Capitolo 16

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Caleb’s pov

Sono due giorni che cerco la mia ex ragazza per la città, in ogni bar di Chicago, persino in diversi hotel della zona.
Ho bisogno di parlare con lei, è l’unica persona che ha contatti con mio padre, ed io devo assolutamente sapere che cosa vogliono da me.
Sembra sparita dal nulla, non risponde alle mie telefonate e neanche dopo aver aspettato una notte intera sotto casa sua, sono riuscito a incontrarla.
Ho provato a lasciarmi alle spalle la situazione, aspettando il giorno in cui avrebbero avvisato Derek per una prossima mossa, ma dopo una settimana mi sono arreso.
Dovevo almeno tentare, anche se ho fallito miseramente.
La mia mente è sconnessa.
“Caleb ci sei?” Domanda Jocelyn al mio fianco.

Invece di ascoltare sua madre mentre prepara i biscotti alla nutella, sono impegnato a far lavorare il mio cervello, risultando maleducato.
Oggi pomeriggio partirà per un viaggio di lavoro, la mia ragazza mi ha spiegato che ultimamente capita spesso, e ho deciso volutamente di venire a conoscerla per una mia curiosità personale, e perché è giusto che sappia con chi sta sua figlia mentre lei sarà presente.
“Scusatemi, non sono in forma…” Mento a entrambe, giustificando il mio comportamento da menefreghista.

“Hai bisogno di qualcosa?” Chiede la madre di Jocelyn.

“No signora Miller, grazie per l’apprensione.” Annuisce facendomi capire che ha non devo preoccuparmi, prima di sorridermi come farebbe una mamma con il proprio figlio.
Fin da subito si è dimostrata una donna molto cordiale, e nonostante le mille domande sulla mia vita, sono riuscito a cavarmela dimostrando una buona impressione.
E’ una bellissima donna, ora capisco da chi ha preso tutto questo fascino Jocelyn.
L’amore che provano l’una per l’altra è palpabile, e nonostante il marito che è venuto a mancare troppo presto, si respira un’aria di famiglia, la stessa che avrei voluto per me.
Dopo un’ora passata a parlare si è offerta di cucinare i suoi famosi biscotti, e così eccoci qui in cucina a farle compagnia mentre li prepara.
“Stasera dormirai a casa di Denise?” Domanda rivolgendosi a sua figlia.

“Io…beh…a dir la verità avevo pensato di dormire a casa di Caleb.” Mi guarda con le guance rosse prima di girarsi verso di lei.

“Non c’è nessun problema.” Scrolla le spalle con leggerezza, lasciando entrambi di stucco.

“Non guardatemi come se fossi pazza…mi fido di questo ragazzo, e se dovessi sbagliarmi, sappi che non vedrai più la mia bambina.” Precisa puntandomi un dito contro, scoppiando a ridere.

“Non succederà, ci tengo molto a Jocelyn.” Preciso con tutta la sincerità di questo monto.
La mia ragazza mi stringe la mano da sotto il tavolo, e subito vengo rapito dal suo bellissimo sorriso.
Il telefono vibra nella mia tasca, costringendomi a interrompere la luce che vedono i miei occhi, sprofondando nel buio non appena leggo il messaggio da parte di Derek.
Si sono fatti vivi, ti aspetto a casa mia. Balzo in piedi senza accorgermi delle occhiate che ricevo per il mio gesto folle.
Devo allontanarmi il prima possibile e raggiungerlo.
“Mi sono scordato di un appuntamento importantissimo! Ti spiego più tardi bimba, ti passo a prendere alle otto va bene?” Mi rivolgo alla mia ragazza che ha lo sguardo corrucciato.

“E’ stato un piacere signora Miller, la prossima volta assaggerò i suoi biscotti, glielo prometto.” Mi scuso ancora una volta, stringendole la mano prima di uscire da quella casa.
Non ho potuto salutare per bene Jocelyn, ma gli ho scoccato un bacio da lontano appena sua madre si è girata verso i fornelli.
Sarei voluto rimanere, ma non posso perdermi una notizia simile, e così nel giro di dieci minuti mi ritrovo sotto casa di Derek, con lo stomaco in subbuglio.
Scatto fuori dalla macchina, arrivando con due falcate alla porta d’ingresso.
Suono il campanello aspettando con ansia che apra, mentre mille ipotesi si fanno strada dentro di me.
“Non potevi passare dal retro come l’ultima volta?” Derek mi prende con forza il braccio trascinandomi all’interno dell’abitazione.

“Che cazzo ti prende? Non toccarmi!” Sbuffo togliendomelo da dosso.

“Potrebbero vederti Caleb, ho ricevuto una chiamata da parte di Diana, e sono preoccupato.” Ribatte sollevando lo sguardo verso il mio.

“C-che cosa ti ha detto?” Mi siedo sul divano senza chiedere il permesso, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.  

“Vuole vedermi domani alle undici vicino all’aeroporto, mi aspetterà dentro un SUV nero vicino alla fermata del bus. Ho pensato che potresti presentarti tu al posto mio.” Prova a dire, mentre il pavimento ai miei piedi si è aperto.

“Cristo, è l’unica cosa che posso fare.” Mi passo una mano tra i capelli stringendoli appena.
Mi alzo in piedi ragionando velocemente sul da farsi.

“E con Jocelyn? Cos’hai intenzione di fare?” Domanda alle mie spalle, con le mani dentro alle tasche dei pantaloni.

“Non le dirò niente, altrimenti finirebbe per seguirmi.” Esclamo in preda al senso di colpa.

Non so cosa mi aspetterà domani, so solo che ho un’intera serata da trascorrere con la mia ragazza e che devo godermela prima di buttarmi nell’inferno.

“Devo andare, grazie di tutto…sono in debito.” Gli rivolgo un’occhiata fugace, prima di aprire la porta di casa sua e uscire senza ascoltare la sua risposta.

//spazio autrice.
Sto andando all'estero in vacanza per un mese in auto, sono partita con la mia famiglia alle 3 di notte e dovremmo arrivare verso le 11 di sera.
Manca poco più di un mese e ricomincia la scuola.. 😩
(si, odio profondamente la scuola)

Domanda del giorno:
Qual'è la vostra serie tv preferita?
Teen Wolf, mi distinguo dalla massa ahaha💋

Kiss kiss, Giulia

⭐🌟⭐🌟

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