<<Co-come?>> Balbetto, quasi senza voce.
Lui mi fissa inespressivo.<<Hai sentito.>> Dice. <<Travis, il tipo che ti ha chiamato per poi farti scoppiare a piangere su un fottuto marciapiede. Chi è?>> Sbotta.
Lo guardo, cercando di non farmi tradire dalla voce o dagli occhi che sento bruciare e diventare lucidi.
Non ora, cazzo.<<Nessuno. Fatti gli affari tuoi, Dylan.>> Dico fredda.
Lui scuote la testa.
<<Dimmi chi è.>>
<<Perché lo vuoi sapere?>> Chiedo esasperata.
Lui non risponde.Alza le spalle e mi guarda con quegli occhi grigi terrificanti.
Mi volto, per non guardarlo in faccia, usando la spesa come scusa.
Torno, quindi, a mettere il cibo al suo posto, quando il mio cellulare squilla.
Sbuffo, ma prima che possa prenderlo, vedo Dylan afferrarlo.Mi precipito addosso a lui, tentando di rispondere e arrivare per prima, ma lui è più veloce.
<<Ancora.>> Annuncia.
È Travis, grandioso.<<Dammi il cellulare, Dylan.>> Alzo la voce, arrabbiata.
Lui ghigna, e fa per accettare la chiamata.<<Fermo!>> Urlo. <<Chi è?>> Chiede, freddo.
<<Che succede qua?>> Chiede Seth, dal corridoio.
<<Stanne fuori.>> Dice lui.Intanto il telefono smette di squillare, mentre fisso Dylan con sguardo truce e le lacrime agli occhi.
<<Dammi il telefono.>> Sussurro, con voce incrinata.
Lui mi fissa e non dice una parola.Il cellulare ricomincia a squillare. <<Merda.>> Dico, asciugandomi una lacrima.
<<Dylan, dai, dalle il telefono e non fare lo stronzo.>> Dice Seth, cercando di calmare le acque.
Dylan, invece, lo ignora e fa per rispondere.<<Se tu rispondi, quello mi ammazza. E poi ammazza te. Dammi quel telefono e ti dirò chi è Travis.>> Dico, alzando la voce.
Lui sorride, soddisfatto. Bastardo.
Mi dà il cellulare. Finalmente.
Rispondo.<<Che vuoi?>> Sbotto.
<<Ehi, ehi, calmati, bambola.>> Dice, ridacchiando.
Grandioso, è ubriaco.<<Hai bevuto?>> Chiedo. Pfft, certo che ha bevuto.
<<Sta zitta e fatti i cazzi tuoi. Piuttosto, hai pensato a ciò che ti ho detto? Sai che ti troverò ugualmente, perciò, tesoro, ti consiglio vivamente di dirmi dove cazzo sei. O ci saranno delle conseguenze. Lo sai che ci saranno.>> Dice, con voce strascicata.
<<E io ti ho detto di no, Travis. Basta. Per favore. Non cercarmi più, lasciami andare.>> Ricomincio a piangere come una bambina.
<<Ti ho detto che sei mia. E non mi scapperai così facilmente. Lo sai che sono tutto ciò che ti resta, Holland.>> Dice, con voce roca.<<Basta. Basta. Basta.>> Mormoro. Mi trema la mano, tremo tutta. Piango e sono scossa da profondi brividi, respiro a fatica e non riesco a sentire ciò che mi urla in risposta, perché Dylan mi toglie il cellulare dalla mano, attacca la chiamata e mi fa sedere sul divano.
Si inginocchia di fronte a me.<<Ehi. Guardami.>> Sussurra, prendendomi il mento con due dita per permettermi di guardarlo negli occhi.
Scuoto la testa, singhiozzando.
Sono fottuta.<<Holly..>> mormora.
<<Sei un bastardo.>> Sbotto, tra le lacrime.
<<Non avresti dovuto farlo, Dylan. Mi uccide, quello mi uccide.>> Singhiozzo, prendendomi la testa tra le mani.
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𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)
RomanceHolly, un passato da dimenticare, un presente difficile che vuole solo lasciarsi alle spalle e complessi mentali diventati ormai un problema che la tormentano notte e giorno. La sua vita non è mai stata semplice e non lo è tutt'ora. Nonostante la pa...