Notte stellata

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La festa del 4 Luglio era ormai alle porte e mancava soltanto un'ora al suo inizio. L'indipendenza americana era senza dubbio un evento importantissimo cui tutti gli studenti e i docenti erano chiamati a partecipare. Peccato che Jane non intendesse affatto recarvisi e che la sua migliore amica non fosse riuscita a evitare in alcun modo la sua assenza. Sicuramente, molti dei suoi colleghi di università si sarebbero chiesti cosa avesse di così importante da fare per non presenziare a quella manifestazione in cui, tra l'altro, avrebbe potuto divertirsi molto e magari conoscere qualche ragazzo della sua età a dir poco interessante.


Negli ultimi tempi, però, lo spirito allegro e gioviale di Jane non faceva più parte di lei e questo lo avevano notato persino i discenti con i quali aveva meno confidenza. Sembrava proprio che la giovane faticasse a riprendersi dalla segreta rottura con il professor Hunt e che soltanto uno studio 'matto e disperatissimo' riuscisse a distrarla abbastanza da non pensarci. Anche il tanto temuto esame di 'Estetica I', in effetti, era alle porte e questa volta la studentessa non avrebbe mai e poi mai contemplato un altro fallimento in ambito accademico.

***


Come ogni anno, Thomas Hunt si preparò accuratamente per la festa del 4 Luglio. Suo padre Mark teneva moltissimo alla realizzazione di quell'evento e all'epoca aveva fatto davvero di tutto affinché lo stesso venisse celebrato proprio alla Hollywood U, verso la fine dell'anno accademico. Vestitosi con degli abiti decisamente eleganti ma non così professionali, Thomas mise in moto la sua Jaguar per recarsi all'università. Non che fosse dell'umore adatto per festeggiare, a dire il vero (il suo sguardo era a dir poco spento e, dunque, parlava da solo); ma dato che il suo amico Jonas aveva insistito così tanto affinché lo accompagnasse, da buon amico qual era, non se l'era sentita di dargli buca e di rifilargli un secco e agghiacciante 'no', come d'altronde non aveva mancato di fare in altre circostanze.

Non appena giunse a destinazione, egli notò con sommo disgusto che una miriade di studenti si trovava già accalcata nell'atrio: come forse era lecito aspettarsi, regnava il caos più totale. Così, per evitare quell'orda di ragazzi, Hunt salì rapidamente le scale per avviarsi nel terrazzo. Il suo amico Jonas era già lì, alquanto elettrizzato, con indosso un bellissimo smoking nero e la cravatta bianca a esso abbinata.

"Amico mio, finalmente! Credevo non venissi più!" esclamò l'amico, dandogli una sonora pacca sulla spalla.

"Non immagini quanto traffico ho trovato sulla mia strada..." sospirò l'altro, esausto.

"Lo credo... non a caso è il 4 Luglio. Allora," gli domandò poi, con la sua solita verve "cosa mi racconti di bello?"

Hunt alzò un sopracciglio e lo guardò di sottecchi.

"Nulla di particolare" rispose poi, facendo spallucce.

"Avanti, non mentire..." lo incalzò Jonas"Deve pur esserti accaduto qualcosa di bello ultimamente."

"E sentiamo... cosa te lo fa pensare?"

"La sceneggiatura che hai riposto nel tuo ufficio..." continuò lui, analizzando la sua espressione con l'occhio di un critico d'arte qual non era, ovviamente, "Ti ho visto, non cercare di giustificarti... so che anche tu hai tra le mani la meravigliosa sceneggiatura di Jane McMiller e che la custodisci gelosamente nel tuo cassetto. E questo è un fatto a dir poco straordinario..."

Per nulla imbarazzato, Hunt confermò l'asserzione di Jonas.

"Esatto amico mio, possiedo anch'io quella sceneggiatura... e allora?"

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora