Dopo aver ringraziato Ferdinando le due amiche entrarono nella camera guardandosi intorno affascinate.
I pavimenti in marmo scuro venivano risaltati dai mobili chiari.
Il letto matrimoniale dava le spalle ad un'enorme vetrata coperta da tende di pizzo bianche che lasciavano intravedere i colori pastello del tramonto ormai alla sua fine.
Nadia aprì la porta del bagno e i suoi occhi si posarono sulla grande vasca idromassaggio che faceva angolo vicino alla cabina doccia.
<Carlo vieni qui>
La ragazza subito raggiunse la sua amica ed entrambe pensarono alla stessa cosa.
Senza troppi convenevoli aprirono l'acqua alla temperatura ideale e dopo essersi spogliate si immersero.
Al contatto con quel calore Nadia sentì gli ultimi sprazzi di adrenalina lasciare spazio alla stanchezza,si sistemò meglio e si lasciò cullare dal calore dell'acqua.
Finalmente poteva concedersi quel relax che desiderava da tutto il giorno. Aveva le gambe pesanti a causa della corsa e il suo cuore continuava a battere veloce. La cosa strana era che la causa non era più la folle fuga,ma la ragione si trovava in quella casa.
Lei stessa continuava a ripetersi che non poteva essere possibile che un uomo con un solo sguardo non potesse catturarti l'anima, ma era proprio quello che era successo. Non era razionale,ne comprensibile,ma la sua mente era già irrimediabilmente attratta da lui, così come il suo corpo sentiva ancora la sensazione di quegli occhi addosso.
Si concesse un lungo sospiro e cercò di non pensarci.
<Cosa devo fare?>Chiesead un tratto Carlotta a voce bassa esternando la domanda che le ronzava in testa da un po'.
<Penso che dobbiate parlare,ascolta ciò che ha da dire e solo dopo prenderai una decisione.>
Carlotta guardò la sua amica riconoscente,era sempre presente per lei e anche se sapeva di avere un carattere un po' esagerato a volte Nadia non glielo aveva mai fatto pesare.
Erano molto diverse, una l'antitesi dell'altra, ma nonostante tutto erano grate al destino che le aveva fatte incontrare.Il vapore aveva ormai invaso la stanza e il silenzio teneva loro compagnia.
Avevano bisogno entrambe di qualche minuto per mettere insieme pensieri, dubbi e paure che vorticavano velocemente nelle loro menti.
Ognuna immersa nei proprio pensieri si fecero cullare dal tepore e dal dolce aroma dei sali, poi avvolte dagli asciugamani morbidi tornarono nella camera dove faceva capolino una valigia adagiata sul letto.
Dentro vi erano vestiti,dentifricio,spazzolino,intimo così si vestirono pronte per affrontare la situazione con Massimiliano.
Scesero le scale immerse nell'assoluto silenzio dell'enorme villa e si avvicinarono piano alla stanza dove erano state poco tempo prima,ma non c'era nessuno.
Continuarono a camminare nel labirinto dei corridoi,finché Nadia si trovò a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
Alzò lo sguardo per incontrare di nuovo quegli occhi glaciali che avevano la capacità di annullare ogni sua razionalità.
Si guardarono rapiti proprio come quel pomeriggio, sembravano due poli opposti che non potevano far altro che attirarsi.
<Ehm.. scusaci Nicolas non riuscivamo a trovare nessuno.>Carlotta aveva trovato il coraggio di parlare e spezzare quell'atmosfera imbarazzante.
<Venite>Ordinò lui e le due ragazze si ritrovarono a seguirlo senza remore.
Nadia guardava quelle spalle larghe che la precedevano, Nicolas aveva il portamento di un nobile, così coordinato ed elegante .
Le accompagnò fino alla camera da pranzo dove la tavola era già stata preparata e dove Massimiliano pensieroso guardava il paesaggio al di fuori dalla finestra.
Appena Carlotta mise piede nella stanza e vide il suo fidanzato si paralizzò e sentì il cuore impazzire.
Erano mesi che erano insieme,ma la sua vicinanza provocava in lei la stessa sensazione del primo giorno in cui lo aveva incontrato.
Lui staccò gli occhi dalla finestra e li ancorò a quelli della sua piccola fidanzata che oggi sembrava ancora più indifesa.
Non avrebbe mai voluto ferirla e sapere che l'aveva addirittura messa in pericolo gli faceva odiare se stesso.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa una donna sulla cinquantina entrò spingendo un carrellino pieno di vassoi.
Nicolas si sedette a capo tavola,aspettando che anche gli altri prendessero posto.
Massimiliano prese posto al suo fianco e dall'altro lato Carlotta.
Nadia invece fece il giro per andarsi ad accomodare di fianco alla sua amica.
<Buonasera signora>Disse gentilmente passando di fianco alla governante che con un timido sorriso rispose<Buonasera a lei signorina.>
Dopo che tutti si erano accomodati la donna iniziò a servire la cena.
Il silenzio stava diventando assordante per Nadia che riusciva a sentire solo il rumore ferroso delle posate.
Si voltò verso Nicolas che la stava guardando e si sentì di nuovo paralizzata dal suo sguardo.
<Ho riportato la moto al suo proprietario.>Massimiliano le disse dopo aver ingoiato una generosa quantità di vino rosso.
<Davvero?>
<Si mi ha detto che un diavolo tentatore gliel'aveva rubata sotto i suoi occhi.>
Nadia lo guardò con aria interrogativa.
<Ha detto che la ragazza più bella che avesse mai visto era salita sulla sua moto ed era partita a tutta velocità. "Speravo venisse lei a riportarmela così avrei potuto fare la sua conoscenza" mi ha detto alla fine.>
Nadia continuava a guardarlo confusa,come poteva una persona che era appena stata derubata parlare così?!
Di fianco a lei vedeva le spalle di Carlotta alzarsi e abbassarsi ed era già pronta all'attacco di pianto che ne sarebbe seguito,ma la sua amica iniziò a ridere sempre più forte.
<Non ci posso credere.>Disse tra una risata e un'altra<Gli stavi rubando la moto e l'unica cosa a cui è riuscito a pensare è a scoparti. Sei davvero unica.>
<È lui che è un pazzo,non è mica colpa mia.>Si difese Nadia.
<No il problema è che tu non ti rendi conto dell'effetto che hai sugli uomini.>
<Mah.>riusci a dire Nadia senza capire appieno la situazione. Però era felice che questa cosa aveva ridato il sorriso alla sua amica,quindi più leggera di prima iniziò a mangiare la pasta fumante davanti a lei.
<Massi ti ricordi quella statua orrenda che ti ostinavi a mettere in bella mostra all'entrata?>Chiese Nadia.
<Si>
<È andata distrutta>Lo informò teatrale<Quando l'ho vista a terra in mille pezzi mi sono sentita più serena,finalmente non avrei più rivisto quell'obbrobrio.>
<Quello era il mio oggetto più prezioso e tu lo denigri così?>
<Non ho mai visto niente di più brutto,ti hanno fatto un favore a farlo fuori. Dovresti ringraziarli.>
<Vuoi farmi incazzare?>
<Lungi da me. Volevo solo informarti tutto qua.>Disse con faccia angelica ripensando ancora a quella statuetta. In tutto quel tempo ancora non era riuscita a capire cosa rappresentasse,era un'accozzaglia di soggetti senza senso che le incuteva tristezza ad ogni sguardo.Continuarono a cenare in un clima di imbarazzo,Nicolas si limitava ad annuire quando veniva chiamato in causa,mentre Carlotta si era chiusa di nuovo a riccio.
I battibecchi tra Nadia e Massimiliano erano l'unica cosa che rendeva quella serata meno deprimente.
Quando finalmente quell'interminabile cena ebbe fine Nadia si alzò e si rivolse alla governante<Grazie infinite signora era tutto buonissimo.>
La donna che non era abituata a tanta gentilezza sorrise imbarazzata.
<Bene io e Nicolas adesso andiamo a dormire.> disse Nadia e quando sentì i occhi di tutti su di lei si rese conto della frase che aveva appena pronunciato e cercò di rimediare alla gaffe.<Io andrò a dormire nella mia camera e Nicolas nella sua ovviamente,mentre voi restate qui a chiarire.>si avvicinò all'orecchio di Massimiliano<Vedi di fare il bravo,altrimenti ti ammazzo.>
<Buonanotte Nicolas>L'uomo la rispose con un cenno del capo e Nadia contenta che quella catastrofica giornata stesse per finire si diresse nella sua camera .
Si tuffò sul letto con ancora le scarpe,era davvero al limite,sentiva il corpo pesante e la mente piena di quell'uomo.
Da quando quel pomeriggio i suoi occhi si erano posati su di lui non riusciva a non pensarci.
C'era qualcosa di arcano,di sconosciuto,di inspiegabile che la attirava.
Lo aveva osservato bene durante la cena ed era un uomo che faceva indubbiamente effetto su ogni donna che incontrava.
Ma quello che lei sentiva era inesplicabile.
Quando incrociava i suoi occhi veniva travolta da mille emozioni e per lei era tutto così assurdo.⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕
Anche se la frase di Nadia era stato un errore non gli sarebbe dispiaciuto condividere il suo letto con lei.
Nicolas aveva guardato quella ragazza uscire dalla stanza e poco dopo si era alzato anche lui per andare nel suo ufficio.
Era stata una strana giornata e nonostante le due ragazze avessero portato un grande caos in qualche modo erano riuscite ad alleggerire un po' la situazione.
Gli ultimi giorni infatti erano stati molto pesanti e lo si poteva capire anche dallo sguardo dei suoi uomini.
Tutto si stava complicando e sapeva che il maggiore dei Ferro non era un tipo da prendere alla leggera.
Aveva iniziato la sua guerra e l'avrebbe portata avanti fino alla sua vittoria.
Non faceva una colpa a Massimiliano,perché nonostante il suo temperamento era sempre riuscito a contenersi.
Quella volta però il suo istinto aveva preso il sopravvento. Ciò che non riusciva a sopportare era il veder ferire senza alcun motivo persone innocenti.
Nicolas aveva sentito che in passato anche lui era stato vittima di cose del genere e quello doveva aver influenzato tutta la sua vita.
Aveva di fronte a sé una dura battaglia e doveva usare tutta la sua razionalità per vincerla.
Ferro si era mosso in fretta,senza dargli il tempo di preparare un piano e questo lo aveva colto alla sprovvista,ma non poteva rappresentare una scusante per arrendersi.
Era arrivato dov'era grazie alle proprie forze,a mille sacrifici e a sofferenze inimmaginabili.
Aveva un obiettivo nella vita e la presenza di un nemico non sarebbe stata un ostacolo,non avrebbe permesso a nessuno di intromettersi nei suoi piani.
È vero Ferro gli aveva dato del filo da torcere,ma era arrivato il momento anche per lui di agire e se la situazione lo avesse richiesto non avrebbe esitato a farlo fuori con le sue stesse mani.
Nessuno poteva permettersi di entrare nel suo territorio,fare affari con i suoi clienti e tanto meno entrare nella casa di uno dei suoi uomini e metterla a ferro e fuoco.
Massimiliano gli aveva raccontato che il suo appartamento era ormai irriconoscibile,avevano distrutto quasi tutto e gli avevano lasciato una scritta sulla porta con l'aiuto di una chiave.
"Ti troverò e pregherai."
Era quella la minaccia che il più piccolo dei Ferro gli aveva mandato,ma quel ragazzino viziato non aveva ancora capito che gli unici che avrebbero pregato per la loro vita sarebbero stati loro.
L'arrivo di Nadia aveva però scombussolato il suo umore. Non riusciva a capacitarsi della strana sensazione che la presenza di lei gli procurava.
Era una bellissima ragazza, questo era fuori di dubbio ma non giustificava ciò che sentiva.
Prese un bicchiere, lo riempì di whisky e lo bevve d'un sorso. Non era il momento di lasciarsi andare a sentimentalismi o cose del genere. Nella sua vita aveva un unico desiderio, la vendetta era la sua costante e la presenza di una donna non avrebbe influenzato i suoi piani.
Aveva speso tempo, fatto cose indicibili e ogni volta era stato un buco nell'acqua. Quando pensava di aver fiutato una pista si era ritrovato al punto di partenza.
Ferro e la sua testardaggine dovevano essere messi al loro posto affinché lui potesse ricominciare presto la sua ricerca.
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Non Ti Odio
عاطفيةFuggire dal passato non è mai semplice. Quel buio che ti porti dentro è sempre lì,presente,come un'ombra,un'oscura entità che sarà con te eternamente. <<<Personaggi, eventi e luoghi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. >&g...