"Questo deve essere tuo Chaeyoung. O dovrei chiamarti Rosè?"
Lisa si voltò verso Jungkook, solo per vedere specchiata l'espressione di confusione che aleggiava anche nel suo volto. Si scambiarono una domanda muta con gli occhi ma non osarono parlare: la situazione era così tesa che l'aria non si muoveva di un millimetro.
Persino Jin, il barista della caffetteria della scuola, si era affacciato dalla cucina, allarmato dall'improvviso silenzio, ma quando si era accorto che la situazione era tranquilla era tornato ai fornelli, lasciando la coppia in completo silenzio davanti alle due ragazze.
Chaeyoung era completamente immobile, lo sguardo abbassato e coperto in parte dai lunghi capelli rossi, come se non avesse la forza di guardare anche solo in faccia l'altra giovane, che continuava a fissarla con il sopracciglio destro alzato.
Era in attesa.
Ma non sembrava arrabbiata.
Né irritata.
Sembrava solo curiosa.
Ma perché?
"Chae?" Chiamò infine con voce dolce ma determinata. La rossa non alzò lo sguardo neanche quando la castana la chiamò per una seconda volta, né quando si avvicinò di un paio di passi, arrivando a sfiorarle il volto con il debole respiro. "Chaeyoung, ti pregherei di guardarmi in faccia."
Lisa fece un passo avanti: chi era quella ragazza e come si permetteva di trattare così la sua migliore amica?
Nessuno trattava Chaeyoung così davanti ai suoi occhi.
Jungkook le afferrò il polso e scosse la testa con forza: aveva già intuito cosa volesse fare Lisa e non gli piaceva per nulla. "Non ti azzardare," mimò con le labbra, cercando di apparire discreto e di non farsi notare dalle altre ragazze.
Lisa drizzò la schiena orgogliosa e si liberò dalla morsa del castano, modellando le labbra in un sorriso di sfida "Prova a fermarmi." Sussurrò, facendo un altro passo avanti, avvicinandosi sempre di più a Chaeyoung, che stava lentamente alzando le spalle, come se respirasse a fatica.
Con un unico rumore che spezzò il silenzio della sala, Jungkook interruppe quel momento di estremo imbarazzo afferrando il polso di Lisa e tirandola a sé, facendola scontrare contro il suo petto "Chae! Io e Lisa abbiamo gli allenamenti di atletica perché non ce lo hai ricordato?!" Esclamò, attirando l'attenzione della ragazza dai lunghi capelli castani, che lo guardò stupita, come se si fosse ricordata solo in quel momento della sua presenza.
Chaeyoung si voltò verso di lui, gli occhi spalancati e pieni di terrore "Non lasciatemi..." sussurrò ma la sua voce si dissolse nel silenzio, risultando rumorosa come un soffio di vento mattutino.
Jungkook sorrise e strinse ancora di più Lisa, che si dimenava come un serpente impazzito, cercando di liberarsi dalla morsa, molto più forte, del giovane, che afferrò il suo zaino e la cartella, allontanandosi dal tavolo e avviandosi a grandi passi verso le porte a vetri della caffetteria.
"Jeon, vero?" Chiese la giovane dai capelli castani "Jeon Jungkook, colui che ha pubblicato le poesie, ho ragione?" Il castano si mostrò visibilmente sorpreso, fermandosi e lasciando leggermente la presa su Lisa, che tuttavia non corse verso Chaeyoung, che continuava a scuotere la testa, come se desiderasse non trovarsi in quel posto in quel momento.
"Hai ragione, sono proprio io." Rispose Jungkook inclinando la testa "Posso sapere perché lo sai?" La castana rise, gettando la testa all'indietro "Mio cugino Taehyung è il tuo migliore amico, non è così?" Gli occhi da gatta della ragazza brillavano di malizia e curiosità sotto la luce dei led della caffetteria.
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Normal life is too boring for us
FanficOne-shots per tutti i gusti in tutti i gusti. Quando imparerò a scrivere una descrizione breve in italiano mi emozionerò. But it is not today. Morale della storia? BTSxBLACKPINK One-shots