sono finite, se no Cisco avrebbe avuto un infarto.'
" Non volevo farvi preoccupare, prima volevo capire se potevo fare qualcosa per questo."
Voleva farci vedere cosa poteva fare, ma si limitò a guardare per terra.
" Da quanto tempo?" Dovevo saperlo così averi capito da quanto tempo non mi sono accorto che una delle persone più importanti della mia vita stava soffrendo a causa mia.
" Non è importante." Disse lei.
" Cait, da quanto tempo?"
"Circa due mesi, ma non dovete preoccuparvi ora gestiremo insieme la cosa."
Di nuovo mi misi a piangere, lei e Cisco, i miei migliori amici, stavano soffrendo a causa mia.
"Ehi Barry, no non piangere." Lei vení da me, si inginocchiò e mi asciugò le lacrime.
Era così dolce, le strinsi le mani e la abbracciai.
Stare nelle sue braccia o solo vicino a lei era bellissimo, mi faceva sentire a casa e sentivo le farfalle nello stomaco.
Si staccò e andò ad abbracciare Cisco, poi prese la sua borsa:" Che poteri sono?"
Dovevo sapere se stava diventando Killer Frost, mi sembrava impossibile, a malapena si sumiglivano!
Ci girammo verso di lei :" Sono fred..."
"Ciao ragazzi!"
Era arrivata Iris; da un po' di tempo non sopportavo la sua presenza.'Come faceva a piacermi da piccolo?' Mi domandavo.
Ma lei cercava di avvicinarsi sempre di più. Chissà cosa le saltava in testa.
Cait non aveva finito di parlare, ma io e Cisco avevamo già capito.
Lei aveva un espressione triste; avevo ragione, ma non volevo averla.
"Ehi, come va? Mattinieri oggi?"
Caitlin la salutò per prima :" Ciao Iris, ciao ragazzi."
"Aspetta stai andando a casa?" Le chiesi.
"Sì, perché?"
"Posso accompagnarti se vuoi."
"Beh... se proprio insisti."
Diedi una pacca sulla spalla a Cisco, presi la giacca e uscimmo dai laboratori.

I love you, Barry Allen || SnowbarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora