PROLOGO
Mi chiamo Alexia,per gli amici Alex.
Vivo a Londra con i miei genitori, perché mio padre ha avuto un posto di lavoro qui.
Ha capelli lunghi e castani, occhi azzurri che sembrano rubini e sono -diciamo- magra.
Sentii suonare quell'arnese chiamata "sveglia".
Io:Chi cazzo ha inventato questo arnese, deve andare all'inferno!
Lanciai imprecazioni contro quell'aggieggo mentre cercavo di spegnerlo.
Quando finalmente ci riuscì mi si aprirono le porte del paradiso.
No, invece no. Appena la spensi senti mia madre urlare dal piano di sotto.
Mamma:Alexia sveglia! Sono le 7:10! Farai tardi a scuola!
Certe volte mi viene voglia di tiragli qualcosa addosso, non so, un masso potrebbe andare bene?
Mentre pensavo tra me e me, scendendo le scale, sentii un odore provenire dalla cucina: Brioche alla Nutella.
Come un razzo arrivai in cucina, dove in un batter d'occhio avevo già preso la mia brioche.
Io:Buongiorno mamma! Buongiorno papà!
M/P: Buongiorno Alexia!
Mi voltai verso il "bellissimo" orologio nero appeso in cucina. Segnava le 7:30.
Finì velocemente la mia colazione e corsi in camera mia. Mi lavai e mi misi una felpa blu, i jeans strappati e le mie converse nere alte. Presi lo zaino e le chiavi di casa e uscì.
Arrivai a scuola e corsi incontro le mie amiche Jane e Samantha.
Jane aveva capelli biondi e occhi verdi, e Samantha capelli neri e occhi marroni.
Le salutai e sentii un gruppo di ragazzine urlanti riunite in un cerchio. Potranno essere del primo o del secondo anno.
Io facevo il quinto.
Io: Che cosa succede qui?
J:Non lo so.
S:Andiamo a controllare?
I/J: Ok.
Ci avvicinammo a quel gruppo di ragazzine urlanti, e vedemmo.....
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Ragazze questo è il prologo della mia ff.
SICCOME È LA MIA PRIMA FF. CHE SCRIVO VI POTEVO CHIEDERE SE POTEVATE SCRIVERE NEI COMMENTI COSA VE NE PARE E COSA NO VA COSÌ DA MIGLIORARLA.
BACI
xxAlessiaxx
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Un amore all'improvviso
FanfictionPrologo Mi svegliai sentendo il rumore di quell'arnese infernale chiamata 'Sveglia'. Con la mano allungata verso il comodino cercavo l'interruttore della sveglia mentre lanciavo imprecazioni contro quell'arnese. Quando finalmente la riuscì a spegne...