「Capitolo 10」:Sentimenti

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Era contro il petto di Bakugou. Sentiva i battiti del suo cuore, veloci. Il rossore sulle sue gote ricoperte di lentiggini si vinsero di rosso e si riscaldarono. Ora, i loro occhi erano collegati. Rubino con smeraldo. Poté comprendere che la situazione stava diventando davvero critica, e lui spostò lo sguardo, rimanendo però in contatto fisico con il biondo, che iniziò a parlare. «Ti volevano rapire per poi attaccare il castello e rapire tua madre, la Regina. Mi hanno detto solo questo, non so altro.»

Non vi credeva, perché doveva accadere proprio a lui? Lui che non aveva fatto mai nulla di male? Le lacrime iniziarono a solcare il suo viso addossato dall'imbarazzo, singhiozzando debolmente ed affondando la testa nel petto del biondo platino, che arrossí a sua volta, costringendolo più a sé. «È TUTTA COLPA MIA! SONO UN PESSIMO SUCCESSORE! COME POSSO DIVENTARE RE SE NON RIESCO NEMMENO A BADARE A ME STESSO E A MIA MADRE?!» Inizió a gridare, stringendosi più a lui. Bakugou addolcí il suo sguardo, ed, anche se controvoglia, accarezzó la schiena del diciannovenne, lasciandosi trasportare dei suoi singhiozzi sommessi.

Ci prese la mano, e gli piaceva accarezzargli un po' anche i capelli verdi, ricci e spettinati come le fronde degli alberi. «Smettila, Nerd di Merda. Non è frignando che risolverai le cose.» La sua affermazione lasciò di stucco Izuku, che alzò lentamente il capo. In quel momento, vide Katsuki sorridergli appena, trovò i suoi occhi di nuovo lucenti e gentili, e li trovò stupendi. Pensò al bacio avuto con Shouto, e desideró ardentemente darne uno migliore al ragazzo biondo dagli occhi rossi che aveva dinanzi. Perché uomo più bello sia caratterialmente che fisicamente non ne aveva mai visti.

«Poi, sei intelligente. Lo hai dimostrato sempre in questo periodo, anche se ti prendevo in giro. Perciò non dire tutte queste cazzate e calmati, ci sono io qui con te.» Izuku era felice, felice perché sapeva che Bakugou proponeva una grande stima in lui, e si strinse al suo petto muscoloso basandosi della sue carezze.

Un vortice di sentimenti sconosciuti lo colpí, proprio come Katsuki, che non si era deciso per un attimo di allentare la presa sul corpo del lentigginoso. «S-sì... Hai ragione, Kacchan.» Bakugou Inizió ad amare quel nome, così come aveva iniziato ad amare il verdino. Sapeva cosa voleva dire amare qualcuno per davvero, e non se ne vergognava affatto. «Io ho sempre ragione, Deku. Ed ora dormiamo, che è tardi. Domani andiamo a salvare Eijirou, così potremo attaccare i Villains.» E Deku sorrise, un sorriso radioso che illuminava le sue guance rosee.

Il giorno dopo, Deku si svegliò prima del biondo, e vide i primi raggi del sole illuminare i tratti del suo viso, sulla quale vi era dipinta un'espressione di pace, una pace che Izuku non aveva da notti insonni a guardarlo. E wow, si era innamorato dell'uomo più affascinante mai visto, che fosse però vero amore? Non lo sapeva, ma avrebbe voluto che così fosse stato. Perché voleva saperlo cosa voleva dire amare, perché era rimasto chiuso nelle mura del suo regno per troppo tempo. Avrebbe aiutahto Katsuki, e lui lo avrebbe aiutato a sua volta. Poneva già grande fiducia in lui, sempre.

Passarono così sempre più giorni, finì un mese, e sentiva che i battiti aumentavano sempre di più alla sua vicinanza, che i suoi occhi brillano al sol vederlo, le sue gote arrossivano ad un loro contatto. Era tornato anche il suo One For All, ma lo avrebbe utilizzato nel momento opportuno: all'incontro con colui che aveva ucciso suo padre, colui che aveva rapito sua madre, ma colui che gli aveva permesso di incrociare i suoi occhi con quelli vermigli del demone dai capelli biondo oro.

Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora